Giuseppe Costa

pittore italiano

Giuseppe Costa (Napoli, 6 aprile 1852Napoli, 9 febbraio 1912) è stato un pittore italiano.

Scena di taverna, 1887


Biografia modifica

A Chieti, dove si era trasferita la sua famiglia, seguì corsi privati di pittura e conobbe Francesco Paolo Michetti. Giuseppe Costa ha poi seguito corsi di pittura dell'Accademia di belle arti di Napoli, sotto la guida di Domenico Morelli. Grazie agli insegnamenti di Achille Talarico si è perfezionato nell'arte del ritratto. Si è distinto anche come pittore di scene di genere, con molte figure, ben calibrate negli spazi e dotate di forte espressività. Ha utilizzato una tavolozza ricca, mescolando la gamma dei grigi a colori più brillanti. Una sua nota dominante è l'uso della luce che dona fermo risalto agli elementi figurativi, creando ombre allungate.

Fu presente a varie mostre della Promotrice di Napoliː[1] nel 1875 con Necessità e Modestia;[2] nel 1876 con Costume napoletano e Un po' di buon umore anche contro tempo non fa male;[3] nel 1881 con È pronto alla soma[4] e nel 1885 con Ritratto del padre[5].

All'Esposizione nazionale di Milano del 1880 inviò Il regalo di Pasqua-costume napoletano. Ha dipinto il ritratto dell'Ing. Astarita, presentato nel 1906 a Napoli.

Tra gli altri suoi dipinti: Due orfane, Distrazione, Dopo il lavoro, Amore innocente.

Opere in musei e collezioni modifica

Note modifica

  1. ^ Società promotrice di belle arti "Salvator Rosa" Napoli, La Società promotrice di belle arti Salvator Rosa, 1861-1961: Napoli, Padiglione pompeiano, Villa comunale, Napoli, L'arte tipografica, 1961, SBN IT\ICCU\SBL\0030942.
  2. ^ Società Promotrice di Belle Arti in Napoli, Catalogo degli oggetti d'arte ammessi alla 12ª esposizione aperta il di 14 marzo 1875 nelle sale di S. Domenico Maggiore, Napoli, stab. tip. del cav. G. De Angelis, 1875, SBN IT\ICCU\SBL\0472885.
  3. ^ Società Promotrice di Belle Arti in Napoli, Catalogo delle opere d'arte ammesse alla 13ª Esposizione aperta il di 16 aprile 1876 nelle sale terrene del R. Istituto di Belle arti, Napoli, De Angelis e figlio, SBN IT\ICCU\BAS\0086684.
  4. ^ Società Promotrice di Belle Arti in Napoli, Catalogo delle opere d'arte ammesse alla 17ª esposizione, aperta il di 10 aprile 1881 nelle sale del Museo Artistico Industriale, Napoli, tip. G. de Angelis e f., 1881, SBN IT\ICCU\SBL\0717892.
  5. ^ Società promotrice di belle arti Salvator Rosa, Catalogo delle opere d'arte ammesse alla 21ª esposizione aperta il di 19 aprile 1885 nelle sale della Società, Napoli, G. De Angelis, 1885, SBN IT\ICCU\NAP\0017931.
  6. ^ Galleria dell'Accademia,  p. 106, tav. LXXXIV.
  7. ^ Patrizia Tosini,  p. 104.

Bibliografia modifica

  • Anna Caputi, Raffaello Causa, Raffaele Mormone (a cura di), La Galleria dell'Accademia di Belle Arti in Napoli, Napoli, Banco di Napoli, 1971, SBN IT\ICCU\NAP\0178087.
  • (DE) Saur allgemeines Künstlerlexiko: die bildenden Künstler aller Zeiten und Völker, München-Leipzig, Saur, 1999, vol. 21, p. 432, SBN IT\ICCU\LO1\0479250.
  • (ITFREN) Patrizia Tosini (a cura di), La collezione d'arte di Dexia Crediop: dipinti, disegni e sculture dal XVI al XX secolo, Milano, Skira, 2002, SBN IT\ICCU\RMS\0169186.

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