Giuseppe Fioroni

politico italiano (1958-)

Giuseppe Fioroni, detto Beppe[3] (Viterbo, 14 ottobre 1958), è un politico italiano, ex esponente del Partito Democratico. È stato sindaco di Viterbo dal 3 marzo 1989 al 27 maggio 1995, deputato alla Camera dal 9 maggio 1996 al 22 marzo 2018 e ministro della pubblica istruzione dal 17 maggio 2006 all'8 maggio 2008 nel governo Prodi II.

Giuseppe Fioroni

Consigliere del Ministero della difesa
Durata mandato23 settembre 2019 –
22 ottobre 2022
Capo del governoGiuseppe Conte
Mario Draghi

Sindaco di Viterbo
Durata mandato3 marzo 1989 –
27 maggio 1995
PredecessoreFrancesco Pio Marcoccia
SuccessoreMarcello Meroi

Ministro della pubblica istruzione
Durata mandato17 maggio 2006 –
7 maggio 2008
Capo del governoRomano Prodi
PredecessoreLetizia Moratti[1]
SuccessoreMariastella Gelmini[1]

Deputato della Repubblica Italiana
Durata mandato9 maggio 1996 –
22 marzo 2018
LegislaturaXIII, XIV, XV, XVI, XVII
Gruppo
parlamentare
XIII: Popolari Democratici-L'Ulivo
XIV: La Margherita
XVI: PD-L'Ulivo
XVI-XVII: Partito Democratico
CoalizioneL'Ulivo (XIII, XIV)
L'Unione (XV)
Centro-sinistra 2008 (XVI)
Italia. Bene Comune (XVII)
CircoscrizioneXIII; XV-XVII: Lazio 2
XIV: Sardegna
CollegioXIII: Viterbo
Incarichi parlamentari
XVII legislatura:
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoTempi Nuovi[2] (dal 2023)
In precedenza:
DC (fino al 1994)
PPI (1994-2002)
DL (2002-2007)
PD (2007-2023)
Titolo di studioLaurea in medicina e chirurgia
UniversitàUniversità Cattolica del Sacro Cuore di Roma
ProfessioneMedico

Biografia modifica

Nato a Viterbo nel 1958, laureato in Medicina e Chirurgia all'Università Cattolica del Sacro Cuore e specializzato in medicina interna, diventa ricercatore universitario in Medicina interna (SSD MED/09) all'Università Cattolica di Roma presso il Policlinico Gemelli, consigliere di amministrazione dell'Istituto Superiore di Prevenzione e Sicurezza sul Lavoro e dell'Istituto Superiore di Sanità.[4]

Durante la sua giovinezza divenne attivo nell'Associazione Guide e Scouts Cattolici Italiani (AGESCI) ed entrò nel Movimento Giovanile della Democrazia Cristiana, l'organizzazione giovanile della Democrazia Cristiana (DC), divenendo successivamente segretario della DC di Viterbo, dove fu eletto prima consigliere comunale e poi consigliere provinciale.

Alle elezioni amministrative del 1985 viene eletto al consiglio comunale di Viterbo, dove nel 1989 è stato eletto sindaco di Viterbo e rimase a Palazzo dei Priori fino al 1995, venendo rieletto alle amministrative del 1990.

Elezione a deputato modifica

Alle elezioni politiche del 1996 viene candidato alla Camera dei deputati nel collegio elettorale di Viterbo, sostenuto dalla coalizione di centro-sinistra L'Ulivo in quota PPI e da alcuni partiti centristi, dove viene eletto deputato, e divenne il responsabile nazionale per il settore Sanità del Partito Popolare Italiano; nel 1999 venne nominato segretario organizzativo.

Nelle politiche del 2001 confermò il suo seggio alla Camera, tra le liste proporzionali nella circoscrizione Sardegna de La Margherita, una lista elettorale centrista con Francesco Rutelli a capo, alla quale aderì il Partito Popolare Italiano (PPI), dove aderì al suo gruppo parlamentare. Nel corso della XIV legislatura ha fatto parte della 12ª Commissione Affari Sociali della Camera.

Nel 2002, quando il PPI confluì ne La Margherita come partito, con Rinnovamento Italiano di Lamberto Dini e I Democratici di Arturo Parisi, Fioroni all'interno de La Margherita ha guidato il Dipartimento delle Politiche della Solidarietà e, in seguito al congresso di Rimini de La Margherita nel 2004, è stato nominato responsabile del Dipartimento Enti locali.

Dal 1999 al 2004 è stato consigliere comunale nel paese di Villa San Giovanni in Tuscia.

Ministro della pubblica istruzione modifica

  Lo stesso argomento in dettaglio: Governo Prodi II.

Alle politiche del 2006 viene ricandidato a Montecitorio, tra le liste de L'Ulivo (che unisce La Margherita e i Democratici di Sinistra), venendo rieletto per la terza volta nella XV legislatura, dove alle consultazioni politiche la coalizione di centro-sinistra L'Unione guidata da Romano Prodi ne esce vittoriosa, seppur con un risultato risicato. Successivamente con la nascita del secondo governo presieduto da Prodi, viene indicato come ministro della pubblica istruzione in quota DL, giurando il 17 maggio 2006 nelle mani del neo-presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, incarico che mantiene fino alla sua fine del governo il 7 maggio 2008; è, a tutt'oggi, l'unico viterbese ad aver guidato un dicastero nella storia della Repubblica Italiana.

Dal 23 maggio 2007 è uno dei 45 membri del comitato nazionale per il Partito Democratico, che riunisce i leader delle componenti del nascente PD.

Ha svolto numerosi incarichi all'interno del Partito Democratico. Dal 9 maggio 2008 al 21 febbraio 2009, durante la segreteria di Walter Veltroni, riveste il ruolo di Responsabile nazione Organizzazione del PD, il 24 febbraio 2009 Dario Franceschini (già vicesegretario del PD), appena nominato segretario del PD dopo le dimissioni di Veltroni dalla segreteria nazionale, dopo l'esito negativo alle regionali sarde, lo nomina Presidente nazionale del Forum Economico del PD.

Rielezioni alla Camera modifica

Insieme a Dario Franceschini ha fondato Quarta Fase, l'organizzazione che raccoglie i popolari del Partito Democratico.

È stato rieletto alla Camera, sempre nelle file del Partito Democratico, sia nel 2008 che nel 2013.

A novembre 2009 Pier Luigi Bersani, neo-eletto segretario del Partito Democratico, lo nomina nel ruolo di presidente del Forum Welfare del PD in rappresentanza della "mozione Franceschini".

È stato vicepresidente della Fondazione Italia USA.

Nel 2012 Luigi Lusi, ex tesoriere della Margherita, ha sostenuto che parte dei rimborsi elettorali sono andati a diversi appartenenti al partito, tra cui Fioroni.[5]

Durante la direzione nazionale del PD chiiamata a votare sull'adesione del PD al Partito Socialista Europeo, ha espresso l'unico voto contrario.[6][7] In precedenza, in risposta all'annuncio del segretario Guglielmo Epifani dell'imminente organizzazione del congresso del PSE, aveva paventato la possibilità di rifondare la Margherita.[8]

Durante l'elezione del Presidente della Repubblica del 2015, lancia la candidatura di Sergio Mattarella come Presidente della Repubblica, e tesse la trattativa tra il Presidente del Consiglio Matteo Renzi e le altre componenti del PD e della maggioranza di governo.[9]

Dal 2 ottobre 2014 al 22 marzo 2018 è presidente della commissione parlamentare d'inchiesta sul rapimento e sulla morte di Aldo Moro.[10]

Ricandidatura a Viterbo e consigliere della Difesa modifica

Alle elezioni politiche del 2018 è stato ricandidato nel collegio maggioritario di Viterbo alla Camera per la coalizione di centro-sinistra in quota PD, ma viene sconfitto dai candidati del centro-destra Mauro Rotelli e del Movimento 5 Stelle Elisa Galeani, mancando l'elezione.[11]

A settembre 2019 viene nominato consigliere del ministro della difesa Lorenzo Guerini.[12]

L'uscita dal PD modifica

Il 27 febbraio 2023, a seguito della vittoria di Elly Schlein alle primarie del PD, Fioroni annuncia la fuoriuscita dal partito e la nascita di un nuovo soggetto politico cattolico-democratico denominato Piattaforma Popolare - Tempi nuovi, cui aderiscono tra gli altri anche i POP - Popolari in Rete di Giuseppe De Mita, Insieme di Stefano Zamagni, i Popolari per l'Italia di Mario Mauro.[13][14][15]

Il 13 ottobre Tempi Nuovi aderisce al Partito Democratico Europeo.[16]

Note modifica

  1. ^ a b Istruzione, università e ricerca.
  2. ^ Pd, Fioroni lascia: "Non è più il partito che ho fondato", su adnkronos.com.
  3. ^ Beppe Fioroni lascia il Pd, cattolici in fuga dal partito di Elly Schlein?, su today.it.
  4. ^ Fioroni, su Gruppo Pd - Camera dei deputati | News, informazioni e tanto altro sulle nostre attività, 7 maggio 2014. URL consultato il 24 agosto 2022.
  5. ^ La Nazione - Caso Lusi: "Soldi anche a Renzi", la smentita: I rimborsi non per campagna elettorale
  6. ^ Pd entra nel Pse: 121 sì, 1 contrario, su unita.it, l'Unità, 27 febbraio 2014. URL consultato il 2 marzo 2014 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2014).
    «La direzione Pd ha votato sì all'ordine del giorno che prevedeva l'adesione al Pse. Sono stati 121 i voti a favore, unico contrario quello di Beppe Fioroni, due gli astenuti.»
  7. ^ Il Pd entra nel Pse. Renzi scherza sul "duello" D'Alema-Fioroni, su Il Fatto Quotidiano, 27 febbraio 2014. URL consultato il 24 agosto 2022.
  8. ^ Pd, Epifani: “Organizziamo congresso Pse”. Fioroni: "Allora torna la Margherita", su ilfattoquotidiano.it, 9 novembre 2013. URL consultato il 6 febbraio 2021.
  9. ^ https://www.linkiesta.it/it/article/2015/02/01/cene-e-intrighi-dietro-mattarella-la-mano-degli-ex-dc/24505/
  10. ^ UFFICI PARLAMENTARI, su camera.it.
  11. ^ CAMERA – COLLEGI UNINOMINALI*
  12. ^ Vaccino, Giuseppe Fioroni-PD: "La Difesa impegnata in tutte le componenti è una garanzia per i cittadini" - La7
  13. ^ Da Fioroni a Serracchiani e Gori: primi smottamenti nel Pd dopo la vittoria di Schlein, su ilsole24ore.com, 27 febbraio 2023. URL consultato il 27 febbraio 2023.
  14. ^ Popolari in Rete: Pd a sinistra con Elly Schlein, ora è necessario recuperare l’identità popolare, su nuovairpinia.it, 28 febbraio 2023. URL consultato il 28 febbraio 2023.
  15. ^ Fioroni sbarca in Puglia e beffa Calenda (grazie a Emiliano), su ilGiornale.it, 29 aprile 2023. URL consultato il 14 giugno 2023.
  16. ^ Ue: Fioroni con 'Tempi nuovi' aderisce a Partito democratico europeo, su lagazzettadelmezzogiorno.it, 13 ottobre 2023. URL consultato il 16 ottobre 2023.

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