Giuseppe Scarlatti

compositore italiano

Giuseppe Scarlatti (Napoli, 1712[1]Vienna, 17 agosto 1777) è stato un compositore italiano.

Giuseppe Scarlatti in una litografia del 1820 di Heinrich E. Winter

Biografia modifica

Appartenente alla celebre famiglia Scarlatti,[2] si dedicò soprattutto alla produzione di Opera seria e Opera buffa. Poco si conosce della sua biografia e tutto quello che si sa è relativo ai suoi viaggi, che intraprese attraverso l'Italia e oltralpe, per presentare le proprie opere.[3]

Gli esordi a Roma modifica

Formatosi a Napoli probabilmente sotto la guida di Leonardo Leo,[4] fu attivo a Roma dal 1739 al 1741 grazie all'interessamento del Cardinale Trojano Acquaviva d'Aragona.[5] Inizialmente si dedicò prevalentemente alla composizione di musica sacra e in questi anni compose l'oratorio La Santissima Vergine annunziata, un Componimento per musica per il compleanno della regina Maria Amalia Walpurga, un Laudate pueri e un Laetatus sum. Non si è certi se appartenga a questi anni anche la composizione di due Inni sacri: Jesu Corona Virginum e Jesu Redemptorium omnis. La composizione di questi ultimi potrebbe anche essere collocata durante il periodo veneziano, intorno al 1757, quando Scarlatti fu chiamato spesso a sostituire il maestro di coro dell'Ospedale della Pietà.[6]

Fu durante il soggiorno romano che iniziò a dedicarsi al teatro d'opera presentando la Merope[7] al Teatro Capranica il 23 gennaio 1740[8] e il Dario l'anno seguente il 14 gennaio 1741[9] al Teatro Argentina. Charles de Brosses, che assistì alla rappresentazione di Merope, fu impietoso nel giudizio della messa in scena: «violini ubriachi [...] una Merope abominevole e un Polifonte da bastonare»[10]. Sulla rappresentazione del Dario le notizie provengono, oltre che dal Diario Ordinario romano di Chracas, anche dal Diario di Valesio,[11] da cui si apprende che l'opera «non ha molto soddisfatto i spettatori».[12]

L'attività nel Granducato di Toscana modifica

Dal 1741 al 1747 fu particolarmente attivo nei principali teatri di Firenze, Lucca e Pisa, facendo rappresentare Arminio in Germania, Siroe,[13] Pompeo in Armenia, Ezio, Olimpiade, Il giocatore e Artaserse. Fu un periodo di importante formazione per il compositore, che avviò collaborazioni con l'Accademia degli Immobili[14] e strinse legami con personalità del calibro di Gasparo Angiolini (che ritroverà a Vienna negli anni Sessanta). Nel 1747 Scarlatti avviò i primi contatti con l'ambiente veneziano in occasione della ripresa del Pompeo in Armenia al Teatro Sant'Angelo;[15] fu anche l'occasione per conoscere il soprano Barbara Stabili che divenne sua moglie nel 1749.[16] Prima di trasferirsi a Venezia, Scarlatti debuttò anche a Torino con la prima rappresentazione di Partenope e con una ripresa del Siroe. Lasciò definitivamente il Granducato nel 1751, non prima di aver presentato a Firenze la Semiramide riconosciuta.

La maturità a Venezia modifica

Dal 1752 al 1757 fu a Venezia, con alcune brevi interruzioni per le rappresentazioni de L'impostore (Barcellona, 1752 - opera composta in collaborazione con Gioacchino Cocchi), Antigona (Milano, Teatro Ducale, 1755), Caio Mario (Napoli, Teatro San Carlo, 1755) e la ripresa di Merope a Napoli (Teatro San Carlo, 1755).[17]

Nel 1752, dopo il successo di Adriano in Siria (Teatro San Cassiano, gennaio 1752)[15], ottenne la commissione per la cantata L'amor della Patria (Chiesa della Salute, maggio 1752)[18] in occasione dell'elezione del nuovo doge Francesco Loredan. Il testo della cantata fu scritto da Carlo Goldoni[19] e da quel momento iniziò una proficua collaborazione tra i due: a novembre dello stesso anno fu presentata I portentosi effetti della madre natura commissionata a Scarlatti in occasione del matrimonio tra Caterina Loredan, nipote del doge, e Giovanni Alvise dei Mocenigo di San Samuele, nobile patrizio veneto e rappresentata al Teatro San Samuele l'11 novembre; l'anno dopo andò invece in scena De gustibus non est disputandum sempre su testo di Goldoni (Teatro San Cassiano, 27 dicembre 1753). Il soggiorno a Venezia fu spesso interrotto da nuove produzioni o riprese di altri lavori: Alessandro nelle Indie (Reggio, Teatro di Città, 1753; Amsterdam, Teatro di Città, 1755), Adriano in Siria (Livorno, Teatro San Sebastiano, 1754), De gustibus non est disputandum (Brescia, Teatro dell'Accademia, 1754; Milano, Teatro Ducale, 1754; Amsterdam, Teatro di Città, 1755).[20]

Nel 1757 andò in scena la prima rappresentazione de L'Isola disabitata (libretto di Goldoni), considerato uno dei suoi maggiori capolavori e una delle opere di Scarlatti che registrò il maggior numero di repliche.[17] Richiesta e allestita nei maggiori teatri d'Europa (Vienna, Dresda, Copenaghen, Bonn, Praga) L'isola disabitata può considerarsi il punto culminante della sua carriera.[21] Grazie al successo riscosso dalle sue opere buffe veneziane riuscirà ad inserirsi nei difficili ambienti culturali viennesi dominati, in quel periodo, da personalità come il conte Giacomo Durazzo, il letterato Ranieri de' Calzabigi e il compositore Christoph Willibald Gluck.[22]

Tra il 1757 e il 1759 non ci furono nuove produzioni scarlattiane a Venezia[23] a parte una controversa produzione de Il mercato di Malmantile. L'opera in questione ha sollevato molti dubbi a causa della presenza di correzioni del nome dell'autore su una placchetta della prima edizione del libretto.[24] Non è certo che quest'opera sia stata effettivamente composta da Scarlatti ed è molto probabile che l'opera sia stata composta, come ripiego, da Domenico Fischietti.[25] La mancanza di produzioni veneziane in questo biennio è attribuibile ad un allontanamento di Scarlatti da Venezia, impegnato nelle messe in scena de I portentosi effetti di madre natura (Monaco, Teatro di Corte, 1758), L'isola disabitata (Bonn, 1758) e De gustibus non est disputandum (Monaco, Teatro di Corte, 1759) portate in tournée dalla compagnia di Giuseppe Ferrini.[26] Sul finire del 1759 a Venezia andò in scena La serva scaltra ancora di Goldoni (Teatro Giustiniani di San Moisè, 8 ottobre 1759) e nell'autunno del 1760 Scarlatti si congedò definitivamente dalla Serenissima con la prima rappresentazione de La clemenza di Tito (Teatro San Benedetto, 1760).[27]

Vienna modifica

Dal 1760 Scarlatti iniziò la sua esperienza di compositore a Vienna. La prima opera teatrale scritta per la corte asburgica fu Issipile, composta per la stagione autunnale del Nuovo Teatro Imperiale Privilegiato. Nulla si sa sull'esito di questa prima rappresentazione, ma certamente Scarlatti arrivò a Vienna in un periodo di grande fermento e di estrema competizione tra musicisti italiani come Baldassare Galuppi, Niccolò Jommelli e Johann Adolf Hasse (italiano di adozione) e musicisti di scuola locale come Christoph Willibald Gluck, Georg Christoph Wagenseil e Ignaz Holzbauer.[22] Dopo Issipile non si registrarono particolari impegni compositivi per Scarlatti a Vienna fino al 1762, anno in cui il compositore iniziò ad occuparsi dei balli per gli spettacoli di corte al Teatro Imperiale. Nel marzo del 1760 Scarlatti, in occasione dell'onomastico dell'Arciduca Giuseppe d'Austria, compose la cantata I lamenti d'Orfeo e per ritrovare il suo nome nei registri degli spettacoli bisognerà attendere il 1762, anno in cui musicò numerosi balli teatrali (Les aventures au Serail, Le Triomphe de l'Amour, La Maison des foux, Le Musicien de village, Antoine et Cléopâtre, La Ciaccone, Les Hespérides).[28] Scarlatti compose certamente Les aventure au Serail (di cui peraltro sopravvive la partitura) ma le Cronache di Gumpenhuber non riporta il nome del compositore degli altri balli; tuttavia è plausibile che siano stati musicati dallo stesso Scarlatti ingaggiato espressamente per quel ruolo.[29] All'attività marginale riservatogli in teatro, Scarlatti affiancò l'attività di insegnante di clavicembalo e canto al servizio della famiglia Schwarzenberg.[30] Non rinunciò neppure alla composizione di nuove opere, che però trovarono posto nei teatri fuori Vienna: Pelopida (Torino, 1763) e Bajazet (Verona, Teatro Filarmonico, 1765).[31] Dopo Issipile l'unica opera che Scarlatti compose per Vienna fu Gli stravaganti nel 1765 e riproposta tre anni dopo con il titolo La moglie padrona.

Nel 1767 sposò in seconde nozze Antonia Lefebvre, di cui nulla si conosce, ed ebbe un figlio.[32] Presso il conte Giuseppe I di Schwarzenberg Scarlatti trovò un ambiente cordiale e fiducioso;[30] una stima che indusse il principe a commissionargli una serenata per una festa privata. Da questa commissione e dalla collaborazione con il librettista Marco Coltellini nacque Armida (Vienna, casa Schwarzenberg, 4 aprile 1766)[33] testo che poi Coltellini modificò, ampliandolo, e affidandolo ad Antonio Salieri. L'Armida di Scarlatti piacque al principe Giuseppe I di Schwarzenberg che infatti si affidò alla stessa coppia Scarlatti/Coltellini per comporre un intermezzo in occasione delle nozze del figlio Giovanni I Nepomuceno di Schwarzenberg che si sarebbero tenute al Castello di Český Krumlov il 14 luglio 1768. L'intermezzo Dove è amore è gelosia fu rappresentato il 24 luglio durante gli sfarzosi festeggiamenti nuziali e riproposto a Vienna due anni dopo con il titolo L'amor geloso.

Gli ultimi anni modifica

Poco si sa degli ultimi anni di vita di Giuseppe Scarlatti; probabilmente rimase a Vienna e sappiamo da Ignaz Franz Von Mosel che supervisionò gli esordi musicali di Antonio Salieri nel 1770.[34] L'ultima opera di Scarlatti fu la musica per il dramma di Ranieri de' Calzabigi Amiti e Ontario ovvero I selvaggi (1772). Giuseppe Scarlatti morì cinque anni dopo a Vienna il 17 agosto 1777.

Composizioni modifica

Opere modifica

Titolo Genere Suddivisione Libretto Première Città, teatro
Merope dramma per musica 3 atti Apostolo Zeno 23 gennaio 1740 Roma, Teatro Capranica
Dario dramma per musica 3 atti Giovanni Baldanza Carnevale 1741 Roma, Teatro Argentina
Arminio in Germania dramma per musica 3 atti Nicola Coluzzi 24 giugno 1741 Firenze, Teatro della Pergola
Siroe dramma per musica 3 atti Metastasio giugno 1742 Firenze, Teatro della Pergola
Pompeo in Armenia dramma per musica 3 atti Pio dal Borgo Carnevale 1744 Pisa, Pubblico
Ezio dramma per musica 3 atti Metastasio Autunno 1744 Lucca, Civico
Olimpiade dramma per musica 3 atti Metastasio Autunno 1745 Lucca, Pubblico
Il giocatore commedia per musica 2 atti ? 13 marzo 1747 Firenze, Cocomero
Artaserse dramma per musica 3 atti Metastasio 26 agosto 1747 Lucca
Partenope dramma per musica 3 atti Silvio Stampiglia 25 gennaio 1749 Torino, Regio
Semiramide riconosciuta dramma per musica 3 atti Metastasio Carnevale 1751 Livorno, San Sebastiano
Adriano in Siria dramma per musica 3 atti Metastasio 26 gennaio 1752 Venezia, San Cassiano
Demetrio dramma per musica 3 atti Metastasio 11 giugno 1752 Padova, Nuovo
I portentosi effetti della Madre Natura dramma giocoso per musica 3 atti Carlo Goldoni 11 novembre 1752 Venezia, San Samuele
L'impostore opera buffa 3 atti Carlo Fabozzi (?) 1752 Barcellona, Santa Cruz
Alessandro nell'Indie dramma per musica 3 atti Metastasio 12 maggio 1753 Reggio Emilia, Pubblico
De gustibus non est disputandum dramma giocoso per musica 3 atti Carlo Goldoni 27 dicembre 1753 Venezia, San Cassiano
Caio Mario dramma per musica 3 atti Gaetano Roccaforte 20 gennaio 1755 Napoli, Teatro di San Carlo
Antigona dramma per musica 3 atti Gaetano Roccaforte 27 dicembre 1755 Milano, Ducale
L'isola disabitata dramma giocoso per musica 3 atti Carlo Goldoni Autunno 1757 Venezia, San Samuele
La serva scaltra dramma giocoso per musica 3 atti Carlo Goldoni 8 ottobre 1759 Venezia, Teatro San Moisè
La clemenza di Tito dramma per musica 3 atti Metastasio 23 gennaio 1760 Venezia, San Benedetto
La chinese smarrita* dramma giocoso per musica 3 atti Carlo Goldoni Carnevale 1760 Genova, Teatro del
L'Issipile dramma per musica 3 atti Metastasio Autunno 1760 Vienna, Burgtheater
Pelopida dramma per musica 3 atti Gaetano Roccaforte Carnevale 1763 Torino, Regio
Bajazet dramma per musica 3 atti Agostino Piovene Carnevale 1765 Verona, Accademia Filarmonica
Gli stravaganti commedia per musica 2 atti Alcindo Isaurense 11 febbraio 1765 Vienna, Burgtheater
Armida festa teatrale 2 atti Marco Coltellini 1766 Vienna, Burgtheater
Dove è amore è gelosia intermezzo giocoso 2 parti Marco Coltellini 24 luglio 1768 Český Krumlov, Český Krumlov Castle
La moglie padrona** dramma giocoso per musica 3 atti Alcindo Isaurense Autunno 1768 Trieste, Teatro di città
L'amor geloso*** azione teatrale comica 2 parti Marco Coltellini 5 luglio 1770 Vienna, Schönbrunn Palace
Amiti e Ontario, o I selvaggi dramma per musica 2 atti Ranieri de' Calzabigi Estate 1772 Vienna, Palazzo Auersperg

* Rifacimento de L'isola disabitata ** Rifacimento de Gli stravaganti *** Rifacimento di Dove è amore è gelosia

Cantate modifica

Titolo Genere Suddivisione Libretto Première Città, teatro
Componimento per musica da cantarsi nel giorno natalizio della Sagra Real Maestà Maria Amalia Walpurga cantata 2 parti ? 24 novembre 1752 Roma
L'amor della patria serenata 2 parti Carlo Goldoni 11 maggio 1752 Venezia, Chiesa della Salute
I lamenti d'Orfeo cantata 1 parte Giovanni Claudio Pasquini 18 marzo 1762 Vienna, Teatro di corte
Amor prigioniero cantata 1 parte ? ? ?

Musica Sacra modifica

Titolo Genere Suddivisione Testo Première Città, teatro
La Santissima Vergine annunziata oratorio 2 parti ? 29 marzo 1739 Roma
Laudate pueri salmo - Salmo 113 1740 Roma
Laetatum sum salmo - Salmo 121 1740 Roma
Jesu corona Virginum inno - - ? ?
Jesu redemptorium omnius inno - - ? ?

Opere di dubbia attribuzione modifica

Titolo Genere Suddivisione Libretto Première Città, teatro
La madamigella commedia per musica 3 atti Antonio Palomba 1755 Napoli
Il mercato di Malmantile dramma giocoso per musica 3 atti Carlo Goldoni 1758 Venezia

Balletti modifica

Titolo Genere Suddivisione Coreografia Première Città, teatro
Les aventures au Serail balletto 15 numeri Gasparo Angiolini 1762 Vienna

Considerazioni sull'artista e sulle fonti musicali modifica

Giuseppe Scarlatti scrisse oltre 30 opere, delle quali 21 sono drammi per musica e 11 lavori giocosi, basate per lo più su libretti prodotti da Pietro Metastasio (seri) e Carlo Goldoni (buffi).

Lo stile compositivo delle sue opere si basa su quello tradizionale stabilito diversi decenni prima da Alessandro Scarlatti, ossia fondato su un processo melodico semplice ma piacevole nel quale l'orchestra, per la maggiore, funziona come accompagnamento alle parti vocali. De suoi lavori, che nella sua epoca ebbero molto successo grazie principalmente al suo talento, alcuni si sono tramandati interamente, altri in parte e altri ancora sono smarriti. Permangono dei dubbi di attribuzione su alcuni lavori: un'opera dal titolo La madamigella viene citata da Umberto Manferrari nel suo Dizionario Universale delle Opere melodrammatiche ed anche Francesco Florimo cita questo titolo tra le rappresentazioni a Napoli nel 1755; Florimo tuttavia non segnala né l'autore del libretto né il compositore. Non esistono al momento fonti musicali né dati sufficienti per annoverare questo titolo tra le opere di Scarlatti. Anche la presunta cantata Imeneo, sognando talora è spesso associata a Scarlatti, ma attualmente non sono reperibili né fonti librettistiche né musicali che ne attestino l'esistenza[35].

Partiture attualmente irreperibili Partiture complete pervenute e Sigla RISM Partiture incomplete e parti sparse
La SS. Vergine annunziata Componimento per musica in F-Pn Dario
Pompeo in Armenia Laudate Pueri in A-Wn e I-Rgs Arminio in Germania
Olimpiade Laetatum sum in A-Wn Siroe
L'impostore Merope in I-Nc e P-La Ezio
Bajazet Artaserse in A-Wn e B-Bc Il giocatore
Adriano in Siria in I-Fc e S-St Partenope
I portentosi effetti di madre natura in D-Wa Semiramide riconosciuta
Caio Mario in P-La Demetrio
L'isola disabitata in D-Dl Alessandro nelle Indie
La serva scaltra in A-Wn De gustibus non est disputandum
Issipile in I-Tn e D-B; (atto 1 e 2) in A-Wn Antigona
I lamenti d'Orfeo in B-Bc La clemenza di Tito
Les Aventures au Serail in A-Wgm Amiti e Ontario
Pelopida in P-La
Gli stravaganti in D-Dl
Armida in A-Wgm
Dov'è amore è gelosia in CZ-Kzk e A-Wn
L'amor geloso in A-Wn
Amor prigioniero in D-Dl
Jesu Corona Virginum in CH-E
Jesu Redemptorium omnium in CH-E

Note modifica

  1. ^ Dopo svariate ipotesi sostenute e condotte da Edward Dent, Ulisse Prota-Giurleo, Giovanni Paloschi e Ottavio Tiby, quest'ultimo fissa la data al 1712 tenendo conto della data del certificato di morte, dell'età in esso indicata e della plausibile corrispondenza dell'età con la carriera musicale di Scarlatti. L'ipotesi di Tiby è accolta anche da Marco Bizzarini (2018) che nella voce enciclopedica da lui redatta specifica che «Una data di nascita intorno al 1712 si armonizza non solo con la biografia del supposto genitore, ma anche con l’età di Giuseppe registrata nel diario viennese nell’anno della morte, oltre che con la datazione delle sue prime composizioni.».
  2. ^ Egli stesso si dichiara nipote di Domenico Scarlatti nella dedicatoria inserita nel paratesto del libretto dell'oratorio La SS.ma Vergine annunziata: «L'Ardire, che io mi prendo di far uscire alla luce sotto gli auspici dell' E.V. Questo Sacro Componimento, il primo, che ho adornato di Note Musicali nella gran Roma, vene avvalorato da quella somma Clemenza, che risplende nel di Lei Animo, e che rende l’ E.V. oggetto del pubblico amore, e della comune ammirazione. Potrebbe lusingarmi di dover' io trovare maggior compatimento appresso l' E.V. il rammemorarle l'attual servitù, che da tanto tempo, a riguardo della medesima genial Professione, nella Persona di mio Zio gode per nostra somma fortuna la mia Famiglia nella splendidissima Corte del Gran Monarca Cattolico [...] ».
  3. ^ Per l'elenco completo delle rappresentazioni e dei libretti si fa riferimento a: Claudio Sartori, I libretti italiani a stampa dalle origini al 1800: catalogo analitico con 16 indici, Bertola & Locatelli, Cuneo, 1993
  4. ^ Secondo Edward Dent, Giuseppe Scarlatti fu un pupillo di Leonardo Leo, che lo avviò alla carriera musicale, in Edward J. Dent: New light on the Scarlatti family, «The Musical Times», vol. 67 (1926)
  5. ^ R. Ricci, I Cardinali Francesco e Troiano Acquaviva d'Aragona nella cultura di corte del Settecento romano, in Diplomacy and the Aristocracy as patrons of music and theatre in the Europe of the Ancien Régime, Hollitzer Verlag, Vienna 2019
  6. ^ Cfr. Pier Giuseppe Gillio: L'attività musicale negli ospedali di Venezia nel Settecento (2006)
  7. ^ Tutte le date delle prime rappresentazioni e delle riprese, da qui in avanti, sono desumibili dai libretti a stampa originali. Cfr. Claudio Sartori: I libretti italiani a stampa dalle origini al 1800: catalogo analitico con 16 indici, Bertola & Locatelli, Cuneo (1993); Cfr. CORAGO
  8. ^ Chracas, Diario ordinario Num. 3506
  9. ^ Chracas, Diario ordinario Num. 3660
  10. ^ C. De Brosses: Lettres familières écrites d'Italie en 1739 et 1740, Paris, Garnier. trad. it., Viaggio in Italia. Lettere familiari, Roma-Bari, Laterza 1973.
  11. ^ F. Valesio, Diario di Roma: 1700-1742
  12. ^ Francesco Valesio, Diario di Roma: 1700-1742, vol. VI, p. 429.
  13. ^ Su Arminio in Germania e Siroe Cfr. William C. Holmes, Opera Observed. Views of a Florentine Inpresario at the early Eighteenth Century, U.C.Press, Chicago 1993, pag. 47-51, 192
  14. ^ Cfr. Holmes, op. cit., pagg. 47 - Cfr. anche M. Alberti, A. Bartolini, I. Marcelli, L'Accademia degli Immobili "Proprietari del Teatri di Via della Pergola in Firenze" Inventario, MIBACT, Roma, 2010
  15. ^ a b E. Selfridge-Field, A New Chronology of Venetian Opera and Related Genres, 1660-1760, Stanford, 2007
  16. ^ Cfr. Eva Badura-Skoda e Gordana Lazarevich, THE NEW GROVE Dictionary of Music and Musicians (1984-2001)
  17. ^ a b Cfr. Claudio Sartori: I libretti italiani a stampa dalle origini al 1800: catalogo analitico con 16 indici, Bertola & Locatelli, Cuneo (1993)
  18. ^ Eleanor Selfridge-Field: A New Chronology of Venetian Opera and Related Genres 1660-1760 (2007)
  19. ^ Giuseppe Ortolani: Carlo Goldoni. Tutte le opere, Mondadori, Milano (1952)
  20. ^ Cfr. Rudolf Rasch: Italian Opera in Amsterdam, 1750-1756: The Troupes of Crosa, Giordani, Lapis and Ferrari
  21. ^ Cfr. G. Migliore: «D’uscir di tanti affanni ormai si tenti» Giuseppe Scarlatti Maestro di Cappella napoletano (1712-1777)
  22. ^ a b Bruce Alan Brown, Gluck and the French Theatre in Vienna (1991)
  23. ^ Cfr. Claudio Sartori: I libretti italiani a stampa dalle origini al 1800: catalogo analitico con 16 indici, Bertola & Locatelli, Cuneo (1993); Cfr. E. Selfridge-Field, A New Chronology of Venetian Opera and Related Genres, 1660-1760, Stanford, 2007
  24. ^ Giovanni R. Ricci: Chi ha scritto la partitura del dramma per musica goldoniano Il mercato di Malmantile?, «A Journal of Italian Studies»
  25. ^ Cfr. Giovanni R. Ricci: Chi ha scritto la partitura del dramma per musica goldoniano Il mercato di Malmantile?, «A Journal of Italian Studies»; Cfr. Giuseppe Migliore: «D’uscir di tanti affanni ormai si tenti» Giuseppe Scarlatti Maestro di Cappella napoletano (1712-1777)
  26. ^ Cfr. Juliane Riepe: “Essential to the reputation and magnificence of such a high-ranking prince”: Ceremonial and Italian Opera at the Court of Clemens August of Cologne and other GermanCourts
  27. ^ Hermann Springer: Das Partiturautograph von Giuseppe Scarlatti’s bisher verschollener Clemenza di Tito, in «Beiträge zur Bibliotheks und Buchwesen» (1913)
  28. ^ Philipp Gumpenhuber: Répertoire de Tous les Spectacles, qui ont été donné au Theatre du la Ville [pres de la Cour] au Vienna (1760)
  29. ^ Cfr. Bruce Alan Brown, Gluck and the French Theatre in Vienna (1991)
  30. ^ a b Jana Franková: Music at the Court of Adam Franz and Joseph Adam von Schwarzenberg: Vienna, Česky Krumlov and Paris and transitions at to the end of Baroque Era, «Musicologica Brunensia»
  31. ^ Cfr. sempre Sartori
  32. ^ Gordana Lazarevich: THE NEW GROVE Dictionary of Music and Musicians
  33. ^ Helena Kazàrova: „Anžto vy znáte můj pokleslý vkus…“. Josef Adam ze Schwarzenbergu a jeho zámecké divadlo v Českém Krumlově v letech 1766–1768: nové poznatky a souvislosti, «Hudební veda» (2013)
  34. ^ Secondo Ignaz Franz Von Mosel, primo biografo di Salieri, Giuseppe Scarlatti insieme a Gluck seguì le fasi di composizione de Le donne letterate con cui Antonio Salieri, giovanissimo, esordì nel teatro di Vienna. Cfr. Ignaz Franz Von Mosel: Della vita e delle opere di Antonio Salieri (1827)
  35. ^ Le informazioni ed i riferimenti relativi alle composizioni, alle date, alle fonti musicali si trovano in Claudio Sartori: I libretti italiani a stampa dalle origini al 1800: catalogo analitico con 16 indici; in RISM, Répertoire international des sources musicales, e in Gordana Lazarevich: THE NEW GROVE Dictionary of Music and Musicians, vol. 16.

Bibliografia modifica

  • Chracas: Diario ordinario, in Roma MDCCXL
  • Francesco Valesio: Diario di Roma: 1700-1742, vol. VI MDCCXLII
  • Philipp Gumpenhuber: Répertoire de Tous les Spectacles, qui ont été donné au Theatre du la Ville [pres de la Cour] au Vienna (1760-63)
  • C. De Brosses: Lettres familières écrites d'Italie en 1739 et 1740, Paris, Garnier. trad. it., Viaggio in Italia. Lettere familiari, Roma-Bari, Laterza 1973
  • E. Ludwig Gerber: Historisch-Biographisches Lexicon, Lipsia, (I ed. 2 voll. 1792) e (II ed. 4 voll. 1814)
  • Biographie des hommes illustres, du Royaume de Naples. Ornée de leurs portraits respectifs. Rédigée par différents écrivains nationaux, dédiée à M.T.J. Mathias Inglese, Tomo VI (1819)
  • Ignaz Franz Von Mosel: Della vita e delle opere di Antonio Salieri (1827)
  • François-Joseph Fétis: Biographie universelle des musiciens et bibliographie générale de la musique, vol. VII (1864)
  • Giovanni Paloschi: Annuario musicale: storico, cronologico, universale, II edizione (1878)
  • Robert Eitner: Biographisch-Bibliographisches Quellen-Lexikon, vol. 8 (1903)
  • Hermann Springer: Das Partiturautograph von Giuseppe Scarlatti’s bisher verschollener Clemenza di Tito, in «Beiträge zur Bibliotheks und Buchwesen» (1913)
  • Eva Badura-Skoda: THE NEW GROVE Dictionary of Music and Musicians, vol. 16, I Edition, ed. by Stanley Sadie (1984)
  • Robert Haas: Gluck und Durazzo im Burgtheater (Die Opera Comique in Wien) (1925)
  • U. Prota-Giurleo: Alessandro Scarlatti «il Palermitano» (la patria e la famiglia) (1926)
  • Edward J. Dent: New light on the Scarlatti family, «The Musical Times», vol. 67 (1926)
  • Pasquale Fienga: La véritable patrie et la famille d’Alessandro Scarlatti, «La Revue Musicale» (1929)
  • Pasquale Fienga: Giuseppe Scarlatti et son incertaine ascendance directe, «La Revue Musicale» (1932)
  • Ottavio Tiby: La famiglia Scarlatti. Nuove ricerche e documenti, «Journal of Renaissance and Baroque Music» (1947)
  • Giuseppe Ortolani: Carlo Goldoni. Tutte le opere, Mondadori, Milano (1952)
  • U. Prota-Giurleo: ‘I congiunti di Alessandro Scarlatti', Celebrazione del terzo centenario della nascita di Alessandro Scarlatti (1960)
  • AA.VV.: Gli Scarlatti (Alessandro, Francesco, Pietro, Domenico, Giuseppe) Note e documenti sulla vita e sulle opere, raccolti in occasione della settimana celebrativa, 15-21 settembre 1940 (1940)
  • Jirí Záloha: Premiéra opery Giuseppe Scarlattiho v Českém Krumlove roku 1766, «Hudební veda» (1972)
  • Bruce Alan Brown, Gluck and the French Theatre in Vienna (1991)
  • William C. Holmes: Opera Observed. Views of a Florentine Inpresario at the early Eighteenth Century, U.C.Press, Chicago (1993)
  • Claudio Sartori: I libretti italiani a stampa dalle origini al 1800: catalogo analitico con 16 indici, Bertola & Locatelli, Cuneo (1993)
  • Eva Badura-Skoda: Giuseppe Scarlatti und seine Buffa-Opern, in Musik am Hof Maria Theresias. In memoriam Vera Schwarz (1994)
  • Gordana Lazarevich: THE NEW GROVE Dictionary of Music and Musicians, vol. 16, II Edition, ed. by Stanley Sadie (2001)
  • Rudolf Rasch: Italian Opera in Amsterdam, 1750-1756: The Troupes of Crosa, Giordani, Lapis and Ferrari, in Italian Opera in Central Europe, vol. 1 (2006)
  • Pier Giuseppe Gillio: L'attività musicale negli ospedali di Venezia nel Settecento (2006)
  • Juliane Riepe: “Essential to the reputation and magnificence of such a high-ranking prince”: Ceremonial and Italian Opera at the Court of Clemens August of Cologne and other GermanCourts, in Italian Opera in Central Europe (2006)
  • Eleanor Selfridge-Field: A New Chronology of Venetian Opera and Related Genres 1660-1760 (2007)
  • Giovanni R. Ricci: Chi ha scritto la partitura del dramma per musica goldoniano Il mercato di Malmantile?, «A Journal of Italian Studies», n. 43 (2009)
  • M. Alberti, A. Bartolini, I. Marcelli: L'Accademia degli Immobili "Proprietari del Teatri di Via della Pergola in Firenze" Inventario, MIBACT, Roma (2010)
  • Jana Franková: Music at the Court of Adam Franz and Joseph Adam von Schwarzenberg: Vienna, Česky Krumlov and Paris and transitions at to the end of Baroque Era, «Musicologica Brunensia», n. 47 (2012)
  • Helena Kazàrova: „Anžto vy znáte můj pokleslý vkus…“. Josef Adam ze Schwarzenbergu a jeho zámecké divadlo v Českém Krumlově v letech 1766–1768: nové poznatky a souvislosti, «Hudební veda» (2013)
  • Sarah M. Iacono: Considerazioni su alcuni manoscritti napoletani di Giuseppe Scarlatti: testi, contesti e paratesti, «Studi Pergolesiani», vol.10 (2015)
  • Marco Bizzarini: Voce enciclopedica in Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 91 (2018)
  • R. Ricci, I Cardinali Francesco e Troiano Acquaviva d'Aragona nella cultura di corte del Settecento romano, in Diplomacy and the Aristocracy as patrons of music and theatre in the Europe of the Ancien Régime, Hollitzer Verlag, Vienna (2019)
  • Giuseppe Migliore, «D'uscir di tanti affanni ormai si tenti» Giuseppe Scarlatti Maestro di Cappella napoletano (1712-1777). Approfondimenti, trascrizioni e un catalogo delle fonti musicali, Tesi Magistrale in Musicologia, Università degli Studi di Palermo (A.A.2020-2021)

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