Giuseppe - Il re dei sogni

film d'animazione del 2000 diretto da Rob LaDuca, Robert Ramirez
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Giuseppe - Il re dei sogni (Joseph: King of Dreams) è un film d'animazione direct-to-video del 2000 della DreamWorks, suo terzo film di animazione tradizionale. È ispirato, con alcune licenze, al racconto biblico di Giuseppe, narrato nel Libro della Genesi, ed è il prequel del film Il principe d'Egitto.

Giuseppe - Il re dei sogni
film d'animazione direct-to-video
Giuseppe in una scena del film
Titolo orig.Joseph: King of Dreams
Lingua orig.inglese
PaeseStati Uniti
RegiaRob LaDuca, Robert C. Ramirez
ProduttoreKen Tsumura, Jeffrey Katzenberg
SoggettoEugenia Bostwick-Singer, Raymond Singer, Joe Stillman, Marshall Goldberg (sceneggiatori)
Dir. artisticaChris Aguirre, Fred Warter
MusicheDaniel Pelfrey
StudioDreamWorks
1ª edizione7 novembre 2000
Dir. dopp. it.Carlo Cosolo
Genereavventura, drammatico

Trama modifica

Nella terra di Canaan Rachele, seconda moglie di Giacobbe, partorisce Giuseppe. Essendo Rachele stata considerata sterile, Giuda ipotizza che si tratti di un miracolo. Giacobbe mostra molta benevolenza e preferenza verso Giuseppe tanto che risparmia a lui i lavori più faticosi e lo ritiene un miracolo di Dio arrivando anche a donargli una regale tunica, che indosserà ogni giorno. Però, più il figlio prediletto cresce più si fanno fiammanti gli attriti con i fratellastri, che sono sempre più invidiosi di Giuseppe e dei suoi privilegi. Giuseppe intanto si rende conto che, sempre grazie ad un dono di Dio, può prevedere il futuro tramite i sogni: una notte sogna che l'ariete presente nel gregge in cui fa da pastore viene ucciso dai lupi mentre in un'altra sogna di essere al centro dei suoi fratelli che trasportano balle di fieno che si prostrano mentre la sua si innalza. Giuseppe racconta ai genitori e ai fratellastri il primo sogno, che si avvera qualche tempo dopo. Ciò induce Giacobbe a graziare ancora di più Giuseppe e i fratellastri a odiarlo e invidiarlo ancora di più. Stanchi dei privilegi di Giuseppe, i fratellastri tendono a quest'ultimo una trappola: gli strappano la tunica e lo buttano in un pozzo.

Nottetempo, Giuseppe viene tirato fuori dal pozzo dai fratellastri, che però lo vendono subito a un mercante di schiavi. Completato il delitto, i fratelli macchiano con il sangue di un agnello del gregge la tunica strappata di Giuseppe e la portano a Giacobbe e Rachele per far credere loro che il fratello minore sia morto ucciso dai lupi. Giunto a Menfi, capitale del regno d'Egitto, Giuseppe viene acquistato da Putifarre e costretto a lavorare. Dopo che lo schiavo ha sventato una truffa a danno di Putifarre, quest'ultimo gli affida compiti sempre più importanti e meno gravosi. Nel mentre Zuleika, la moglie di Putifarre, si invaghisce di lui e tenta di corteggiarlo e sedurlo ma il giovane la respinge. Infuriata, Zuleika accusa Giuseppe di averla molestata: Giuseppe cerca di difendersi ma Putifarre non gli crede e lo mette a morte. Sentendosi in colpa, Zuleika chiede che venga risparmiato. Putifarre capisce di essere stato tradito dalla moglie anziché dal ragazzo, ma per preservare il proprio onore dallo scandalo dell'infedeltà coniugale, sceglie comunque di farlo imprigionare, anche se si pentirà della scelta poco dopo. Nella prigione Giuseppe fa la conoscenza di due uomini, un panettiere ed un coppiere, entrambi tormentati da dei sogni e Giuseppe li interpreta: a tre giorni da allora il primo uomo verrà scarcerato e ripreso al servizio del faraone come coppiere, il secondo verrà decapitato. Nel momento fatidico, il panettiere viene condotto al patibolo mentre il coppiere viene effettivamente convocato dal faraone a palazzo: Giuseppe supplica il coppiere di raccontare al sovrano del suo dono così da poter essere liberato ma, una volta fuori dalla prigione, il coppiere si dimentica del ragazzo.

Tempo dopo nella cella giunge Putifarre, pentito di aver creduto alla moglie, che rivela a Giuseppe che il coppiere del faraone sostiene che Giuseppe ha la capacità di interpretare i sogni e che il faraone è tormentato da un sogno che nessuno dei suoi saggi sa spiegare. Il coppiere si è così ricordato del giovane: riconciliatosi con Putifarre, Giuseppe è convocato a palazzo e il faraone narra due sogni: nel primo vede sette vacche grasse che pascolano sulla riva del Nilo ma vengono successivamente divorate da sette vacche magre e orripilanti; nel secondo, invece, vede sette spighe piene che vengono divorate da sette spighe sterili, con il risultato che il grano va a male. Giuseppe spiega al faraone che il sogno è effettivamente uno solo, ovvero che le vacche grasse e le spighe piene sono sette anni di abbondanza nel regno, mentre le vacche magre e le spighe sterili sono invece sette anni di carestia che seguiranno e manderanno in rovina le vettovaglie dell'Egitto. Il faraone chiede a Giuseppe se c'è un modo per evitare la caduta dell'Egitto, e Giuseppe afferma che egli deve scegliere un uomo di fiducia che permetta ai contadini del regno di immagazzinare un quinto del raccolto di grano durante il periodo dei sette anni d'abbondanza, riserve che successivamente saranno distribuite al popolo durante il periodo dei sette anni di carestia. Dopo che Putifarre afferma che affiderebbe la propria vita a Giuseppe, il faraone nomina lo schiavo signore di tutto l'Egitto con il titolo di "Zaphnath-Paaneah": l'unica autorità superiore a Giuseppe sarà quella del faraone stesso. Successivamente Giuseppe si sposa con Asenath, nipote di Putifarre e Zuleika, e da lei Giuseppe avrà due figli, Manasse ed Efraim.

Passati i sette anni di prosperità, giungono gli anni di carestia. Un giorno, durante una distribuzione pubblica, Giuseppe riconosce i suoi fratellastri, giunti da una Canaan fortemente gravata dalla carestia; questi tentano di acquistare del grano utilizzando l'argento ottenuto con la vendita di Giuseppe, il quale però li ferma e, adirato, li accusa di essere spie. I fratelli, non riconoscendolo, si inchinano e giurano di essere venuti in pace (come nel vecchio sogno in cui loro si sarebbero inchinati dinnanzi a lui), ma Giuseppe è ancora infuriato con loro per averlo tradito e venduto e così ordina loro di portare da lui Beniamino, l'altro figlio di Rachele e quindi vero fratello di Giuseppe, che servirà come prova della loro innocenza; prima che se ne vadano, Giuseppe, per prendersi una rivincita, fa arrestare Simeone, che era stato l'ideatore del tradimento. Così i fratellastri di Giuseppe, dopo aver preso con loro Beniamino da Canaan, ritornano in Egitto e mostrano quest'ultimo a Giuseppe come prova della loro innocenza; subito Giuseppe, tenendosi fedele ai patti, fa scarcerare Simeone, e interroga Beniamino sulla famiglia: lui dice che sua madre Rachele è ormai morta nel darlo alla luce, mentre il vecchio padre è preoccupato per lui, oltre al fatto che, stando a quanto gli è stato detto, suo fratello maggiore Giuseppe venne divorato dai lupi anni fa.

Dopo aver ospitato nel suo palazzo i suoi dieci fratellastri e il fratello naturale Beniamino, Giuseppe vuole vendicarsi una volta per tutte di loro: a tal scopo, dopo il banchetto al palazzo, fa nascondere la sua pregiata coppa d'oro nel sacco di grano di Beniamino. I fratellastri e il fratello naturale vengono accusati del furto e, al momento di aprire i sacchi, quello di Beniamino rivela anche la coppa d'oro, e Giuseppe ordina così che Beniamino sia reso schiavo, per vedere la reazione dei fratellastri. Tutti gli altri fratelli si offrono allora come prigionieri purché il fratello minore venga lasciato libero. Giuseppe domanda come mai farebbero tanto per un fratellastro viziato (come successe a lui), e i fratelli rivelano infine la verità su ciò che fecero a Giuseppe e che per tutto quel tempo sono stati consumati dal rimorso e dal senso di colpa, cosa che ora li ha portati ad accettare qualsiasi punizione per quello che hanno commesso. Solo allora Giuseppe capisce che essi sono davvero cambiati e, rivelatosi, si scusa con loro per essersi sempre ritenuto un gradino sopra di loro, mentre essi si scusano a loro volta per averlo tradito nonostante fosse stato l'uomo scelto per salvare contemporaneamente l'Egitto e Canaan essendo egli un miracolo divino. Raggiante, Giuseppe e i suoi fratelli accompagnano tutti gli abitanti di Canaan, compreso Giacobbe e le famiglie degli stessi fratelli, ad abitare anche loro nel regno d'Egitto, non sapendo che li attenderà una dura esistenza come schiavi fino alla liberazione del loro popolo.

Personaggi modifica

  • Giuseppe: è il figlio prediletto di Giacobbe e Rachele, venduto dai fratellastri gelosi a dei mercanti di schiavi in viaggio per l'Egitto. Diventa poi viceré d'Egitto e lo salva dalla carestia in arrivo.
  • Giacobbe: è il padre di Giuseppe e degli altri undici figli, avuti da almeno due donne diverse.
  • Giuda: è il quarto figlio di Giacobbe. È Giuda che ha deciso di vendere Giuseppe come schiavo, con cui si scusa alla fine del film, pregandolo di non fare del male al fratello minore Beniamino.
  • Ruben: è il primo figlio di Giacobbe, l'unico a non voler uccidere Giuseppe, ma solo nasconderlo in un pozzo.
  • Simeone: è il secondo figlio di Giacobbe, uno dei figli più violenti insieme a Levi. Verrà imprigionato da Giuseppe in Egitto per vendicarsi, ma poi lo libera quando gli altri fratelli portano Beniamino, il figlio minore, in Egitto.
  • Rachele: è la madre di Giuseppe e Beniamino, morirà durante il parto di quest'ultimo, senza rivedere Giuseppe almeno un'ultima volta.
  • Asenath: è la moglie di Giuseppe e nipote del padrone Putifarre. Da Giuseppe avrà due figli: Efraim e Manasse, che appaiono verso la fine del film.
  • Zuleika: è la moglie di Putifarre e zia di Asenath, tenterà di corteggiare Giuseppe: respinta, inventa la storia ma a parti invertite, in compenso supplica il marito di non mettere a morte Giuseppe, facendogli capire in silenzio come le cose sono andate.
  • Putifarre: è il marito di Zuleika e zio di Asenath, comprerà Giuseppe come schiavo, ma lo promuoverà capo degli schiavi per la sua intelligenza e astuzia.
  • Faraone: è il re dell'Egitto tormentato da un sogno ricorrente, il cui significato sarà spiegato da Giuseppe, che proporrà la soluzione relativa al problema che il sogno vuole dire e verrà nominato viceré proprio per questo.
  • Levi: è il terzo figlio di Giacobbe, uno dei più violenti insieme a Simeone.
  • Il Coppiere: è uno dei funzionari del faraone, imprigionato insieme al Panettiere e a Giuseppe ma poi liberato, come spiega anche Giuseppe interpretando il suo sogno. Rilasciato, si dimentica di Giuseppe per un po'.
  • Il Panettiere: è un altro dei funzionari del faraone, imprigionato insieme al Coppiere e a Giuseppe e poi decapitato, come spiegato da Giuseppe interpretando il sogno del condannato.
  • Beniamino: è l'ultimo figlio di Giacobbe, avuto sempre con Rachele, la quale morirà subito dopo il parto. Giuseppe fingerà di accusarlo di aver rubato una coppa d'oro per vedere se i fratelli tengono a lui o sono gelosi e ingiusti come quando lo erano con lui prima di venderlo come schiavo in Egitto.
  • Issachar: è il nono figlio di Giacobbe.


Doppiaggio modifica

Personaggio Doppiatore originale Doppiatore italiano
Giuseppe Ben Affleck Alessandro Quarta (dialoghi)
Roberto Stafoggia (canto)
Giuda Mark Hamill Antonio Palumbo
Giacobbe Richard Herd Franco Zucca (dialoghi)
Mirko Pontrelli (canto)
Rachele Maureen McGovern Aurora Cancian (dialoghi)
Paola Folli (canto)
Asenath Jodi Benson Georgia Lepore (dialoghi)
Renata Fusco (canto)
Zuleika Judith Light Gabriella Borri
Potifar James Eckhouse Massimo Lodolo
Faraone Richard McGonagle Michele Kalamera
Simeone Steven Weber Maurizio Romano
Mercante di schiavi Steven Weber Gerolamo Alchieri
Coppiere René Auberjonois Paolo Lombardi
Panettiere Ken Campbell Carlo Reali
Ruben Tom Virtue Franco Mannella
Levi Jeff Bennett Roberto Draghetti
Issachar Jess Harnell Nino D'Agata
Beniamino Matt Levin Alessandro Tiberi
Serva di Zuleika, altre voci
(non accreditata)
Piera Coppola

Musiche modifica

Tutte le armonie furono composte ed arrangiate da Danny Pelfrey, che prese ispirazione dalle musiche de Il principe d'Egitto di Hans Zimmer. I brani e i rispettivi testi in lingua originale furono scritti da John Bucchino, ma non fu rilasciata una soundtrack ufficiale del film.

  • Miracle Child - (C'è un miracolo in me)
  • Bloom - (canzone di Rachele)
  • Marketplace - (uno schiavo)
  • Whatever Road's at Your Feet - (Tu devi scegliere qual è la tua via)
  • Better than I - (Tu vedi più lontano di me)
  • More than You take - (Impara a dare)
  • "Bloom Asenath" (Asenath Ripresa)
  • Better than I, The End - (Tu vedi più lontano di me, Ripresa finale)

Riconoscimenti modifica

Anno Candidato Categoria Risultato
2000 "Better Than I" Video Premier Award for Best Song Vincitore/trice[1]
2001 Joseph: King of Dreams Silver Angel Award for Feature Film Candidato/a
2001 Joseph: King of Dreams Annie Award for Outstanding Achievement in an Animated Home Video Production Candidato/a
2001 Penney Finkelman Cox (executive producer)
Steve Hickner (executive producer)
Jeffrey Katzenberg (executive producer)
Ken Tsumura (producer)
DVD Exclusive Video Premiere Award for Best Animated Video Premiere Vincitore/trice
2001 Eugenia Bostwick-Singer
Marshall Goldberg
Raymond Singer
Joe Stillman
DVD Exclusive Video Premiere Award for Best Screenplay Vincitore/trice
2001 Ben Affleck (voice)
Luc Chamberland (animation director: Joseph)
DVD Exclusive Video Premiere Award for Best Animated Character Performance Candidato/a
2001 Rob LaDuca
Robert C. Ramirez
DVD Exclusive Video Premiere Award for Best Directing Candidato/a
2001 Daniel Pelfrey DVD Exclusive Video Premiere Award for Best Original Score Candidato/a

Note modifica

  1. ^ (EN) Dominic Mariani, Songwriter at St. Matthew's, in The Hour, 25 ottobre 2001, p. 6. URL consultato il 16 gennaio 2023.

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