Il glicosoma è un organello cellulare vescicolare, simile al perossisoma, tipico di alcuni protozoi, come i parassiti Trypanosoma brucei e Leishmania. Il glicosoma, in questi organismi, è la sede della glicolisi (da cui prende il nome), della beta-ossidazione degli acidi grassi e di altri processi metabolici.

Il glicosoma fu scoperto e descritto per la prima volta da Fred Opperdoes e Piet Borst nel 1977[1]. L'importanza del glicosoma in organismi come T. brucei è dovuta al fatto che questo parassita, quando si trova all'interno del mammifero ospite, è dipendente da una via catabolica anaerobica come la glicolisi. Leishmania, invece, ricava energia dalla combinazione tra glicolisi e fosforilazione ossidativa mitocondriale.

La dipendenza dal glicosoma che questi parassiti mostrano, rende questo organello un interessante bersaglio farmacologico: questi parassiti, infatti, sono responsabili di un numero molto esteso di patologie (come la cosiddetta malattia del sonno), diffuse specialmente nei paesi in via di sviluppo. Si è infatti evidenziato che organismi artificialmente privati di glicosoma reagiscono al glucosio come ad una molecola tossica [2].

Note modifica

  1. ^ * (EN) Opperdoes FR, Borst P Localization of nine glycolytic enzymes in a microbody-like organelle in Trypanosoma brucei: the glycosome. FEBS Lett. 1977 Aug 15;80(2):360-4.
  2. ^ (EN) Furuya T et al, Glucose is toxic to glycosome-deficient trypanosomes, Proc Natl Acad Sci U S A. 2002 October 29; 99(22): 14177–14182

Bibliografia modifica