Gliese 412

stella nella costellazione dell'orsa maggiore

Gliese 412 è una stella binaria posta a circa 15,8 anni luce nella costellazione dell'Orsa Maggiore leggermente a nord di ψ Ursae Majoris.

Gliese 412 A / B
Gliese 412
Classificazionenana rossa
Classe spettraleA:M1V / B:M6V
Distanza dal Sole15,8 anni luce
CostellazioneOrsa Maggiore
Coordinate
(all'epoca J2000)
Ascensione retta11h 05m 29s
Declinazione+43° 31′ 36″
Dati fisici
Raggio medio0,38 / 0,13[1] R
Massa
0,48 / 0,10 M
Temperatura
superficiale
3867[2]/ / 2700 (media)
Indice di colore (B-V)A:1,55 / B:2,02
Dati osservativi
Magnitudine app.A:+8,76 /B:14,42
Magnitudine ass.A:+10,28 /B:15,94
Parallasse206,9 mas
Moto proprioAR: -4427 mas/anno
Dec: +949 mas/anno
Velocità radiale-68,8 km/s
Nomenclature alternative
BD+44 2051, HIP 54211, SAO 43609, G 176-11/12, LHS 38/39 LFT 757/758, LTT 12976/12977

Coordinate: Carta celeste 11h 05m 29s, +43° 31′ 36″

Entrambe le componenti sono nane rosse; la principale, Gliese 412 A è di tipo spettrale M1V e una massa di 0,48 M mentre la secondaria è di classe M6V e ha solo il 10% della massa solare. Orbitano attorno al comune centro di massa a una distanza di circa 190 UA.[3]

Il sistema è caratterizzato da uno dei più elevati valori di moto proprio. La secondaria ha mostrato emissioni di raggi X, al contrario della primaria; come altre piccole stelle è una stella a brillamento che presenta numerosi flare in brevi archi di tempo, così come, ad esempio, si osservano per Proxima Centauri e UV Ceti. Per questo motivo Gliese 412 B è spesso indicata con la sua denominazione variabile di WX Ursae Majoris.[4]

Note modifica

  1. ^ Andrew W. Mann, How to Constrain Your M Dwarf: Measuring Effective Temperature, Bolometric Luminosity, Mass, and Radius, in The Astrophysical Journal, vol. 804, n. 1, maggio 2015, p. 38, DOI:10.1088/0004-637X/804/1/64, arXiv:1501.01635.
  2. ^ C. Soubiran, C. et al., Vertical distribution of Galactic disk stars. IV. AMR and AVR from clump giants, in Astronomy and Astrophysics, vol. 480, n. 1, marzo 2008, pp. 91–101, DOI:10.1051/0004-6361:20078788, arXiv:0712.1370.
  3. ^ I. Neill Rei;John E. Gizis, Low-Mass Binaries and the Stellar Luminosity Function, in Astronomical Journal, vol. 113, giugno 1997, pp. 2246–2269, DOI:10.1086/118436.
  4. ^ JHMM Schmitt et al., The X-Ray View of the Low-Mass Stars in the Solar Neighborhood, in Astrophys. J., vol. 450, n. 9, settembre 1995, pp. 392–400, DOI:10.1086/176149.

Collegamenti esterni modifica

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