Godzilla contro Mothra

film del 1992 diretto da Takao Okawara

Godzilla contro Mothra (ゴジラVSモスラ?, Gojira tai Mosura) è un film del 1992 diretto da Takao Okawara ed è il diciannovesimo dedicato al re dei mostri giapponese Godzilla.

Godzilla contro Mothra
Godzilla affronta Battra
Titolo originaleゴジラVSモスラ, Gojira tai Mosura
Lingua originaleGiapponese
Paese di produzioneGiappone
Anno1992
Durata102 min
Genereorrore, fantascienza
RegiaTakao Okawara
SceneggiaturaKazuki Ōmori
ProduttoreTomoyuki Tanaka, Shogo Tomiyama
Casa di produzioneToho
MusicheAkira Ifukube
Interpreti e personaggi

In questo film compaiono nuovamente la falena divina Mothra e le sue minuscole sacerdotesse, qui chiamate con il nome di Cosmos. Il film, che in America è stato distribuito nel 1998, in Italia è rimasto inedito fino alla pubblicazione in videocassetta da parte della Yamato Video nel 1996. Si tratta del capitolo più redditizio della serie Heisei di Godzilla ed è stato il secondo maggiore incasso nel Giappone per l'anno 1993 dopo Jurassic Park.[1]

Inizialmente la pellicola era stata concepita per avere Mothra come protagonista ed era quindi stato originariamente intitolato Mothra contro Bagan.

L'opera segna il ritorno a una formula più fantasiosa e giovanile, evocativa dei film di Godzilla girati prima del 1984. Sebbene Kazuki Ōmori non ne fosse il regista, scrisse il copione continuando a incorporare elementi hollywoodiani, come rimandi alla serie di Indiana Jones.[1]

In Italia, il film fu distribuito in videocassetta dalla Yamato Video nel 1996 e in DVD nel 2005. È noto per essere stato l'ultimo film di Godzilla di produzione giapponese doppiato in italiano fino al 2017, data di uscita di Shin Godzilla.[2]

Trama modifica

«Gli uomini distruggono ciò che la natura ha creato in milioni di anni, e un giorno questo accadrà anche in Giappone.»

L'impatto di un meteorite nell'oceano Pacifico, oltre a provocare una serie di catastrofi a livello climatico, risveglia Godzilla, che era addormentato sul fondale oceanico (come appare alla fine del film precedente, Godzilla contro King Ghidorah).

Dopo un mese, l'archeologo Takuya Fujito viene arrestato dalle autorità Thailandesi per aver depredato e distrutto un tempio nascosto nella giungla. L'uomo riceve la visita di Dobashi della Security Agency, del vicepresidente della Marutomo Enterprise Ando, società che mostra un atteggiamento distruttivo nei confronti dell'ambiente, e della sua ex moglie Masako. Takuya viene liberato a patto che indaghi su un'anomalia presente su Infant Island, isola di proprietà della Marutomo. L'archeologo insieme a Masako ed Ando si reca sull'isola e, dopo una serie di peripezie, i tre scoprono che l'elemento estraneo presente sull'isola è un monumentale uovo. In seguito vengono a sapere da due piccole fate che si tratta dell'uovo di Mothra, una divinità dell'antica civiltà Cosmos.

Millenni prima infatti i Cosmos avevano creato una macchina in grado di mutare il clima planetario. Di fronte a questo pericolola Terra, aveva liberato Battra, fratello malvagio di Mothra. Mothra era riuscita a sconfiggerlo a costo della vita di tutti i Cosmos, eccetto le due fatine presenti ora sull'isola. Adesso a causa del meteorite la Terra ha di nuovo liberato il mostro Battra.

Ando propone di portare l'uovo in Giappone per preservarlo prima dell'arrivo di Battra, ma intanto quest'ultimo si era già risvegliato in forma larvale e stava devastando la costa giapponese. Mentre gli umani portano l'uovo in Giappone insieme alle Cosmos, appare Godzilla, che attacca la nave. L'uovo si schiude e Mothra, sotto forma di larva, affronta il re dei mostri.

Durante lo scontro appare Battra, che attacca Godzilla. In un combattimento sottomarino, però, la Terra risucchia i due mostri nelle sue viscere di magma. Inaspettatamente Ando rapisce le Cosmos con l'intenzione di offrirle al suo capo come testimonial della Marutomo. Masako e Takuya tornano a Tokyo per cerare le fate rapite, ma l'archeologo dopo averle trovate da solo si nasconde in un albergo all'insaputa della ex moglie Masako e la figlia Midori. Masako e Midori ritrovano però Takuya grazie all'aiuto della sensitiva Miki Saegusa, che riesce a percepire la canzone con la quale le Cosmos invocano Mothra. L'archeologo viene convinto a lasciare le fatine e a tornare a vivere con la moglie e la figlia. Intanto, però, Mothra, alla ricerca delle Cosmos, sta devastando la città. Implorate da Midori, le Cosmos interrompono la furia della divinità, che viene gravemente ferita dall'esercito. Ritiratasi sul palazzo della Dieta, la larva si trasforma in un grande bozzolo. Simultaneamente un vulcano sottomarino e il Fuji eruttano, liberando Battra in versione Imago e Godzilla.

Dal bozzolo emerge Mothra in forma di falena, che si batte a Yokohama con i due nemici. Mothra si allea con il fratello e le due farfalle attaccano Godzilla buttandolo in mare. Nell'operazione però Battra muore, colpito dal raggio atomico di Godzilla. Le Cosmos si trasformano poi in spiriti ed entrano in Mothra, che vola nello spazio per fermare un grande asteroide.

Produzione modifica

L'idea di girare un nuovo film incentrato su Mothra risaliva a un copione scritto nel 1980 da Akira Murao e intitolato Mothra contro Bagan, che parlava di un drago mutaforme di nome Bagan che tentava di distruggere l'umanità per i suoi abusi nei confronti del pianeta, ma che poi sarebbe stato sconfitto da Mothra, la dea della pace. La trama fu modificata da Kazuki Ōmori dopo la distribuzione di Godzilla contro Biollante, ma il progetto fu scartato dalla Toho, siccome Mothra era considerata un personaggio relativamente difficile da presentare ai pubblici stranieri, in contrasto con il più celebre Godzilla.[3] Il direttore degli effetti speciale Koichi Kawakita scrisse un copione alternativo intitolato Godzilla contro Gigamoth nel 1991, dove Godzilla si scontrava con Mothra e una gemella irradiata chiamata Gigamoth, ma l'idea fu respinta dalla Toho anche se l'intreccio però conteneva elementi che si sarebbero poi visti in Gojira VS Destroyer quattro anni dopo, specificamente dei veicoli di guerra con raggi congelanti.[4]

Dopo il successo di Godzilla contro King Ghidorah, i produttori Shogo Tomiyama e Tomoyuki Tanaka proposero di girare un altro film con King Ghidorah intitolato Il contrattacco di Ghidorah, ma cambiarono idea quando i sondaggi indicarono che Mothra era più popolare tra le donne, che costituivano la maggioranza del pubblico dei cinema all'epoca. Tomiyama rimpiazzò Ōmori con Takao Okawara nel ruolo di regista, ma mantenne Ōmori come scrittore. Sperando di mantenere più elementi possibili di Mothra contro Bagan, Ōmori riprogettò il personaggio di Bagan su Badora, un gemello oscuro di Mothra. Il personaggio fu poi rinominato Battra (un portmanteau di "battle" e "Mothra"), in quanto il nome originale era disarmonioso in lingua Giapponese. Tomiyama sperava di assumere la star di Mothra, Frankie Sakai, ma quest'ultimo non fu in grado di partecipare a causa di impegni concomitanti. La battaglia finale fra Godzilla, Mothra e Battra inizialmente avrebbe dovuto avere una conclusione più elaborata di quanto si vede nel finale: Godzilla sarebbe stato trasportato nell'oceano, per poi uccidere Battra e cadere in mare, ma dal momento che il sito della caduta avrebbe contenuto rovine della civiltà Cosmos, simili a Stonehenge, queste ultime avrebbero poi intrappolato Godzilla in uno scudo deflettore attivato da Mothra.[1]

Ishirō Honda, il regista di molti film di Godzilla, visitò il set poco prima di morire.[1]

Effetti speciali modifica

Koichi Kawakita persegue in questa pellicola il leitmotiv da lui già utilizzato in precedenza dando agli avversari di Godzilla la capacità di trasformarsi. Inizialmente intendeva uccidere Mothra per poi farla tornare come la libellula robotica Mechamothra, ma l'idea fu scartata. Ciò rende il film il primo della serie dopo il reboot del 1984 a non rappresentare un mecha. Le scene subacquee furono girate di fronte a un acquario riempito di pesci posizionato tra gli attori e la telecamera. La squadra di Kawakita fabbricò un nuovo costume di Godzilla usando stampi già utilizzati in precedenza,[1] ma fu reso più snello, con un collo semi-segmentato, e la disposizione delle spine dorsali fu cambiata in modo che la spina più grande sporgesse dal centro della schiena. Inoltre le braccia furono rese più flessibili, e alla faccia furono applicate delle leggere modifiche cosmetiche: la fronte fu ridotta e appiattita, i denti ridotti di dimensione e agli occhi fu data una sfumatura dorata. La testa fu ulteriormente modificata elettronicamente per darle più flessibilità verticale.[5] Ci furono ostacoli nel girare le scene di Godzilla poichè il costume originalmente usato per Godzilla contro Biollante e Godzilla contro King Ghidorah venne rubato e poi recuperato in pessime condizioni nel lago di Okutama.[1] Ciò che rimase del costume fu usato per la prima scena di battaglia. Il ruggito di Godzilla tornò a essere quello acuto dei film girati prima di Il ritorno di Godzilla, mentre per i richiami di Battra vennero usati semplicemente i ruggiti riciclati di Rodan.[1] Nel disegnare Battra, che il copione descriveva come una "Mothra nera", l'artista Shinji Nishikawa tentò di differenziarlo da Mothra rendendo la sua forma adulta più simile al suo stato larvale.[6]

Note modifica

  1. ^ a b c d e f g David Kalat, A Critical History and Filmography of Toho's Godzilla Series, 2nd, Jefferson, N.C., McFarland & Co., 2010, pp. 184–90, ISBN 978-0-7864-4749-7.
  2. ^ Davide Di Giorgio, Andrea Gigante, Gordiano Lupi (2012). Godzilla il re dei mostri: Il sauro radioattivo di Honda e Tsuburaya. Il Foglio Letterario. p. 179. ISBN 978-88-7606-351-0
  3. ^ David Kalat, A Critical History and Filmography of Toho's Godzilla Series, 2nd, Jefferson, N.C., McFarland & Co., 2010, pp. 179–183, ISBN 978-0-7864-4749-7.
  4. ^ Cutting Room: Godzilla vs. Gigamoth, Toho Kingdom (accessed 16/02/2016)
  5. ^ Robert Biondi, "The Evolution of Godzilla – G-Suit Variations Throughout the Monster King’s Twenty One Films", G-FAN #16 (July/August 1995)
  6. ^ David Milner, "Shinji Nishikawa Interview" Archiviato il 5 ottobre 2016 in Internet Archive., Kaiju Conversations (December 1995) davmil.org

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