Going Back

album di Phil Collins del 2010
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Going Back è un album di Phil Collins uscito nel settembre 2010.

Going Back
album in studio
ArtistaPhil Collins
Pubblicazione2010
Dischi1
Tracce16
GenerePop
EtichettaAtlantic/WEA Records
Certificazioni
Dischi d'oroBandiera dell'Austria Austria[1]
(vendite: 10 000+)
Bandiera del Brasile Brasile[2]
(vendite: 20 000+)
Bandiera della Danimarca Danimarca[3]
(vendite: 15 000+)
Bandiera della Nuova Zelanda Nuova Zelanda[4]
(vendite: 7 500+)
Bandiera della Polonia Polonia[5]
(vendite: 10 000+)
Dischi di platinoBandiera del Belgio Belgio[6]
(vendite: 30 000+)
Bandiera della Germania Germania[7]
(vendite: 200 000+)
Phil Collins - cronologia
Album precedente
(2002)
Album successivo
The Singles
(2016)

Tutti i brani dell'album sono cover di canzoni popolari degli anni '60.

Il disco modifica

Collins aveva precedentemente registrato ed eseguito dal vivo cover di canzoni della Motown Records durante la sua carriera. La più famosa, la sua cover di You Can't Hurry Love raggiunse la prima posizione nelle UK charts nel 1983. Inoltre la Motowneggiante Two Hearts, scritta in collaborazione col compositore della Motown Records Lamont Dozier, apparve nella colonna sonora originale del film di Collins del 1988 Buster, Tears of a Clown di Smokey Robinson & The Miracles apparve come lato B sul singolo del 2003 The Least You Can Do, mentre una versione dal vivo di My Girl apparve per la prima volta nella versione Giapponese dell'album Live from the Board nel 1995 e successivamente nell'album del 2004 Love Songs: A Compilation... Old and New. Esistono due versioni dell'album; la prima composta da un CD con 18 tracce e la Going Back Ultimate Edition composta da un CD con 25 tracce ed un DVD con 29 tracce.[8] Amazon.com offre anche una versione esclusiva constante in un CD-R con 25 tracce. iTunes ha una versione espansa in HD dell'album comprendente 26 tracce audio, un video musicale ed altri contenuti aggiuntivi. Nell'estate 2010 sono stati fatti una serie di esibizioni dal vivo per la promozione del disco.

Collins dichiarò in alcune interviste che Going Back con buona probabilità sarebbe stato il suo ultimo progetto musicale e che stava prendendo in considerazione l'idea di ritirarsi dal panorama musicale permanentemente, decisione che venne poi confermata dallo stesso Collins nel 2011.[9] Con sorpresa di tutti però 4 anni dopo, nell'ottobre 2015, Collins anunciò di non volersi più ritirare e di voler rimanere in attività. Il 10 giugno 2016 è stata rilasciata una ristampa su doppio disco dell'album, intitolata The Essential Going Back differente dalla versione originale per una scaletta modificata e comprendente alcuni brani live dello stesso.[10][11]

Tracce modifica

  • Girl (Why You Wanna Make Me Blue)
  • (Love Is Like A) Heatwave
  • Uptight (Everything's Alright)
  • Some of Your Lovin'
  • In My Lonely Room
  • Take Me in Your Arms (Rock Me a Little While)
  • Blame It on the Sun
  • Papa Was a Rolling Stone
  • Never Dreamed You'd Leave in Summer
  • Standing in the Shadows of Love
  • Do I Love You
  • Jimmy Mack
  • Something About You
  • love Is Here and Now You're Gone
  • Loving You Is Sweeter Than Ever
  • Going to a Go-Go
  • Talkin about my baby
  • Going Back
Tracce bonus della ultimate edition
  • Ain't Too Proud to Beg
  • You've Been Cheatin
  • Don't Look Back
  • You Really Got a Hold on Me
  • Ain't That Peculiar
  • Nowhere to Run
  • Dancing in the Street

Formazione modifica

Classifiche modifica

Chart Peak
position
Australian Albums Chart[12] 2
Austrian Albums Chart[13] 3
Belgium Flanders Albums Chart[13] 2
Belgium Wallonia Albums Chart[13] 2
Brazilian Top 30 Albums Chart[13] 11
Canadian Albums Chart 3
Czech Albums Chart[14] 2
Danish Albums Chart[13] 4
Dutch Albums Chart[13] 1
European Top 100 Albums 1
Finnish Albums Chart[13] 41
French Albums Chart[13] 3
German Albums Chart[15] 2
Greek Albums Chart[13] 6
Hungarian Albums Chart[16] 9
Irish Albums Chart[17] 10
Italian Albums Chart[18] 5
Japanese Albums Chart[19] 56
Mexican Albums Chart[13] 94
New Zealand Albums Chart[20] 1
Norwegian Albums Chart[13] 9
Polish Albums Chart[21] 13
Portuguese Albums Chart[13] 30
Spanish Albums Chart 3
Swedish Albums Chart[13] 3
Swiss Albums Chart[13] 4
UK Albums Chart[22] 1
US Billboard 200 34

Classifiche di fine anno modifica

Anno Classifica Posizione
2010 Belgian Albums Chart (Flanders)[23] 52
Belgian Albums Chart (Wallonia)[24] 37
Dutch Albums Chart[25] 22
European Top 100 Albums[26] 20
French Albums Chart[27] 37
German Albums Chart[28] 13
Swedish Albums Chart[29] 88
Swiss Albums Chart[30] 55
2011 Austrian Albums Chart[31] 48

Note modifica

  1. ^ (DE) Phil Collins - Going Back – Gold & Platin, su IFPI Austria. URL consultato il 13 aprile 2023.
  2. ^ (PT) Phil Collins – Certificados, su Pro-Música Brasil. URL consultato il 15 dicembre 2022.
  3. ^ (DA) Going Back, su IFPI Danmark. URL consultato il 4 aprile 2023.
  4. ^ (EN) Official Top 40 Albums - 13 December 2010, su The Official NZ Music Charts. URL consultato il 27 gennaio 2023.
  5. ^ (PL) bestsellery i wyróżnienia, su Związek Producentów Audio-Video. URL consultato il 15 dicembre 2022.
  6. ^ (NL) GOUD EN PLATINA - albums 2010, su Ultratop. URL consultato il 29 settembre 2021.
  7. ^ (DE) Phil Collins – Going Back – Gold-/Platin-Datenbank, su musikindustrie.de, Bundesverband Musikindustrie. URL consultato il 16 dicembre 2022.
  8. ^ (EN) John DeBella's Blog | John DeBella | Philadelphia's Classic Rock 102.9 WMGK, su wmgk.com. URL consultato il 26 settembre 2010 (archiviato dall'url originale il 1º agosto 2010).
  9. ^ (EN) Phil Collins confirms retirement, in BBC News, 9 marzo 2011. URL consultato il 19 marzo 2011.
  10. ^ (EN) Hang In Long Enough: “…But Seriously,” Revised “Going Back” Complete Phil Collins Reissue Campaign, su theseconddisc.com. URL consultato il 29 aprile 2016.
  11. ^ (EN) Phil Collins - Take A Look At Me Now, su genesis-news.com, Genesis News. URL consultato il 29 aprile 2016.
  12. ^ Top 50 Albums Chart – Australian Record Industry Association, su ariacharts.com.au, 13 febbraio 2012. URL consultato il 18 febbraio 2012.
  13. ^ a b c d e f g h i j k l m n Hitparade – Going Back – Phil Collins, su hitparade.ch. URL consultato il 27 ottobre 2010.
  14. ^ Czech Republic – Top Albums Chart, su allcharts.org. URL consultato il 18 febbraio 2012.
  15. ^ Musicload Album Charts, su musicload.de. URL consultato il 26 settembre 2010 (archiviato dall'url originale l'11 marzo 2012).
  16. ^ Hungarian Album Charts, su mahasz.hu. URL consultato il 30 settembre 2010.
  17. ^ Netherlands – Top Albums Chart, su allcharts.org, 1º gennaio 1970. URL consultato il 26 settembre 2010.
  18. ^ Federation of the italian music industry, su fimi.it, 19 settembre 2010. URL consultato il 27 settembre 2010 (archiviato dall'url originale il 22 luglio 2011).
  19. ^ (JA) フィル・コリンズ-リリース-ORICON STYLE-ミュージック Highest position and charting weeks of Going Back by Phil Collins, in oricon.co.jp, Oricon Style. URL consultato il 25 gennaio 2012.
  20. ^ Steffen Hung, Phil Collins – Going Back, su charts.org.nz. URL consultato il 26 settembre 2010 (archiviato dall'url originale il 24 ottobre 2012).
  21. ^ OLiS: sales for the period 13.09.2010 – 19.09.2010, su olis.onyx.pl, OLiS.
  22. ^ Album Top 40 from the Official UK Charts Company, su theofficialcharts.com. URL consultato il 26 settembre 2010.
  23. ^ (NL) Jaaroverzichten 2008, in Ultratop, Hung Medien. URL consultato il 29 gennaio 2012.
  24. ^ (FR) Rapports annuels 2010, in Ultratop, Hung Medien. URL consultato il 25 gennaio 2012.
  25. ^ JAAROVERZICHTEN – ALBUM 2008, su dutchcharts.nl. URL consultato il 29 gennaio 2012.
  26. ^ (EN) Year End Charts – European Top 100 Albums, su billboard.biz, Billboard, 2010. URL consultato il 20 dicembre 2011 (archiviato dall'url originale il 3 ottobre 2012).
  27. ^ (FR) Classement Albums – année 2010, su disqueenfrance.com, Syndicat national de l'édition phonographique. URL consultato il 29 gennaio 2012 (archiviato dall'url originale il 22 novembre 2012).
  28. ^ Copia archiviata, su einslive.de. URL consultato il 4 gennaio 2011 (archiviato dall'url originale il 7 gennaio 2011).
  29. ^ Årslista Albums – År 2010, su hitlistan.se, Swedish Recording Industry Association. URL consultato il 25 gennaio 2012 (archiviato dall'url originale il 29 ottobre 2013).
  30. ^ Hitparade.ch – Schweizer Jahreshitparade 2010, su hitparade.ch, Hung Medien. URL consultato il 29 gennaio 2012.
  31. ^ Ö3 Austria Top40 – Album Charts 2011, su oe3.orf.at. URL consultato il 18 febbraio 2012 (archiviato dall'url originale il 4 gennaio 2012).

Collegamenti esterni modifica

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