Gran Maestro del Sacro Ospizio

Il Gran Maestro del Sacro Ospizio Apostolico (lat. Magister Sacri Hospitii)[1] era un ufficio laico della Curia Romana, ed era il primo in ordine di precedenza dei quattro Camerieri Segreti di Spada e Cappa partecipanti della Corte Pontificia, carica che venne abolita con il Motu Proprio Pontificalis Domus del 1968.

Alessandro Ruspoli, VII Principe di Cerveteri, in abito cerimoniale di Gran Maestro del Sacro Ospizio

Storia modifica

L'ufficio, noto almeno dal 1305, venne conferito da papa Martino V a favore della famiglia romana dei Conti, alleati e parenti dei Colonna, in persona di Alto, a cui rimase per quasi quattro secoli, pur non essendo espressamente ereditaria, prima nella linea dei conti di Segni, poi in quella dei duchi di Poli, fino alla loro estinzione.
Il Gran Maestro è un ciambellano privato partecipante e l'unico membro laico dell'anticamera privata nobile, nonché un ciambellano privato della spada e del mantello

Svolgeva alte funzioni onorifiche[2] e di rappresentanza sia all'interno del Palazzo Apostolico, dove tra l'altro era tenuto a preparare e tenere in ordine la mensa del Pontefice, dando disposizioni sia ai Camerieri sia agli Scopatori segreti, e dove era allestito un suo ampio alloggio, che durante le funzioni papali come Custode Sacri Sacelli, cioè della Cappella pontificia, ammettendo ad essa le personalità che volevano assistervi; le mansioni erano simili a quelle del Maggiordomo di Sua Santità, appannaggio però di ecclesiastici e che in seguito ne assorbì tutte le funzioni operative.

Dal 1808 con Francesco Ruspoli, III principe di Cerveteri, la famiglia Ruspoli assunse la carica di Gran Maestro del Sacro Ospizio e succedette alla famiglia Conti di Segni.

Titolo per date modifica

Note modifica

  1. ^ v. alla voce in Gaetano Moroni, Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica da S. Pietro ai nostri giorni, vol. XLI, pp.181-191, Venezia 1846
  2. ^ Inizialmente la carica era remunerata a 30 ducati d'oro di camera mensili da dieci giuli
  3. ^ con la riforma del 1968 la carica venne abolita.

Bibliografia modifica

Voci correlate modifica