Gran Premio motociclistico di Svezia 1987

Bandiera della Svezia GP di Svezia 1987
414º GP della storia del Motomondiale
10ª prova su 15 del 1987
Data 9 agosto 1987
Nome ufficiale Swedish TT
Luogo Circuito di Anderstorp
Percorso 4,017 km
Risultati
Classe 500
369º GP nella storia della classe
Distanza 30 giri, totale 120,93 km
Pole position Giro veloce
Bandiera dell'Australia Wayne Gardner Bandiera dell'Australia Wayne Gardner
Honda in 1'35,72 Honda
Podio
1. Bandiera dell'Australia Wayne Gardner
Honda
2. Bandiera degli Stati Uniti Eddie Lawson
Yamaha
3. Bandiera degli Stati Uniti Randy Mamola
Yamaha
Classe 250
376º GP nella storia della classe
Distanza 25 giri, totale 100,775 km
Pole position Giro veloce
Bandiera dell'Italia Luca Cadalora Bandiera del Venezuela Carlos Lavado
Yamaha in 1'39,02 Yamaha
Podio
1. Bandiera della Germania Anton Mang
Honda
2. Bandiera dell'Italia Luca Cadalora
Yamaha
3. Bandiera dell'Italia Loris Reggiani
Aprilia
Classe 125
359º GP nella storia della classe
Distanza 23 giri, totale 92,713 km
Pole position Giro veloce
Bandiera dell'Italia Fausto Gresini Bandiera dell'Italia Fausto Gresini
Garelli in 1'44,45 Garelli
Podio
1. Bandiera dell'Italia Fausto Gresini
Garelli
2. Bandiera dell'Italia Bruno Casanova
Garelli
3. Bandiera dell'Italia Domenico Brigaglia
Moto AGV
Classe sidecar
Distanza 23 giri, totale 92,713 km
Pole position Giro veloce
Bandiera del Regno Unito Steve Webster Bandiera della Svizzera Rolf Biland
LCR-Krauser LCR-Krauser
Podio
1. Bandiera della Svizzera Rolf Biland
LCR-Krauser
2. Bandiera del Regno Unito Steve Webster
LCR-Krauser
3. Bandiera della Francia Alain Michel
LCR-Krauser

Il Gran Premio motociclistico di Svezia è stato il decimo appuntamento del motomondiale 1987. Si è svolto l'8 e il 9 agosto sul circuito di Anderstorp e vi hanno gareggiato le classi 125, 250 e 500 oltre alla classe sidecar.

Le vittorie nelle tre gare in singolo disputate sono state di Wayne Gardner in 500, Anton Mang in 250 e Fausto Gresini in 125[1][2], mentre tra i sidecar si è imposto l'equipaggio Rolf Biland/Kurt Waltisperg.

Al termine della gara è stato assegnato matematicamente un titolo iridato: l'equipaggio composto da Steve Webster e Tony Hewitt si è aggiudicato il mondiale dei sidecar.

Classe 500 modifica

Per l'australiano Wayne Gardner quello in Svezia è il quinto successo della stagione, cosa che fa aumentare anche il suo vantaggio in classifica generale, ora di 19 punti su Randy Mamola (giunto al terzo posto in questa gara) e di 29 punti su Eddie Lawson (secondo nella gara)[1].

Arrivati al traguardo modifica

Pos. Pilota Moto Tempo Griglia Punti
1   Wayne Gardner Honda 48.46.36 1 15
2   Eddie Lawson Yamaha 48.48.56 2 12
3   Randy Mamola Yamaha 49.06.29 5 10
4   Robert McElnea Yamaha 49.07.52 6 8
5   Niall Mackenzie Yamaha 49.16.02 10 6
6   Ron Haslam Elf-Honda 49.20.76 7 5
7   Freddie Spencer Honda 49.22.12 3 4
8   Didier de Radiguès Cagiva 49.29.00 9 3
9   Kenny Irons Suzuki 49.33.09 11 2
10   Roger Burnett Honda 49.37.59 14 1
11   Richard Scott Yamaha 50.05.23 13
12   Fabio Biliotti Honda 50.21.68 16
13   Tadahiko Taira Yamaha 50.22.38 4
14   Bruno Kneubühler Honda 1 giro 17
15   Manfred Fischer Honda 1 giro 22
16   Peter Sköld Honda 1 giro 23
17   Simon Buckmaster Honda 1 giro 27
18   Fabio Barchitta Honda 1 giro 25
19   Louis-Luc Maisto Honda 1 giro 24
20   Maarten Duyzers Honda 1 giro 28
21   Marco Gentile Fior 1 giro 18
22   Ray Swann Honda 1 giro 26
23   Ari Rämö Honda 2 giri 31
24   Gerold Fischer Honda 2 giri 30
25   Geir Hestmann Suzuki 3 giri 34

Ritirati modifica

Pilota Moto Motivo Griglia
  Alessandro Valesi Honda 21
  Pierfrancesco Chili Honda 12
  Pavol Dekanek Suzuki 32
  Wolfgang von Muralt Suzuki 20
  Peter Lindén Honda 29
  Claus Wulff Suzuki 33
  Christian Sarron Yamaha 8
  Hervé Guilleux Fior 19
  Shunji Yatsushiro Honda 15

Classe 250 modifica

La gara di questa classe, disputata al sabato, ha visto la sesta vittoria stagionale del pilota tedesco Anton Mang che ha preceduto i due piloti italiani Luca Cadalora e Loris Reggiani. Dato che l'altro pilota tedesco Reinhold Roth non ha ottenuto punti, Mang è tornato in testa alla classifica provvisoria del campionato con 9 punti di vantaggio su Roth e 40 sullo spagnolo Sito Pons[3].

Arrivati al traguardo modifica

Pos. Pilota Moto Tempo Griglia Punti
1   Anton Mang Honda 42.09.70 13 15
2   Luca Cadalora Yamaha 42.09.99 1 12
3   Loris Reggiani Aprilia 42.11.75 9 10
4   Carlos Lavado Yamaha 42.15.10 12 8
5   Dominique Sarron Honda 42.15.58 14 6
6   Carlos Cardús Honda 42.15.85 2 5
7   Patrick Igoa Yamaha 42.16.30 4 4
8   Maurizio Vitali Garelli 42.24.82 10 3
9   Donnie McLeod EMC 42.25.95 8 2
10   Jean-François Baldé Defi 42.32.53 19 1
11   Reinhold Roth Honda 42.38.84 7
12   Stefano Caracchi Honda 42.44.56 17
13   Harald Eckl Honda 42.44.85 20
14   Jean-Michel Mattioli Yamaha 42.45.24 16
15   Hans Lindner Honda 43.10.34 23
16   Alain Bronec Honda 43.10.70 26
17   Urs Luzi Honda 43.11.23 31
18   Guy Bertin Honda 43.11.50 22
19   René Delaby Yamaha 43.11.77 25
20   Andreas Preining Rotax 43.45.65 27
21   Christian Boudinot Fior 43.48.89 28
22   Kevin Mitchell Yamaha 1 giro 38
23   Jean Foray Yamaha 1 giro 30
24   Patrick van den Goorbergh Honda 1 giro 24
25   Jochen Schmid Yamaha 1 giro 33

Classe 125 modifica

Ormai, dopo l'ottava vittoria consecutiva della stagione, all'italiano Fausto Gresini basta un solo punto nelle ultime tre gare che mancano al termine della stagione per laurearsi campione mondiale; ha infatti 44 punti di vantaggio sul compagno di squadra Bruno Casanova giunto al secondo posto della gara.

Sul terzo gradino del podio quello che è anche al terzo posto nella classifica generale, l'altro italiano Domenico Brigaglia[2].

Da registrare anche l'esordio nelle gare del motomondiale per Taru Rinne, una delle poche donne che si sono cimentate in queste competizioni; la sua prima presenza si è conclusa con un ritiro in gara.

Arrivati al traguardo modifica

Pos. Pilota Moto Tempo Griglia Punti
1   Fausto Gresini Garelli 40.25.58 1 15
2   Bruno Casanova Garelli 41.02.80 3 12
3   Domenico Brigaglia Moto AGV 41.07.68 4 10
4   Andrés Sánchez Ducados 41.09.94 7 8
5   Johnny Wickström Tunturi 41.17.06 6 6
6   Pier Paolo Bianchi MBA 41.22.59 5 5
7   Mike Leitner MBA 41.29.75 9 4
8   Lucio Pietroniro MBA 41.42.64 10 3
9   Gastone Grassetti MBA 41.51.28 13 2
10   Esa Kytölä MBA 41.52.30 17 1
11   Jean-Claude Selini MBA 41.56.50 14
12   Håkan Olsson Starol 41.58.70 21
13   Bady Hassaine MBA 42.10.82 22
14   Thierry Feuz MBA 42.15.08 31
15   Robin Milton MBA 42.15.42 26
16   Christian Le Badezet MBA 1 giro 30
17   Thomas Møller-Pedersen MBA 1 giro 18
18   Allan Scott EMC 1 giro 29
19   Peter Sommer MBA 1 giro 20
20   Jacques Hutteau MBA 1 giro 28
21   Reijo Rosnell MBA 1 giro 24
22   Frede Jensen MBA 1 giro 32
23   Peter Balaz MBA 1 giro 27

Classe sidecar modifica

Nella penultima gara stagionale il secondo posto è sufficiente a Steve Webster e Tony Hewitt per conquistare il primo titolo nel motomondiale. I campioni uscenti Egbert Streuer-Bernard Schnieders, secondi in classifica, chiudono in 12ª posizione a causa di problemi tecnici[4]. La vittoria è di Rolf Biland-Kurt Waltisperg, che rimontano dopo una brutta partenza e duellano con Webster-Hewitt, fino a toccarsi nelle ultime fasi, al punto che i britannici tagliano il traguardo con danni alla carena del loro sidecar[5][6].

Nel mondiale Webster ha 87 punti, seguono Streuer a 63, Michel a 60 e Biland a 53.

Arrivati al traguardo (posizioni a punti)[7] modifica

Pos Pilota Passeggero Moto Tempo Punti
1   Rolf Biland   Kurt Waltisperg LCR-Krauser 38'52"02 15
2   Steve Webster   Tony Hewitt LCR-Krauser +1"50 12
3   Alain Michel   Jean-Marc Fresc LCR-Krauser +8"58 10
4   Rolf Steinhausen   Bruno Hiller Busch-Yamaha +29"71 8
5   Alfred Zurbrügg   Simon Birchall LCR-Yamaha +42"37 6
6   Pascal Larratte   Jacques Corbier LCR-Yamaha +1'04"37 5
7   Masato Kumano   Markus Fährni LCR-Yamaha +1'05"43 4
8   Wolfgang Stropek   Hans-Peter Demling LCR-Krauser 3
9   Markus Egloff   Urs Egloff LCR-Yamaha 2
10   René Progin   Yvan Hunziker Seymaz-Krauser 1

Note modifica

  1. ^ a b (ES) Sanchez Marin rozo el podio, su hemeroteca.mundodeportivo.com, El Mundo Deportivo, 10 agosto 1987. URL consultato il 12 maggio 2016.
  2. ^ a b Gresini a un punto dal mondiale, su archiviolastampa.it, La Stampa, 10 agosto 1987. URL consultato il 12 maggio 2016.
  3. ^ (ES) Mang no se hizo el sueco, su hemeroteca.mundodeportivo.com, El Mundo Deportivo, 9 agosto 1987. URL consultato il 12 maggio 2016.
  4. ^ (NL) Wereldtitel onbereikbaar, Nieuwsblad van het Noorden, 10 agosto 1987, p. 11. URL consultato il 28 novembre 2017.
  5. ^ (FR) La troisième de Biland, La Liberté, 10 agosto 1987, p. 18. URL consultato il 24 febbraio 2019.
  6. ^ (NL) Webster en Hewitt waardige opvolgers, De Telegraaf, 10 agosto 1987, p. 15. URL consultato il 28 novembre 2017.
  7. ^ (FR) Tabella dei risultati su racingmemo.free, su racingmemo.free.fr. URL consultato il 3 gennaio 2017.

Collegamenti esterni modifica

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