Grandi Compagnie

bande di mercenari

Per Grandi Compagnie (in francese Grandes Compagnies) si intendono quelle bande di mercenari smobilitati e di predoni che, nei periodi di tregua, essendo senza paga, si dedicavano al saccheggio e alla rapina. Il fenomeno raggiunse l'acme nei secoli XIV e XV, durante la guerra dei cent'anni, ma coinvolse tutto il periodo medievale per poi continuare nei secoli successivi (e in particolare durante la guerra dei trent'anni in Germania).

Soldato delle Grandi Compagnie col blasone di Bertrand du Guesclin

Descrizione modifica

Se la guerra del pieno Medioevo (secoli X - XIII) fu caratterizzata dalla mobilitazione di una piccola parte della popolazione, poiché consistente in prevalenza in uno scontro tra i cavalieri di signori feudali nemici, col passare del tempo si ricorse sempre con più frequenza al mercenariato. Già in passato la Francia era stata colpita duramente da soldataglie raccogliticce e vaganti dedite al saccheggio, ai pogrom e alla caccia agli eretici. Si trattava, tuttavia, di gruppi di fanatici facilmente contenibili (almeno il più delle volte) da parte degli eserciti regolari. Altre volte, invece, si trattava di gruppi meglio organizzati formati da cavalieri sbandati, banditi e veterani senza paga che praticavano scorribande per sostentarsi e per arricchirsi.

Per risolvere il problema, nei vari secoli si ricorse generalmente a due sistemi: o si ricorreva all'impiego di queste forze nei conflitti (cosa che accadde nel corso della guerra civile castigliana, quando la Francia, per sbarazzarsi di queste orde che mettevano a ferro e fuoco le sue campagne decise di inviarle in Castiglia per tenerle impegnate) oppure le si affrontava con gli eserciti regolari. Questa seconda soluzione, tuttavia, era poco impiegata, poiché le Grandi Compagnie erano comunque composte da combattenti esperti che avrebbero in ogni caso potuto dare filo da torcere alle truppe degli Stati, solitamente feudali o, peggio, raccolte con una veloce adunata della popolazione civile.

Principali capi delle Grandi Compagnie modifica

Elenco di Grandi Compagnie modifica

Compagnia Data di fondazione Capi Note
Compagnia Catalana 1302 Roger de Flor; Bernat de Rocafort Sciolta, 1390
Compagnia navarrese c.1360 Mahiot di Coquerel; Pietro Bordo di San Superano Sciolta, c.1390?
Grande Compagnia 1342 Werner von Urslingen; Fra' Moriale; Konrad von Landau Sciolta, 1363
Compagnia di San Giorgio (I) 1339 Lodrisio Visconti Sciolta, 1339
Compagnia di San Giorgio (II) 1365 Ambrogio Visconti Sciolta, 1374
Compagnia di San Giorgio (III) 1377 Alberico da Barbiano Solo italiani
Compagnia Bianca c.1360 Alberto Sterz; John Hawkwood Sciolta, c.1390
Compagnia del Cappelletto 1362 Niccolò da Montefeltro Sciolta, 1365
Compagnia della Stella (I) 1364 Anichino di Bongardo; Alberto Sterz Sciolta, 1366
Compagnia della Stella (II) 1379 Astorre I Manfredi Sciolta, 1379
Compagnia dei Bretoni[1] c.1375 Jean Malestroit[2]
Company of the Hook 1380 Villanozzo da Brumfort; Alberico da Barbiano
Compagnia della Rosa 1398 Giovanni da Buscareto; Bartolomeo Gonzaga Sciolta, 1410

Note modifica

Bibliografia modifica

  • Philippe Contamine, La guerra nel Medioevo, Bologna, Il Mulino, 2005, ISBN 88-15-10781-9.
  • Barbara W. Tuchman. Uno specchio lontano, un secolo di avventure e di calamità: il Trecento. Milano, Mondadori, 1979.

Voci correlate modifica

  Portale Guerra dei cent'anni: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di Guerra dei cent'anni