Grisolia

comune italiano
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Grisolia (Grìsulia in calabrese[6]), è un comune italiano di 2 192 abitanti della provincia di Cosenza, facente parte del Parco nazionale del Pollino. Inoltre, il comune si affaccia sulla costa tirrenica dell'alto Tirreno della Calabria.

Grisolia
comune
Grisolia – Stemma
Grisolia – Bandiera
Grisolia – Veduta
Grisolia – Veduta
Vista di Grisolia dalla Schina
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Calabria
Provincia Cosenza
Amministrazione
SindacoSaverio Bellusci (lista civica Grisolia unita) dal 22-9-2020
Territorio
Coordinate39°42′49.5″N 15°53′51.31″E / 39.713751°N 15.897587°E39.713751; 15.897587 (Grisolia)
Altitudine465 m s.l.m.
Superficie51,75[2] km²
Abitanti2 192[3] (31-3-2022)
Densità42,36 ab./km²
FrazioniGrisolia Scalo, Scalo Ferroviario, Finieri, Valle dell'Orco, Grisolia Lido, Acchio-Fiumicello, Pantanelli
Comuni confinantiBuonvicino, Diamante, Maierà, Mottafollone, San Donato di Ninea, San Sosti, Santa Maria del Cedro, Verbicaro
Altre informazioni
Cod. postale87020
Prefisso0985
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT078060
Cod. catastaleE185
TargaCS
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[4]
Cl. climaticazona D, 1 735 GG[5]
Nome abitantigrisolioti
Patronosant'Antonio di Padova (la città è però molto devota anche a san Rocco di Montpellier festeggiato il 16 agosto)
Giorno festivo13 giugno
PIL procapite(nominale) 8,68 mln di lire (1991)[1]
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Grisolia
Grisolia
Grisolia – Mappa
Grisolia – Mappa
Posizione del comune di Grisolia all'interno della provincia di Cosenza
Sito istituzionale
Le Caggie a Grisolia
San Rocco Grisolia
Grisolia centro (Schina)

Geografia fisica modifica

Curiosa è la sua posizione geografica, infatti è arroccato su un colle ed è separato dal vicino abitato di Maierà da un burrone (i due paesi distano solo 900 metri[2] in linea d'aria).

Ben noto centro balneare, Grisolia si trova al centro della Riviera dei Cedri con la sua felice posizione a 465 metri di altitudine. Inoltre fa parte del Parco nazionale del Pollino per oltre 33.300 ettari, dove, a 1905 metri s.l.m., si trova il versante occidentale del Monte La Mula, la quota più alta raggiunta da un comune italiano con sbocco al mare.

È un'area ad alta biodiversità dove i castagni secolari (castagno del ramarro) ne sono i simboli. La presenza del capriolo autoctono e del lupo appenninico, sono i caratteristici simboli faunistici del territorio montano; sui costoni del La Mula, il Pino Loricato, simbolo del Pollino, ne impreziosisce la biodiversità. Inoltre in Località Pantanelli è presente un'area attrezzata e una sorgente.

Il territorio comunale risulta essere molto eterogeneo, estendendosi dal Litorale sul Mar Tirreno, dove è posta la frazione Acchio, al versante occidentale del Monte La Mula, posto alla quota di 1905 metri sul livello del mare.

Il paese presenta tre nuclei abitativi: la zona nuova o lido a ridosso del mare, la zona intermedia presso la stazione ferroviaria o zona marina ed il nucleo del centro storico.

Storia modifica

Centro di origine medioevale, il cui nome, secondo alcuni studiosi potrebbe essere derivato dal greco Chrousolea o dal latino Chrisena, che in entrambi i casi significa oro. Non è bene certo se si riferisce alla particolare fertilità delle sue terre o se invece veramente c'era la presenza di miniere d'oro.

Nel territorio del Monte la Mula, fin dalla preistoria, vennero sfruttate vene metallifere dalle quali furono estratti diversi metalli, tra i quali rame, ferro e oro.

Monumenti e luoghi d'interesse modifica

Il centro storico modifica

L'interno di Grisolia è un intrico di vicoli, scale, archi e supporti. I vicoli sono innumerevoli e diversi tra loro per lunghezza e larghezza. Una caratteristica dell'architettura del centro storico e il supporto, in dialetto lo spuortu, tratti coperti dove le case sono una addossata all'altra. Particolarmente diffusa nelle costruzioni, è la pietra di Grisolia. Molto usati nella copertura dei tetti sono i coppi d'argilla, in dialetto ceramili. Questo motivo appare così diffuso tanto da potersi considerare ricorrente nell'edilizia grisoliota. Questi ultimi formano con l'attaccatura al muro una smerlatura di singolare effetto. Le mura sono lasciate grezze e non intonacate.

I palazzi si distinguono per mole, stile ed età. Tra di essi spiccano il Palazzo Ducale, che risale al XV secolo, oggi di proprietà comunale; Il Palazzo de Patto in zona castello e il Palazzo Tosto sopra lo spuorto di Via Sotto le Mura. Nelle strade confluiscono i vicoli, vanelle, una volta quasi tutti predisposti a gradinate di pietra, oggi, pavimenti in porfido con elementi decorativi e ciottoli di fiume.

Nella parte alta dell'abitato vi è il Santuario di San Rocco da Montpellier meta di pellegrinaggio soprattutto nel mese di agosto, è intitolato alla Madonna delle Grazie; a cui si può arrivare tramite lo spuortu di Via Chiesa.

Aree naturali modifica

Da Via Panoramica si può ammirare tutta la Riviera dei Cedri e tutto il Golfo di Policastro fino a Capo Palinuro.

Società modifica

Evoluzione demografica modifica

Abitanti censiti[7]

La popolazione è stata fino agli anni sessanta/settanta di circa 3 500 abitanti. In questo periodo infatti la maggior parte di essa si trasferisce al nord ; a Taino; dove oggi ne risiede ancora buona parte[non chiaro].

Tradizioni e folclore modifica

La festa di San Rocco modifica

Grisolia è ricca di tradizioni che si tramandano di generazione in generazione. La più importante è la processione di San Rocco di Montpellier, la cui ricorrenza è il 16 agosto. Oltre alla rituale banda, molte donne, spesso a piedi nudi, seguono il santo in doppia fila portando sulla testa le famose caggie (strutture di legno, in cui vengono infilate tante candele, adorne di fiori variopinti e nastri). Sono ex-voto che vengono offerti al santo taumaturgo. Durante la processione che si svolge il 15 ed il 16 agosto, le strade ed i balconi si abbelliscono con nastri colorati, coperte con l'effigie del santo, fiori e candele. Al passaggio della statua del santo vengono lanciati dalle finestre petali profumati. Le donne con le caggie in testa cantano canzoni di devozione a San Rocco. Il culto del Santo si è consolidato presumibilmente intorno ai secoli XVI-XVII in seguito a pestilenza.

Cultura modifica

Istruzione modifica

Museo civico etnografico modifica

Il museo nasce grazie alla volontà e dal lavoro dell'associazione Italo Muti, che dopo una meticolosa e lunga opera di patrimonializzazione, espone nel 1991 una prima raccolta di oggetti della civiltà agropastorale grisoliota. La raccolta sarà in seguito donata al comune e verrà istituito il Museo Civico Etnografico di cui la stessa diventerà a tutti gli effetti collezione permanente.

Infrastrutture e trasporti modifica

Dall'A2 Autostrada Salerno-Reggio Calabria si può raggiungere Grisolia uscendo allo svincolo di Lagonegro Nord e percorrendo la superstrada della valle del fiume Noce (SS 585) fino alla superstrada SS 18 Tirrena inferiore. Dopo circa 20 km si arriva al paese uscendo agli svincoli di Santa Maria del Cedro, Grisolia e Cirella-Diamante. Grisolia è attraversata dalla Strada statale 18 Tirrena Inferiore e nella zona dello scalo è presente la Stazione ferroviaria Grisolia-Santa Maria, che offre pochi collegamenti diretti sulla tratta Sapri - Paola della linea Battipaglia - Reggio Calabria.

Amministrazione modifica

Nel 1811, diventato comune, comprendeva la frazione Cipollina, oggi parte integrante del comune di Santa Maria del Cedro, che si staccò nel 1948 (fino a questa data la cittadina è stata segnata sotto il nome di Grisolia-Cipollina).

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
1995 2005 Aldo Mario Crusco sindaco
2005 2020 Antonio Longo sindaco

Note modifica

  1. ^ (IT) relazione generale - Comune di Grisolia, su comune.grisolia.cs.it. URL consultato il 14 luglio 2014.
  2. ^ a b Comune di Grisolia (CS), su tuttitalia.it. URL consultato il 1º marzo 2013.
  3. ^ Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  4. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  5. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  6. ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani., Milano, Garzanti, 1996, p. 249, ISBN 88-11-30500-4.
  7. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.

Voci correlate modifica

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica