Grottesco (romanzo)

Grottesco (The Grotesque) è un romanzo del 1989 dell'autore inglese Patrick McGrath.

Grottesco
Titolo originaleThe Grotesque
AutorePatrick McGrath
1ª ed. originale1989
Genereromanzo
Lingua originaleinglese

Trama modifica

La storia ha luogo nel 1949. Sir Hugo Coal è completamente paralizzato e costretto a vivere su una sedia a rotelle nella sua magione nella brughiera inglese; all'insaputa della sua famiglia e della servitù Coal è perfettamente lucido, e riflette di continuo sugli avvenimenti che lo hanno portato a quella condizione.

Tutto ha inizio circa un anno prima, quando sua moglie Lady Harriet Coal assume come maggiordomo l'ambiguo Fledge e sua moglie Doris in qualità di cuoca e cameriera. Sir Hugo sviluppa da subito una certa antipatia per Fledge, che gli risulta inquietante e fin troppo attratto da Harriet; Hugo, dal canto suo, si disinteressa totalmente a sua moglie: misantropo e superbo, Coal preferisce dedicarsi ai suoi studi da paleontologo amatoriale piuttosto che badare alla sua famiglia. Pian piano, tuttavia, inizia a sentirsi inspiegabilmente attratto da Doris, alcolizzata, remissiva e per nulla affascinante, fino a provare nei suoi confronti un irrefrenabile istinto sessuale.

Nel frattempo Cleo, la figlia di Hugo e Harriet, chiede di fidanzarsi col nobile Sidney Giblet. Hugo, ritenendo Sidney poco adatto a sua figlia, non acconsente al matrimonio e inizia a pedinare il giovane allo scopo di dimostrare che sia un cattivo partito. Durante un pedinamento, Hugo assiste a un colloquio tra Sidney e Fledge, che culmina con un bacio tra i due. Hugo non riesce a sentire cosa si siano detti, ma ha un pretesto per annullare le nozze e licenziare l'odiato maggiordomo: la loro omosessualità. Tuttavia il giorno dopo, quando Hugo è pronto a mandare a monte tutto, Sidney sparisce misteriosamente nel nulla.

La sparizione di Sidney porta scompiglio in casa Coal: la fragile Cleo manifesta i segni di uno squilibrio psichico e parla di una misteriosa e spaventosa creatura che si aggirerebbe in casa loro, in grado di causare dolori e sventure sempre maggiori; Hugo intanto si lancia in un'indagine personale volta a scoprire se il ragazzo si sia allontanato volontariamente o se sia stato rapito o ucciso da Fledge. Nel corso dell'inchiesta incontra l'algida Lady Giblet, madre di Sidney, che sembra del tutto disinteressata alla sorte del figlio, tenendo piuttosto a tutelare dagli scandali il prestigio della sua famiglia. Nel frattempo gli istinti repressi degli abitanti della casa iniziano a manifestarsi: Harriet sembra avvicinarsi sempre di più a Fledge, il quale si comporta in maniera arrogante e autoritaria; Doris si ubriaca di continuo e vien meno ai suoi doveri; Hugo cercherà anche di violentarla, ma viene scoperto da Fledge, che reagisce con innaturale compostezza.

Passano mesi senza che Sidney sia ritrovato. Lady Giblet lascia Londra e si trasferisce nelle vicinanze di Casa Coal per compiere nuove ricerche, ormai convinta che suo figlio sia morto. Hugo ipotizza un movente: inizialmente certo che Fledge avesse rapito o ucciso Sidney perché questi lo minacciava di esporre la loro relazione, adesso pensa che sia stato il maggiordomo a ricattare prima e poi uccidere il ragazzo. Tempo dopo Lady Giblet rinviene lo scheletro di Sidney in una palude; le ossa presentano segni di morsi, poiché i resti del ragazzo sono stati dati in pasto ai maiali, a loro volta macellati e mangiati dai Coal e dai loro ospiti per Natale.

Scoppia lo scandalo per quell'atto di cannibalismo. Hugo scopre il coinvolgimento di George Lecky, tuttofare della famiglia e suo amico di vecchia data, nonché l'unico a supportare la passione di Hugo per la paleontologia; l'uomo tuttavia ha soltanto rinvenuto il cadavere e lo ha fatto sparire per paura di essere incriminato, ma non sa chi sia l'effettivo omicida. Hugo, sempre più convinto della colpevolezza di Fledge, nasconde Lecky nel suo fienile; tuttavia è lo stesso Fledge a scoprirlo e a inviare i poliziotti a prelevarlo.

George, considerato il colpevole dell'assassinio di Sidney, viene incarcerato e condannato alla pena capitale. Hugo continua a cercare prove contro Fledge per scagionare l'amico, mentre Lady Giblet, poco convinta della colpevolezza di George, cerca di fargli confessare tutto ciò che sa. Un giorno Fledge sorprende Hugo nell'atto di racimolare prove della sua colpevolezza e lo assale: durante la colluttazione Hugo ha un'improvvisa emorragia cerebrale; il maggiordomo lo bacia sulla bocca come aveva fatto con Sidney, dopodiché lo lascia agonizzante sul pavimento. In seguito a questa lotta Hugo non riuscirà mai più a muoversi.

Sfinito dalle angherie di Lady Giblet e dall'avvicinarsi dell'esecuzione, George le confessa che in realtà il responsabile dell'omicidio è Hugo stesso. La donna cerca di dimostrare la sua colpevolezza, ma anche a causa della paralisi dell'uomo la sua accusa non ha seguito e George viene giustiziato. Hugo, ormai ridotto a un vegetale, assiste alla presa di potere di Fledge, che si veste coi suoi abiti e dorme insieme a Harriet, mentre Cleo e Doris, sempre più prosternate, sono le uniche ad assisterlo amorevolmente. Hugo è convinto che tutta quella situazione, compresa la sua paralisi, sia opera di Fledge, che nelle sue conclusioni dovrebbe essere la creatura grottesca simile a un vampiro vagheggiata da Cleo; l'accaduto sarebbe un piano ordito da Fledge allo scopo di prendere il suo posto. Tuttavia la narrazione è contraddittoria e deformata dalla malattia e dalle ossessioni di Hugo, quindi nessuno saprà mai se le cose stiano effettivamente come dice lui oppure se si tratti solo della sua fantasia perversa.

Edizioni italiane modifica

Il romanzo è stato pubblicato da Adelphi nel 2000, per la traduzione di Claudia Valeria Letizia.

Critica modifica

Il romanzo ha riscosso notevole successo sia in patria che nel resto del mondo.

Spiritoso, strano e altamente godibile, questa novella gotica inglese ha un titolo che calza a pennello. Il setting è macabro: un distinto paleontologo ha un danno cerebrale che lo trasforma lentamente in un vegetale. Non può parlare, ma fa un monologo interiore riguardante tutto ciò che vede e sente: un mare di inganni a sfondo sessuale e un assassinio particolarmente efferato, tutto incentrato su Fledge, il maggiordomo dalle oscure ambizioni. Lo scherzo stilistico è basato sul fatto che tutti questi orrori avvengano in una pittoresca, austera casa di campagna inglese (...). Sebbene i misfatti siano tanto mortiferi, il linguaggio è sempre decoroso e impeccabilmente confezionato. Il risultato è stranamente divertente, come se una storia di Stephen King fosse raccontata alla maniera di un Anthony Trollope dei giorni nostri.[1]

Magnificamente cupo... McGrath serve questo piatto freddo di Gotico moderno con il gusto squilibrato di un Poe, ma anche con l'ironica acrimonia di una Waugh.[1]

Adattamenti cinematografici modifica

Nel 1999 Grottesco ha avuto una riduzione cinematografica omonima con la regia di John-Paul Davidson e le interpretazioni di Alan Bates, Theresa Russell e Sting.

Note modifica

Collegamenti esterni modifica

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