Il río Guadalbullón è un fiume del sud della Spagna; è un affluente del Guadalquivir e scorre nella provincia di Jaén.

Guadalbullón
Il Guadalbullón sull'altura della Grañena
StatoBandiera della Spagna Spagna
Comunità autonome Andalusia
ProvinceProvincia di Jaén
Lunghezza74 km
Bacino idrografico1 111,5 km²
Altitudine sorgente770 m s.l.m.
Altitudine foce323 m s.l.m.
NasceCambil
Sfociaa Mengíbar nel Guadalquivir

Storia modifica

Storicamente, la valle del fiume fu un'importante via di comunicazione tra l'Alto Guadalquivir e l'interno dell'Andalusia. Le pietre miliari che si trovano nella zona, quattro delle quali nella Cerradura (villaggio del comune di Pegalajar) nel 1975, fanno fede dell'importanza della via di transito che passava per la valle e che fu costruita da Augusto tra l'8 e il 7 a.C.. In concreto un hallado ne La Guardia negli anni '50 proverebbe che il tratto Viniolis-Mentesa apparteneva alla via Acci-Castulo.

Le suddette pietre miliari corrispondono ai sentieri migliori e a ristrutturazioni operate da Adriano (136), Constantino (307-317) e Crispo (317-326).[1]

Nonostante la sua popolarità, la valle del Guadalbullón fu una via pericolosa a causa dell'insicurezza di un terreno montagnoso: scosceso, bagnato continuamente da acque e, parimenti, rifugio di banditi e grassatori, che favoriva sia le imboscate come le ribellioni.

Esempi della suddetta insicurezza si verificarono nell'anno 765 con Ibn al‑Atir e la rivolta di Abd Allah b. Jarasa Asadi sollevatosi contro Abd al-Rahman ibn Mu'awiya nel distretto di Wâdi ‘Abd Allâh, che s'identifica come «Río de La Guardia» o Guadalbullón.[2]

Portata modifica

Il Guadalbullón ha una portata annua media di 150 hm3/anno.[3]

Questo fiume ha portate estive che storicamente hanno consentito l'irrigazione, inizialmente nel tratto basso vicino alla confluenza con il Guadalquivir, e successivamente, con il boom dell'irrigazione degli uliveti nella provincia di Jaén, si è estesa a tutta la valle.[3]

Note modifica

  1. ^ (ES) Sillieres, Pierre, Miliarios en La Cerradura. Boletín del Instituto de Estudios Giennenses nº 90.
  2. ^ Aguirre Sádaba-Jiménez Mata, pp. 130-131.
  3. ^ a b (ES) Proyecto Balsa del Cadimo (PDF), su magrama.gob.es, Ministerio de Medio Ambiente. URL consultato il 28 luglio 2015 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2016).

Bibliografia modifica

  • (ES) Aguirre Sádaba, J. y Jiménez Mata. M.C., Introducción al Jaén islámico (Estudio Geográfico‑Histórico), Jaén, 1979.

Collegamenti esterni modifica