Guglielmo III d'Angoulême

Guglielmo Tagliaferro detto Talerandus, conte d'Angoulême, di Périgord e di Agen (... – 6 agosto 962) fu conte d'Angoulême, di Périgord e di Agen dal 960 circa fino alla sua morte.

Guglielmo III
Le contee di Périgord, di Agen e d'Angoulême
Conte d'Angoulême e di Périgord
Stemma
Stemma
In carica960 circa –
962
PredecessoreArnaldo Barnaba
SuccessoreRenoul
Altri titoliConte di Agen
Morte6 agosto 962
DinastiaTagliaferro
PadreBernardo
MadreBerta

Origine modifica

Sia secondo il monaco e storico, Ademaro di Chabannes, che secondo la Historia Pontificum et Comitum Engolismensis, Guglielmo detto Talerandus era il figlio maschio secondogenito del conte d'Angouleme di Périgord e di Agen, Bernardo[1][2] e di Berta, sua moglie, della quale non si conoscono gli ascendenti, come ci viene confermato dal Cartulaire du prieuré de Saint-Pierre de la Réole[3].
Sia secondo il monaco e storico, Ademaro di Chabannes, che secondo la Historia Pontificum et Comitum Engolismensis, Bernardo di Périgord era l'unico figlio del conte di Périgord e di Agen, Guglielmo I[4][5] e della moglie, Regelinda, la figlia del conte di Quercy, conte di Tolosa e anche conte di Rouergue, Raimondo I e della moglie, Berta[4][6]. ,

Biografia modifica

Guglielmo viene citato per la prima volta in un documento del Cartulaire du prieuré de Saint-Pierre de la Réole, secondo il quale, suo padre, Bernardo restituì ai frati l’abbazia di Saint-Sour de Genouillac, col consenso della moglie, Berta (uxore mea, nomine Berta) e dei figli di primo letto, Arnaldo Barnaba, Guglielmo, Gauberto e Bernardo (Guillelmo videlicet, atque Gausberto, seu Arnaldo, et Bernardo)[3].

Verso il 940, secondo il documento n° I del Instrumenta sarlatensis Ecclesiae, suo padre, Bernardo fece restaurare l'abbazia di Sarlat, con il consenso della seconda moglie, Garsenda, e Guglielmo fu tra coloro che controfirmarono l'atto di donazione[7].

Suo padre, Bernardo, secondo la Historia Pontificum et Comitum Engolismensis, collaborava col cugino Guglielmo II detto Tagliaferro, conte d'Angouleme[8], e quando Guglielmo II detto Tagliaferro morì verso il 945 e fu tumulato nell'Abbazia di San Cybard[1], ancora secondo Ademaro di Chabannes, gli succedette Bernardo[9], già conte di Périgord[1], e dopo di lui furono conti di Angouleme quattro dei suoi figli[1].

Non si conosce la data esatta della morte di Bernardo, avvenuta verso il 950[10].
Gli succedette il figlio Arnaldo Barnaba, sia in Angouleme[1], che in Périgord[2].

Di Arnaldo Barnaba non si hanno molte notizie; morì senz'altro prima di Guglielmo, che morì il 6 agosto 962. Sia Ademaro di Chabannes, che la Historia Pontificum et Comitum Engolismensis ci confermano che fu sepolto nell'Abbazia di San Cybard, Angoulême[1][2].
Ad Arnaldo Barnaba succedette il fratello, Guglielmo, come Guglielmo III, sia in Angouleme[1], che in Périgord[2].

Di Guglielmo si conosce la data della morte, che secondo gli Annales Engolismenses, morì il 6 agosto 962 (962. Willelmus comes Egolismensis Talerandus obiit 8 Id Aug)[11].
A Guglielmo succedette il fratellastro, Renoul, sia in Angouleme[1], che in Périgord[2].

Discendenza modifica

Di Guglielmo non si conosce alcuna moglie, e di lui non si conosce alcuna discendenza[12].

Note modifica

Bibliografia modifica

Fonti primarie modifica

Letteratura storiografica modifica

  • Louis Halphen, Francia: gli ultimi Carolingi e l'ascesa di Ugo Capeto (888-987), in «Storia del mondo medievale», vol. II, 1979, pp. 636–661

Voci correlate modifica

Collegamenti esterni modifica