Guido Borghi (1945)

imprenditore e dirigente sportivo italiano

Guido Borghi (Varese, 25 agosto 1945[1]) è un imprenditore e dirigente sportivo italiano.

Al Palazzetto di Masnago incontro tra Guido Borghi, a sinistra, e Giancarlo Gualco.

Biografia modifica

 
Guido Borghi in compagnia del padre Giovanni

Nato a Varese nel 1945, figlio dell'industriale milanese Giovanni Borghi, titolare della Ignis, nel 1964 fa ingresso nell'azienda paterna produttrice di elettrodomestici, di cui prende l'incarico di vicepresidente.[1] Laureato in economia e commercio alla Bocconi di Milano, ottiene una specializzazione alla Columbia University di New York.[1]

Nel 1973, il padre gli affida la conduzione della Emerson, azienda produttrice di televisori, di cui diventa presidente.[2] L'azienda, in cui aveva fatto ingresso la giapponese Sanyo, a causa di contrasti tra Borghi e i soci nipponici va in crisi e posta in liquidazione nel 1980.[3]

Nel 1997, ha fondato la Movie Magic International di Milano, società di produzione cinematografica specializzata negli spot pubblicitari, di cui è proprietario e presidente.[4][5]

Attività nello sport modifica

Appassionato di sport[6], Borghi intraprende un'importante carriera di dirigente sportivo, iniziata nel 1964 a soli 19 anni come presidente del Gruppo Sportivo Ignis. [7] Quattro anni più tardi, nel 1968, diventa presidente del Varese Calcio.[8] Il club biancorosso sotto la sua presidenza ha disputato quattro campionati di Serie A, vinse due campionati di Serie B nelle stagioni 1969-70 e 1973-74, ed ha avuto il merito di lanciare giocatori come Roberto Bettega, Ariedo Braida, Egidio Calloni e Claudio Gentile. Nel 1975, si dimette dalla carica di presidente della società a causa di una squalifica di otto mesi inflittagli dalia commissione disciplinare della Lega Nazionale Professionisti per un caso che lo aveva visto coinvolto assieme a Ivanoe Fraizzoli e altri dirigenti, nell'ambito della cessione dell'attaccante Giacomo Libera all'Inter.[9][10] Due anni più tardi, nel 1977, cede le sue azioni detenute nel Varese alla sorella Emidia.[11]

In gioventù ha praticato la pallacanestro[6], ed ha ricoperto il ruolo di presidente della Pallacanestro Varese dal 1973 al 1980.[5]

Attivo nell'ippica è presidente e azionista di riferimento della Società Varesina Incremento Corse Cavalli, che gestisce l'Ippodromo Le Bettole di Varese.[12]

Note modifica

  1. ^ a b c (EN) Who's Who in Italy 1988, Who's Who in Italy, 1988, p. 253.
  2. ^ Entra in scena Borghi junior, in Corriere della Sera, 15 dicembre 1973, p. 6.
  3. ^ G. Mazzucca, L'Emerson sarà messa in liquidazione, in Corriere della Sera, 22 ottobre 1980, p. 13.
  4. ^ E. Marletta, Clooney a tu per tu con Borghi "Un uomo molto alla mano", in La Provincia di Varese.it, 10 marzo 2012. URL consultato il 7 giugno 2021.
  5. ^ a b GUIDO BORGHI: la Grande IGNIS al Panathlon Forlì, su panathlonforli.it, 22 settembre 2016. URL consultato il 7 giugno 2021.
  6. ^ a b V. Notarnicola, Giovanni Borghi, Longanesi, 1966, p. 139.
  7. ^ Guido Borghi presidente del G.S. Ignis, in Corriere della Sera, 18 dicembre 1964, p. 19.
  8. ^ N. Cogliati, Borghi lascia il Varese al figlio, in Corriere della Sera, 7 giugno 2021, p. 16.
  9. ^ G. Gandolfi, Inchiesta rinviata per il caso Libera, in La Stampa, 20 giugno 1975, p. 14.
  10. ^ Borghi, il presidente squalificato, si dimette, in Corriere della Sera, 20 ottobre 1975, p. 17.
  11. ^ Guido Borghi cede il Varese alla sorella, in Corriere della Sera, 24 dicembre 1977, p. 17.
  12. ^ M. Mancino, Borghi: “Dovevo accettare i 6 milioni di Ligresti”, in Varese News, 2 luglio 2014. URL consultato il 7 luglio 2021.

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