Gustave Loiseau

pittore francese

Gustave Loiseau (Parigi, 3 ottobre 1865Parigi, 10 ottobre 1935) è stato un pittore francese. Appartenne al movimento dei post-impressionisti.

Gustave Loiseau
Autoritratto

Biografia modifica

Nato a Parigi da una famiglia di macellai originaria della Val-d'Oise, Gustave Loiseau visse l'infanzia e l'adolescenza a Pontoise. All'età di quindici anni venne messo come apprendista nella bottega di un salumiere, ma, pochi anni dopo, sentì il bisogno di abbandonare l'ambiente commerciale e di avvicinarsi all'arte. Passò quindi, sempre come apprendista, presso un decoratore amico della famiglia e la fortuna lo assistette. Alla morte della nonna, infatti, ereditò una somma sufficiente a mantenersi nella capitale.

Si trasferì quindi a Parigi, distante solo 25 km, nel quartiere di Montmartre, e si iscrisse alla "Scuola di arti decorative". Dopo solo un anno, però, a causa di una lite con un docente, lasciò la Scuola e iniziò a lavorare come decoratore.

Poi, un altro colpo di fortuna lo spinse più avanti: il pittore paesaggista Fernand Quignon (1854-1941) gli chiese di decorare il suo appartamento e in breve tempo lo accolse nel suo atelier e divenne il suo primo maestro e mentore. Quignon istruì Loiseau con tanta capacità e convinzione che il giovane si appassionò al punto di decidere, nel 1887, di dedicarsi totalmente alla pittura e di intraprendere la carriera dell'artista.

Sempre su suggerimento di Quignon, a partire dal 1890 Loiseau trascorse tutte le estati a Pont-Aven, alloggiando alla Pensione Gloanec con gli amici del "gruppo di Pont-Aven": Maxime Maufra, Émile Bernard, Henry Moret e soprattutto Paul Gauguin che con lui fu sempre prodigo di consigli.

In seguito, nel 1891, si trasferì a Auvers-sur-Oise, per poi tornare, nel 1904, a Pontoise, dove si stabilì e dove rimase per tutta la vita, pur mantenendo un altro atelier a Parigi nel quale si recava regolarmente.

Dal 1894 iniziò ad esporre, partecipando alla 6ª, 7ª e 8ª mostra degli impressionisti e dei simbolisti presso il "Barc de Bouteville". I suoi lavori furono notati dal famoso mercante d'arte Paul Durand-Ruel che lo legò a sé con un favorevole contratto. Durand-Ruel amministrò così gran parte della produzione di Loiseau ed espose i suoi quadri anche a New York, nella galleria di cui era proprietario[1].

Dopo una vita priva di grandi emozioni, ma densa di lavoro e di autentica ispirazione artistica, Loiseau, mentre si trovava nel suo atelier di Parigi affacciato sulla Senna, si spense. Aveva 70 anni.

I suoi resti riposano nel cimitero di Pontoise. E a Pontoise esiste ancora il suo primo atelier[2].

L'arte di Loiseau modifica

 
Il porto di Dieppe

L'espressione pittorica di Loiseau si mantenne sempre nell'alveo della corrente post-impressionista e se egli mostrò qualche evidente influenza da parte di altri maestri, non si può che fare il nome di Claude Monet, specie osservando le sue rappresentazioni dei porti, delle falesie e delle chiese, eseguite in piccole serie.

Loiseau dipingeva all'aria aperta, immerso nei paesaggi che lo ispiravano, in Bretagna, in Normandia, o anche nei centri abitati, come Moret-sur-Loing o la stessa Parigi. Realizzò molte tele su Pontoise e sulla sua regione, come del resto fece anche Camille Pissarro, riprendendo il quartiere dell'Hermitage, la cattedrale di Saint Maclou, la banchina di Ponthuis e le sponde dell'Oise. E si portò anche in molti dei centri abitati circostanti, come Auvers-sur-Oise, Nesles-la-Vallée, Osny e Saint-Ouen-l'Aumône.

 
Dieppe

Le opere di Loiseau rivelano anche una passione che egli ebbe in comune con altri artisti impressionisti e post-impressionisti: quella per il variare del paesaggio a seconda delle stagioni. Oltre che fissare sulla tela i caratteri peculiari di una stagione (lo sbocciare della primavera, il biondeggiare delle messi, i tardivi raccolti dell'autunno o le prime gelate nevose dell'inverno), spesso, come altri, ritrasse il medesimo paesaggio naturale (boschi, campi, ma anche frutteti e orti) nei diversi periodi dell'anno.

Questa sensibilità per il paesaggio come genesi e non come prodotto della natura sensibile, ma anche come espressione di una naturalità assai dilatata che coinvolge spazio, tempo e loro mutazioni, si può comprendere non solo dai soggetti rappresentati, quanto piuttosto dalla tecnica di Loiseau che, rifiutando la chiarezza della figuratività immediata, lascia intuire le sensazioni e le stesse realtà solo attraverso quei codici grafici e cromatici che disvelano lo spessore e il significato estetico di un paesaggio nella sua specificità.

Come annota Didier Imbert, la sua arte si espresse a mezza voce, con discrezione e delicatezza, ma soprattutto con grande sincerità[3].

Se Loiseau è anche conosciuto per le sue pitture murali nelle strade di Parigi (Place de la Bastille, l'Etoile, ecc.)[4], in realtà i suoi luoghi e i suoi soggetti prediletti furono le scene campestri e contadine. Si applicò poco ai ritratti, preferendo cogliere personaggi in movimento, operai al lavoro, portuali attorno ai battelli, avventori che affollano i mercati o il traffico di automobili nei grandi boulevard o nelle piazze parigine, viste dall'alto come dall'occhio attento di una rondine che sorvola curiosa le città degli uomini.

Peraltro, sin da giovane amava dipingere anche nature morte, e in età avanzata, fermandosi più a lungo nello studio di Parigi, ne dipinse molte. In questi lavori Loiseau sembra voler abbandonare la pennellata e la tessitura impressionista, per lasciar affiorare quella che Imbert chiama "una risonanza classica ", una staticità che prelude ad un pacato immobilismo[5].

Opere modifica

 
Place de la Bastille
 
Boulevard Hausmann
 
Tempo grigio a Pont-Aven

Galleria d'immagini modifica

Note modifica

Bibliografia modifica

  • Didier Imbert, Catalogue raisonné de l'Œuvre de Gustave Loiseau.
  • Jean Melas Kyriazi, Gustave Loiseau: L'historiographe de la Seine. Edizioni "Papyros Arts Graphiques", Atene, 1979.
  • "Loiseau Gustave", Expertisez magazine. Ristampa del 2012.
  • (a cura di) René Huygue, L'art et l'homme. Edizione Librairies Larousse, Parigi, Vol III, 1959
  • Dictionnaire Bénézit.

Voci correlate modifica

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

  • Elenco delle Opere di Gustave Loiseau sul sito van-gogh.fr
Controllo di autoritàVIAF (EN5799083 · ISNI (EN0000 0000 6679 9063 · ULAN (EN500005517 · LCCN (ENn81146590 · GND (DE121866653 · BNF (FRcb11934950g (data) · J9U (ENHE987007434261805171