In telecomunicazioni HDSL (acronimo inglese di High data rate Digital Subscriber Line) è la prima tecnologia della famiglia xDSL, standardizzato per la prima volta nel 1994,[1] per potenziare la velocità di trasmissione nelle connessioni Internet su tradizionale doppino telefonico (due fili di rame). Consente di raggiungere velocità fino a 8 Mb/s simmetrici (sia in download che in upload) con una connessione sempre attiva. Perciò richiede un modem V.35 (un tempo molto costoso) collegato a un router. Esiste soltanto per traffico dati e non per quello voce. Supporta però il Voice over IP che tratta la fonia vocale come dati qualsiasi di Internet.

Caratteristiche modifica

A seconda delle generazioni e del livello di servizio offerto, è fornito su una o più coppie in rame. Diversamente da ADSL, non è possibile la coesistenza di altri servizi analogici (POTS) o digitali (ISDN) sulla stessa linea. Poiché il servizio è principalmente rivolto ad utenze aziendali o istituzionali, i fornitori garantiscono maggiori prestazioni rispetto al best-effort tipico delle ADSL per consumatori. Ad esempio il servizio da 2Mb/s nominali ha tipicamente una banda minima garantita di 0,5 Mb/s, e salvo anomalie la velocità di trasferimento non scende mai al di sotto di tale velocità. Il servizio era largamente utilizzato per coprire le esigenze di medie e grandi aziende e pubbliche amministrazioni, e lo è tuttora ove non siano disponibili o siano troppo costosi servizi più avanzati come quelli in fibra ottica. Le prestazioni sono superiori anche in termini di latenza e stabilità del collegamento su coppie in rame molto lunghe. Esistono diverse tipologie di HDSL, che cambiano secondo le condizioni tecniche di zona ed il tipo di prestazioni richieste. Più flussi a 2 Mb/s possono essere affasciati per raggiungere velocità di trasferimento simmetriche di 4, 6 o 8 Mb/s.

Note modifica

  1. ^ Thomas Starr (a cura di), DSL Advances, Upper Saddle River, NJ, Prentice Hall, 2003, ISBN 0-13-093810-6.

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