HD 1

stella nella costellazione circumpolare settentrionale di Cefeo

HD 1, nota anche come HIP 422, è la prima stella del catalogo Henry Draper. Si trova nella costellazione circumpolare settentrionale di Cefeo e ha magnitudine apparente 7,42,[2] che la rende facilmente visibile con un binocolo, ma non a occhio nudo. HD 1 si trova a una distanza di 1220 anni luce ma si sta avvicinando al sistema solare con una velocità radiale spettroscopica di −27,3 km/s.[3]

HD 1
HD 1
Classe spettraleG9-K0 IIIa
Designazioni
alternative
AG+67°4, BD+67°1599, HD 1, HIP 422, SAO 10963, GSC 04294-00080
CostellazioneCefeo
Coordinate
(all'epoca J2000.0)
Ascensione retta00h 05m 08.84054s [1]
Declinazione+67° 50′ 23.9805″ [1]
Dati fisici
Raggio medio30 R
Massa
3,0 M
Temperatura
superficiale
5844±122 K (media)
Luminosità
226±5 L
Metallicità+0,24  [Fe/H]
Dati osservativi
Magnitudine app.7,42
Magnitudine ass.−0,01
Velocità radiale−27,3±0,5 km/s

Coordinate: Carta celeste 00h 05m 08.84054s, +67° 50′ 23.9805″

Caratteristiche modifica

Le osservazioni di Griffin & McClure del 2009 hanno rivelato che in realtà non si tratta di un singolo oggetto, ma di una stella binaria, le cui componenti impiegano circa sei anni per girare l'una intorno all'altra, con un'orbita eccentrica. La componente visibile si trova nel ramo delle giganti rosse del diagramma Hertzsprung-Russell ed è classificabile come G9-K0 IIIa[4] (classe intermedia tra una gigante G9 e K0). La sua massa è tre volte quella del Sole, ha un'età di 350 milioni di anni e un raggio 30 volte quello del Sole.[5] La sua luminosità è 226 volte quella del Sole, con una temperatura effettiva di 5 844 K, che le conferisce un colore giallo-arancio. La componente A (HD 1 A) ha un'elevata metallicità, con un'abbondanza di ferro del 74% superiore a quella del Sole. Entrambe le componenti ruotano su se stesse con una velocità di rotazione proiettata di 5,6 km/s .

Note modifica

  1. ^ a b (EN) A. Vallenari, A. G. A. Brown e T. Prusti, Gaia Data Release 3. Summary of the content and survey properties, in Astronomy & Astrophysics, 13 giugno 2022, DOI:10.1051/0004-6361/202243940. URL consultato il 1º giugno 2023.
  2. ^ E. Høg, C. Fabricius e V. V. Makarov, The Tycho-2 catalogue of the 2.5 million brightest stars, in Astronomy and Astrophysics, vol. 355, 1º marzo 2000, pp. L27–L30. URL consultato il 1º giugno 2023.
  3. ^ Gaia Collaboration, A. G. A. Brown e A. Vallenari, Gaia Data Release 2. Summary of the contents and survey properties, in Astronomy and Astrophysics, vol. 616, 1º agosto 2018, pp. A1, DOI:10.1051/0004-6361/201833051. URL consultato il 1º giugno 2023.
  4. ^ K. G. Strassmeier, M. Weber e T. Granzer, HD 1: The number-one star in the sky, in Astronomische Nachrichten, vol. 331, 1º aprile 2010, pp. 368–377, DOI:10.1002/asna.201011356. URL consultato il 1º giugno 2023.
  5. ^ Pierre Kervella, Frédéric Arenou e Frédéric Thévenin, Stellar and substellar companions from Gaia EDR3. Proper-motion anomaly and resolved common proper-motion pairs, in Astronomy and Astrophysics, vol. 657, 1º gennaio 2022, pp. A7, DOI:10.1051/0004-6361/202142146. URL consultato il 1º giugno 2023.
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