Haakon IV di Norvegia

Haakon IV Haakonarson di Norvegia (in Lingua norrena Hákon Hákonarson) (Norvegia, marzo o aprile 1204Kirkwall, 16 dicembre 1263) fu re di Norvegia dal 1217 al 1263. È anche conosciuto come Haakon il Vecchio per distinguerlo dal suo omonimo figlio. Il suo regno durò 46 anni, più a lungo di qualsiasi altro Re di Norvegia prima di lui. Haakon nacque nel periodo storico delle Guerre civili norvegesi, che si conclusero durante il suo regno. Infatti, all'inizio del suo regno, durante la minore età, il suo successivo rivale Skule Bårdsson fu il reggente del regno. In quanto re dei birkebeiner, Haakon IV sedò la rivolta dell'ultimo dei re bagler, Sigurd Ribbung nel 1227. Mise fine definitivamente alla guerra civile dopo aver ucciso Skule Bårdsson nel 1240 che l'anno prima si era autoproclamato re di Norvegia. Successivamente, per evitare qualsiasi diversa pretesa di discendenza, nominò suo figlio come co-reggente.

Haakon IV di Norvegia
Sigillo reale di Haakon IV di Norvegia, 1247-1248 circa
Re di Norvegia
Stemma
Stemma
In caricagiugno 1217 –
16 dicembre 1263
IncoronazioneBergen, 29 luglio 1247
PredecessoreInge II
SuccessoreMagnus VI
Nome completoHaakon Haakonarson
NascitaNorvegia, marzo o aprile 1204
MorteKirkwall, 16 dicembre 1263
Luogo di sepolturaCattedrale di Bergen
DinastiaBellachioma
PadreHaakon III di Norvegia
MadreInga di Varteig
ConsorteMargrete Skulesdatter
Figlilegittimi:
Olav
Haakon
Cristina
Magnus
illegittimi:
Sigurd
Cecilia
ReligioneCattolicesimo

Il regno di Haakon viene considerato l'apice di potenza e l'epoca d'oro del Regno di Norvegia nel medioevale. La sua fantastica reputazione e la sua incredibile flotta gli permisero di rimanere in amicizia sia con il Papa che con l'Imperatore nonostante i loro conflitti. In diversi momenti gli vennero offerte la corona di Imperatore del Sacro Romano Impero dal Papa, la corona di Alto Re d'Irlanda da una delegazione di Re irlandesi e il comando di una flotta crociata francese dal Re di Francia, tutte cariche che Haakon rifiutò. Contribuì all'espansione della cultura europea in Norvegia grazie sia alla traduzione di svariati testi in norreno che alla costruzione di numerosi edifici in pietra in stile continentale. Assieme a tutto ciò intraprese una politica estera molto aggressiva che gli permise, verso la fine del suo regno di annettere ad esso l'Islanda e la Groenlandia. Morì presso le Isole Ebridi dopo che sorse una contesa con il re scozzese per il controllo delle stesse.

Fonti storiche modifica

Gran parte delle notizie e delle informazioni sulla vita di Haakon IV sono state tramandate grazie alla Hákonar saga Hákonarsonar, la saga di Haakon Haakonsson scritta negli anni immediatamente successivi alla sua morte. Fu commissionata dal figlio Magnus Haakonsson e fu scritta dallo scrittore islandese Sturla Þórðarson (nipote del famoso Snorri Sturluson, fatto uccidere da Haakon stesso)[1].

Sturla era andato in Norvegia, dopo essere entrato in conflitto nel suo paese d'origine con la rappresentativa locale norvegese, per al fine di riconciliarsi con Re Haakon; giunto in Norvegia scoprì che Haakon si trovava a combattere in Scozia e che a regnare al suo posto come reggente era in quel momento il figlio Magnus. Magnus dopo le iniziali diffidenze lo prese poi in simpatia per le sue doti di cantastorie, tanto da commissionargli, dopo la morte del padre, la saga.[2]

Essa è considerata una delle più dettagliate e affidabili tra le saghe dei re norreni, basata sia su documenti scritti che da testimonianze orali di chi aveva conosciuto personalmente Haakon. L'opera è, tuttavia, ampiamente sbilanciata a favore della Casa di Sverre e del diritto di ascesa al trono di Haakon.[3]

Antefatti e Infanzia modifica

In Norvegia dal 1130 al 1240 venne combattuta una sanguinosa guerra civile. Le cause erano da attribuire alla poca chiarezza delle leggi di successione al trono: figli naturali e legittimi godevano degli stessi diritti di successione, inoltre a sedere sul trono potevano esserci contemporaneamente più sovrani. Col tempo erano nate due fazioni (Bagler e Birkebeiner), ognuna con un proprio pretendente al trono, che controllava parti diverse della Norvegia.

Haakon nacque a Folkenborg (oggi Eidsberg) da Inga di Varteig. Il padre è ampiamente ritenuto fosse Haakon Sverresson (leader dei birkebeiner e Re di Norvegia dal 1202 al 1204), Haakon era quindi suo figlio illegittimo oltre che postumo poiché, infatti, morì prima che il bambino nascesse.

 
Il piccolo erede al trono viene portato in salvo dai Bagler da due guerrieri Birkebeiner sugli sci durante una tempesta di neve. "Birkebeinerrennet" di Knud Bergslien (1869)

Haakon nacque nel territorio controllato dalla fazione Bagler, essendo invece un figlio reale della fazione birkebeiner. Quando nel 1206 i Bagler iniziarono a cercarlo, un gruppo di guerrieri Birkebeiner fuggì col bambino con l'obbiettivo di portarlo dall'attuale re dei birkebeiner ovvero Inge Bårdson. Sul loro cammino incontrarono una tempesta di neve e solo i due più forti guerrieri, Torstein Skevla e Skjervald Skrukka, continuarono il viaggio con gli sci, portando il bambino in braccio da Lillehammer a Østerdalen e riuscendo a portare l'erede al sicuro da re Inge. Questo evento viene ancora ricordato in uno degli eventi più importanti della Norvegia: il Birkebeinerrennet, la gara di sci Birkebeiner.[4][5] La vicenda del salvataggio del piccolo erede al trono è stata raccontata nel film del 2016 The Last King del regista Nils Gaup, di produzione norvegese.

Nella saga di Þórðarson, Haakon, viene descritto come un ragazzo acuto e brillante. All'età di tre anni fu catturato dai bagler ma si rifiutò di chiamare "lord" Philip Simonsson (re dei bagler) ma uscì comunque illeso dalla prigionia. Nel 1212 all'età di otto anni venne a sapere che il re Inge e suo fratello, il conte Haakon il Pazzo (sotto la cui tutela visse per alcuni anni lo stesso Haakon), si erano messi d'accordo per la successione al trono a sfavore di Haakon, egli affermò che tale accordo non fosse valido a causa dell'assenza dell'avvocato di Haakon. Successivamente affermò che il suo avvocato erano "Dio e Sant'Olaf".[6] Haakon fu uno dei primi re norvegesi ad aver studiato ad una scuola poiché, dato il crescente utilizzo di messaggi scritti, c'era la necessità di avere comandanti letterati. Dapprima, nel periodo in cui visse con Haakon il Pazzo, studiò all Scuola della Cattedrale di Bergen, successivamente, sotto la tutela di Re Inge dopo la morte del conte nel 1214, studiò presso la Scuola della Cattedrale di Trondheim. Per tre anni visse assieme a Guttorm, il figlio di Inge, avendo il suo stesso tipo di educazione.[7]

Regno modifica

La successione al trono modifica

Alla morte di re Inge, nel 1217, nacquero numerose dispute riguardo a chi dovesse essere il suo successore al trono. Oltre ad Haakon, il quale si era guadagnato il supporto della maggior parte dei birkebeiner e dei veterani che avevano servito suo padre e suo nonno Sverre, i candidati erano il figlio illegittimo di re Inge Guttorm, il fratellastro di Inge il Conte Skule Bårdsson, che aveva l'appoggio della guardia reale e dell'Arcivescovo di Nidaros, e il figlio di Haakon il Pazzo, fratello di Inge, Knut Haakonsson.[8][9][10] Grazie al supporto ottenuto nelle regioni di Trøndelag e Vestlandet venne dichiarato Re presso la thing di Øreting a giugno dei 1217 e, nello stesso anno, anche in altre località della Norvegia occidentale. Nonostante inizialmente gli uomini di Skule avanzavano dubbi sulla reale discendenza di Haakon, rinunciarono successivamente alle loro resistenze riguardo alla sua candidatura. Per evitare che la fazione dei birkebeiner si spaccasse a metà, Skule venne nominato reggente del regno fino a che Haakon non avesse raggiunto la maggiore età.[8]

In relazione alla controversia per l'elezione reale, la madre di Haakon, Inga, dovette dimostrare la discendenza del figlio attraverso una ordalia a Bergen nel 1218. Il risultato dell'ordalia rafforzò il suo diritto di comando e migliorò i suoi rapporti con la chiesa.[11] Skule e Haakon si allontanarono sempre di più e dopo il 1220 Skule si concentrò maggiormente nel governare la Norvegia orientale su cui aveva ottenuto del 1218 il diritto a governare. Tra il 1221 e il 1223 sia Skule che Haakon comunicavano all'estero, separatamente, come sovrani di Norvegia.[12] Nel 1223 un incontro tra tutti i vescovi, conti, lendmenn ed altri uomini di primo piano si tenne a Bergen per decidere definitivamente sul diritto di Haakon al trono. Tra i presenti si trovavano tutti i contendenti alla corona precedentemente citati ma la decisione, quasi unanime, della corte fu di confermare Haakon come unico Re della Norvegia all'età di diciannove anni. Il fattore più importante nella sua vittoria è stato il fatto che la Chiesa prese le parti di Håkon, nonostante la sua nascita illegittima. Tuttavia, la dispensa del Papa per la sua incoronazione venne acquisita solo nel 1247.

Nel frattempo, nel 1217, Philip Simonsson, l'ultimo re Bagler, morì. Una rapida manovra politica e militare da parte di Skule Bårdsson portò alla riconciliazione tra birkebeiner e Bagler e la riunificazione del regno. Tuttavia, alcuni elementi scontenti tra le file dei bagler trovarono un nuovo candidato alla corona, Sigurd Ribbung, e scatenarono una nuova rivolta. La rivolta coinvolse soltanto la Norvegia orientale e non riuscì neanche a coinvolgere territori storicamente di tradizione bagler come la regione di Oppland e l'area di Oslo.[13] Nel 1223, pochi mesi prima dell'incontro di Bergen, Ribbung venne sconfitto da Skule e fatto prigioniero.

 
Miniatura di Haakon IV Haakonsson detto il Vecchio assieme a Skule Bårdsson, dal Flateyjarbók, ca. 1380

Nel 1224 Skule ottenne il diritto a governare anche sulla Norvegia settentrionale oltre che su quella orientale, e quindi su due terzi del regno. Nel frattempo Ribbung era riuscito a scappare dalla custodia di Skule e, poiché Skule era il nuovo protettore dell'est, Haakon lo lasciò combattere la minaccia della ribellione di Ribbung da solo.[14] Tuttavia, Skule rimase passivo e allora Haakon fu costretto a prendere il comando militare e a combattere in modo spietato la rivolta fino a condurre un'armata in Värmland, Svezia per punire gli abitanti che avevano aiutato Ribbung. Nel 1226 Ribbung morì e nel 1227 si arresero anche gli ultimi dei rivoltoni comandati dal figlio di Haakon il Pazzo, Knut Haakonsson.[15]

I consiglieri di Haakon, come tentativo di riconciliazione nel 1219 avevano proposto il matrimonio tra il re e la figlia di Skule, Margrét Skúladóttir, appartenente alla dinastia di Godwin. Haakon aveva acconsentito ma a causa della guerra con Sigurd Ribbung le nozze si celebrarono solo nel 1225. I rapporti tra Haakon e Skule si deteriorano sempre di più durante gli anni 1230 e i tentativi di accordo, nel 1233 e nel 1236 contribuirono soltanto a peggiorare la situazione.[16] Secondo la saga di Sturla, i due, periodicamente, si riconciliavano e trascorrevano molto tempo assieme, salvo poi vedere la loro amicizia nuovamente distrutta a causa di intrighi e voci sparse da uomini che tramavano alle loro spalle perché si contrastassero.[17]

Nel 1239 la loro ostilità sfociò in aperta battaglia dopo che Skule Bårdsson si autoproclamò re. Tuttavia, nonostante egli avesse supporto nelle regioni di Trøndelag, Opplandene e nel Viken orientale, non poté resistere alla forza militare di Haakon. La rivolta si concluse dopo la morte di Skule, nel 1240, lasciando Haakon come unico e incontrastato re di Norvegia. A questa data viene solitamente fatta coincidere la fine dell'era delle guerre civili norvegesi.

 
Stemma di Haakon IV al momento della sua incoronazione nel 1247 secondo quanto scritto da Matteo Paris nelle Chronica Majora.[18]

I rapporti con la chiesa modifica

Nonostante inizialmente il mondo ecclesiastico non aveva approvato Haakon come legittimo re di Norvegia, dopo la riunione di Bergen del 1223 venne ampiamente riconosciuto dalla chiesa norvegese il suo diritto a governare, sebbene si ebbero in seguito dei contrasti. Come detto, nel 1240, Haakon era il re indiscusso della Norvegia ma, nonostante ciò, doveva ancora ricevere l'approvazione del Papa, la quale non era ancora giunta poiché egli era figlio illegittimo di Haakon III. Col passare del tempo crebbe il desiderio da parte sua di essere accettato appieno come re da parte della Chiesa e dell'Europa. Numerose commissioni papali furono mandate ad investigare la questione della discendenza di Haakon e, nel frattempo, il re aveva designato il suo figlio legittimo Haakon il Giovane come erede al trono ufficiale, nonostante avesse un figlio naturale più vecchio di quello legittimo. Infatti, egli aveva avuto due figli dalla sua amante, Kanga la giovane, prima del matrimonio con Margrete, ma concesse solo ai figli avuti dalla moglie il diritto a governare per ingraziarsi, così facendo, il Papa. Il diritto cattolico di legittimità fu quindi stabilito per la prima volta come legge in Norvegia, ma con l'eccezione che, nel caso in cui non ci fossero figli legittimi, il comando poteva passare a quelli naturali, contrariamente alla dottrina cattolica. Mentre, grazie al grande potere acquisito, riuscì a mettere dei confini ai poteri politici della chiesa, concesse ad essa grande libertà negli affari interni e nella società rurale.[19]

Haakon cercò inoltre di rafforzare il suo legame con il papato spargendo voce della volontà da parte sua di partecipare a una crociata. Nel 1241 convoglio queste voci nella lotto contro alcune popolazioni pagane originarie della Carelia, i Bjarmiani, che, in fuga dai Mongoli erano giunti nel nord della Norvegia. Il re da un lato concesse loro dei territori, dall'altro iniziò un processo di cristianizzazione di questa popolazione.[20] Nel 1248, Luigi IX di Francia propose ad Haakon (attraverso Matteo Paris come messaggero) di unirsi ad una crociata da lui organizzata come comandante della flotta, ma il re rifiutò. Nel frattempo egli aveva infatti ottenuto l'approvazione del nuovo Papa Innocenzo IV che, contrariamente a quando fatto dal suo predecessore (Gregorio IX) concesse subito la legittimità alla sovranità di Haakon. Innocenzo IV vedeva infatti l'alleanza con il Re di Norvegia come una possibile limitazione all'espansione del Sacro Romano Impero. Nel 1246 Haakon ricevette quindi l'approvazione papale e nel 1247 venne incoronato re a Bergen dal cardinale Guglielmo di Modena.[21]

Politica interna e influenze culturali modifica

 
La Haakonshallen ("Sala di Hakon"), parte dell'edificio reale di Bergenhus, costruita da Haakon IV negli anni 1240 a Bergen

Una volta consolidato il potere dopo il 1240, si focalizzò sul dimostrare la supremazia della corona, influenzato dalla cultura nobiliare europea con la quale si avevano sempre più contatti. Iniziò col costruire monumentali edifici reali, come la Fortezza di Bergenhus a Bergen, realizzata in pietra con uno stile europeo. Utilizzava grandi flotte con i vessilli reali quando si incontrava con gli altri comandanti scandinavi e scriveva lettere e mandava regali ai re e ai comandanti di tutta Europa. Il suo contatto più lontano fu il Sultano di Tunisi a cui mandò un girifalco in regalo.

La corte reale a Bergen iniziò inoltre a importare e a far tradurre i libri della letteratura Europea, che vennero letti per la prima volta in Norvegia. Tra le più importanti vi furono la Canzone di gesta di Carlomagno (il Ciclo carolingio) e le storie di Re Artù (il Ciclo arturiano o Materia di Britannia). Il primo testo in assoluto ad essere tradotto in Lingua norrena fu la storia romantica del ciclo arturiano di Tristano e Isotta nel 1226 su ordine del neo-sposino Haakon. Egli fece anche tradurre il Visio Tnugdali in norreno con il nome di Duggals leiðsla. La letteratura era resa anche a disposizione delle donne; sia la moglie Margrete che la figlia Kristina possedevano ricchi e bellamente illustrati salteri.[22]

Haakon introdusse attorno al 1260 anche una riforma giudiziaria che fu cruciale per il futuro sviluppo giuridico del regno. L'introduzione della giustizia pubblica nel regno fu un'importante svolta rispetto alla precedente tradizione norvegese della vendetta personale. L'influenza di questa riforma si riscontra anche nel Konungs skuggsjá ("Lo specchio del Re") un testo educativo scritto da Haakon per suo figlio Magnus assieme alla corte reale a metà degli anni 1250.[23]

Politica estera modifica

Fin dall'inizio i rapporti con la Svezia e la Danimarca furono molto tesi. Nel suo periodo di reggenza, Skula Bårdsson, aveva cercato l'amicizia di Valdemaro II di Danimarca ma ogni sforzo divenne vano dopo che il re danese imprigionò uno dei vassalli del re. Dal momento in cui la Danimarca volle il controllo sulla Norvegia e iniziò ad appoggiare la fazione dei Guelfi nella rivalità tra il Papa e l'Imperatore del Sacro Romano Impero (i guelfi erano dalla parte del papa), Haakon iniziò a stringere rapporti con la fazione dei ghibellini e con l'imperatore Federico II, il quale mandò ambasciatori in Norvegia. Poiché Haakon guadagnò grande rispetto, grazie alla potenza militare della flotta norvegese, numerosi comandanti europei desideravano ingraziarsi il sovrano e, nonostante la rivalità tra il Papa e l'Imperatore, riuscì a mantenere buoni rapporti con entrambi. Gli venne anche offerto, una volta, il comando del Sacro Romano Impero e il titolo di Imperatore dal Papa ma Haakon rifiutò. Si suppone che fosse restio ad allontanarsi dalla Norvegia a causa della minaccia dei Mongoli.[24]

 
I confini dei tre regni scandinavi attorno al 1250

Haakon perseguì una politica estera che si dirigeva in ogni direzione, sebbene maggiormente verso ovest e verso sud-est. Verso nord-est i rapporti con la Repubblica di Novgorod erano tesi a causa della tassazione delle popolazioni Sami. Alla fine però, la minaccia dei Mongoli spinse il principe Alexander Nevskij a concedere alla Norvegia un maggior potere sulle regioni di Troms e Finnmark. Grazie alla presenza della flotta nei mari a sud della Svezia e nel Mar Baltico, la Norvegia fece sempre più affidamento sul grano importato dalla Città libera di Lubecca. Le importazioni si arrestarono momentaneamente, verso la fine degli anni 1240, quando alcune navi norvegesi furono saccheggiate nel Mare di Danimarca da navi provenienti da Lubecca. Dopo alcuni anni di tensione Haakon strinse nuovamente un accordo di pace con la città di Lubecca. Ciò permise anche alla città di Bergen di entrare a far parte della Lega Anseatica, un'alleanza commerciale tra le più importanti città portuali del Mar Baltico. Durante gli anni di conflitto con Lubecca, il comando della stessa venne offerto ad Haakon dall'Imperatore Federico II. In ogni caso le strategie di Haakon nella Germania del nord erano tutte mirate allo sfruttare i tumulti interni al Regno di Danimarca scoppiati dopo la morte di re Valdemaro II nel 1241.[25]

In Scandinavia, Haakon si incontrò numerose volte tra gli anni 1240 e gli anni 1250 con i vicini regnanti e comandanti presso l'area di confine di Elven (oggi approssimativamente la provincia di Bohuslän, in Svezia). Egli si recava a questi incontri con enormi flotte, si è calcolato che la flotta di Haakon arrivasse ad avere addirittura 300 navi.[25] Haakon cercò di espandere il suo regno a sud di Elven verso la provincia danese di Halland. Cercò quindi l'alleanza con i regnanti di Svezia, poiché essi erano parenti degli oppositori al trono in Danimarca. Haakon organizzò, nel 1249, con il conte Birger Magnusson l'invasione da parte di Norvegia e Svezia rispettivamente delle province danesi di Halland e Scania ma poi la Svezia si rifiutò e venne comunque stipulato un trattato di pace tra i due regni scandinavi (Trattato di Lödöse). Questo trattato prevedeva, da quel momento in avanti, pace tra la Norvegia e la Svezia e inoltre, come garanzia, fu organizzato il matrimonio tra il figlio maggiore di Haakon, Haakon il giovane, e la figlia del conte Birger, Rikissa Birgersdotter. Haakon occupò comunque nel 1256 la provincia danese dell'Halland, con la scusa di ottenere una compensazione per le navi norvegesi saccheggiate nei mari vicino alla Danimarca (vedi paragrafo precedente). Dovette comunque rinunciarvi a seguito dell'accordo, nel 1257, con Cristoforo I di Danimarca. Successivamente Haakon organizzò anche il matrimonio tra Magnus, il suo unico figlio rimasto (Haakon il giovane era infatti morto per malattia nel 1257), e Ingeborg di Danimarca figlia del precedente re danese Eric IV di Danimarca.[26]

Haakon ebbe ottimi rapporti anche con Alfonso X di Castiglia, che fu per un breve periodo un potenziale candidato per il comando del Sacro Romano Impero. L'alleanza tra la Norvegia e la Castiglia nasceva dal desiderio di Alfonso di utilizzare la flotta norvegese in una campagna militare contro il Marocco.[27][28] Haakon non rifiutò perché le voci di una possibile crociata favorivano il suo progetto di far legittimare la sua sovranità dal Papato. Nel 1225 mandò un suo ambasciatore in Castiglia, e l'ambasciatore castigliano inviato da Alfonso propose al re norvegese "il più forte patto di amicizia" tra i due regni.[29] A garanzia di ciò acconsentì al futuro matrimonio tra la figlia Christina (da poco nata) e uno dei fratelli di Alfonso. La morte prematura della bambina fece, però, concludere anzitempo il patto e il progetto di una possibile crociata si dissolse nel nulla.[30]

 
La Norvegia, con Re Haakon IV raggiunse la più grande estensione territoriale di sempre.

Haakon intraprese nel corso del suo regno un'insistente politica di espansione territoriale verso occidente.[31] Questa politica era strettamente legata all'alleanza con il re d'Inghilterra con il quale strinse i primi trattati commerciali nella storia della Norvegia tra il 1217 e il 1223. L'amicizia con Enrico III d'Inghilterra fu una pietra fondante della politica estera di Haakon.[32][33] Essi diventarono re più o meno nello stesso periodo e nel 1224 Haakon scrisse ad Enrico una lettera dove affermò di voler mantenere l'amicizia che aveva legato i loro padri.[34] Haakon riuscì a mantenere la sovranità norvegese sulle isole occidentali, ovvero le Ebridi e l'Isola di Man (attraverso il Regno di Man e delle isole), le Shetland, le Orcadi (attraverso la contea delle Orcadi) e le Isole Fær Øer. Inoltre, nel 1261 la comunità norvegese in Groenlandia decise di sottomettersi al re norvegese e nel 1262, quando l'Islanda fece altrettanto a causa di problemi di politica interna, Håkon realizzò una delle sue ambizioni: estendere il regno di Norvegia oltre quelli che erano sempre stati i suoi abituali confini. Alla fine del regno di Haakon, la Norvegia raggiunse la sua più grande estensione territoriale e l'apice della potenza sia commerciale che militare.

Spedizione in Scozia e morte modifica

Il controllo norvegese sulle Fær Øer e sulle Shetland era molto forte anche grazie all'importanza di Bergen come emporio commerciale, mentre le Orcadi, le Ebridi e l'Isola di Man erano più legate all'economia scozzese. Nonostante i regnanti di Scozia ebbero sempre legami e rapporti con la Scozia Scandinava, essi affermarono sempre il loro diritto di sovranità su questi territori. Comunque sia, Haakon riuscì nell'impresa di ottenere il maggior controllo su Orcadi, Ebridi e Man da parte del Regno di Norvegia fin dai tempi di Magnus III. Il primo a chiedere le isole ad Haakon, fu re Alessandro II di Scozia il quale si propose di acquistarle, proposta che Haakon rifiutò. Dopo la morte di Alessandro II, suo figlio, Alessandro III continuò la politica espansionistica del padre e, dapprima, mandò ambasciatori alla corte di Norvegia nel 1261 e dopo poco attaccò le Isole Ebridi.[35]

Le dispute con il Re di Scozia spinsero Haakon ad intraprendere una spedizione verso le Ebridi nel 1263 dopo che l'anno prima gli giunse la notizia dei raid subiti dalle forze scozzesi. Partì così con la sua formidabile flotta di fyrd composta di almeno 120 navi,[36] ormai abituato ad andare a negoziare con i sovrani nemici presentandosi con la sua enorme flotta per intimidire l'avversario. La flotta lasciò Bergen a Luglio e raggiunse le Orcadi e le Ebridi ad Agosto dove si unì ai capitribù delle Ebridi e di Man. I negoziati vennero di proposito prolungati fino ad Ottobre dagli scozzesi[36]. Aspettarono infatti che il maltempo danneggiasse la flotta norvegese, cosa che avvenne, appunto, all'inizio del mese di Ottobre. Dopo la Battaglia di Largs, il 2 ottobre 1263, le truppe norvegesi e Re Haakon furono costrette a ritirarsi per l'inverno nelle Orcadi.[37] Una delegazione irlandese corse in aiuto di Håkon offrendosi di fornirgli una flotta per tutto l'inverno in cambio di aiuto nel liberarsi dal controllo Inglese sull'isola, ma Haakon rifiutò questa proposta.[38][39][40]

Haakon svernò nelle Isole Orcadi presso il Palazzo del Vescovo di Kirkwall pianificando di continuare la guerra in primavera. Durante la permanenza a Kirkwall, però, Haakon si ammalò e morì in poche ore il 16 dicembre 1263.[41][42] Una gran parte della flotta era stata dispersa e distrutta dalle tempeste. Håkon venne sepolto per l'inverno nella cattedrale di San Magnus a Kirkwall. Quando venne la primavera il corpo venne riesumato e riportato in Norvegia, dove fu sepolto nel duomo di Bergen. Questa cattedrale fu demolita nel 1531 a seguito della Riforma Protestante, il sito è oggi segnato da un monumento commemorativo.

Sul letto di morte Håkon dichiarò che conosceva solo un figlio che fosse ancora in vita, Magnus, che poi gli successe come re.

Discendenza modifica

Haakon ebbe due figli illegittimi dalla sua amante Kanga la giovane, di cui si conosce solo il nome, prima del 1225 che furono:

  • Sigurd (prima del 1225-1254);
  • Cecilia (prima del 1225-1248) sposò il Lendmann Gregorius Andresson, nipote dell'ultime re dei bagler Philip Simonsson nel 1241. Divenne vedova nel 1246 e si risposò con Harald Olafsson re del Regno dell'isola di Man nel 1248. Morirono entrambi nello stesso anno in un viaggio di ritorno dalla Gran Bretagna diretti a Bergen in Norvegia.La nave affondò a sud delle isole Shetland, con a bordo anche alcuni importanti dignitari di corte. Il relitto venne successivamente sospinto sulla costa dalle mareggiate.

Dalla moglie Margrét Skúladóttir, appartenente alla dinastia di Godwin, ebbe:

Ascendenza modifica

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Sigurd II di Norvegia Harald IV di Norvegia  
 
Thora Guttermsdotter  
Sverre I di Norvegia  
Gunnhild  
 
 
Haakon III di Norvegia  
 
 
 
Astrid Roesdatter  
 
 
 
Haakon IV di Norvegia  
 
 
 
 
 
 
 
Inga di Varteig  
 
 
 
 
 
 
 
 

Note modifica

  1. ^ Knut Helle (1995), p. 74.
  2. ^ Sverre Bagge (1996), p. 91.
  3. ^ Knut Helle (1995), p.75
  4. ^ Cato Guhnfeldt (11 gennaio 2006). https://www.aftenposten.no/fakta/innsikt/article1195687.ece Archiviato il 29 dicembre 2014 in Internet Archive. (in norvegese). Consultato l'11 aprile 2012.
  5. ^ http://www.sandozconcept.com/it/930/ - Articolo riguardandante la Birkebeinerrennet
  6. ^ Sverre Bagge (1996), p.95
  7. ^ Sverre Bagge (1996),p.96
  8. ^ a b Knut Helle (1995), p. 75
  9. ^ Rudolf Keyser (1870), p. 184
  10. ^ Sverre Bagge (1996), p. 96-97
  11. ^ Knut Helle (1995), p. 76
  12. ^ Sverre Bagge (1996), p. 99
  13. ^ Knut Helle (1995), p 75-77
  14. ^ Sverre Bagge (1996), p. 108-109
  15. ^ Sverre Bagge (1996), p. 129-130
  16. ^ Knut Helle (1995), p. 180
  17. ^ Sverre Bagge (1996), p. 110-111
  18. ^ Suzanne Lewis (1987), p. 147
  19. ^ Knut Helle (1995), p. 181-183
  20. ^ Knut Helle (1995), p. 198
  21. ^ Knut Helle (1995), p 180-181
  22. ^ Knut Helle (1995), p. 171-172
  23. ^ Sverre Bagge (1996), p. 149-150
  24. ^ Lester Orfield e Benjamin Bojer (2002), p. 137-138
  25. ^ a b Knut Helle (1995), p. 197
  26. ^ Lester Orfield e Benjamin Bojer (2002), p. 138
  27. ^ Joseph O'Callagan (1993), p. 17
  28. ^ Joseph O'Callagan (2011), p. 202
  29. ^ Joseph O'Callagan (2011), p. 203
  30. ^ Knut Helle (1995), p. 199
  31. ^ Knut Helle (1995), p. 194
  32. ^ Knut Helle (1995), p. 194-195
  33. ^ Lester Orfield e Benjamin Bojer (2002), p. 137
  34. ^ "Diplomatarium Norvegicum XIX" (in Norvegese). Dokumentasjonsprosjektet. Università di Oslo. p. 117. Consultato il 12 aprile 2012.
  35. ^ Sverre Bagge (1996), p. 126
  36. ^ a b Knut Helle (1995), p. 196
  37. ^ T.K. Derry (2000), p. 49
  38. ^ G.W.S. Barrow (1981), p. 118
  39. ^ James F. Lydon (1998), p. 78
  40. ^ Plantagenet Somerset Fry e Fiona Somerset Fry (1991), p. 85
  41. ^ Knut Helle (1995), p. 173
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Bibliografia modifica

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  • (EN) Sverre Bagge, From Gang Leader to the Lord's Anointed, Odense (Odense University Press), 1996, ISBN 87-7838-108-8.
  • (NO) Knut Helle, Under kirke og kongemakt: 1130-1350. Aschehougs Norgeshistorie 3, Aschehoug, 1995, ISBN 82-03-22031-2.
  • (EN) Rudolf Keyser, Norges historie 2, Oslo, Christiania, 1870
  • (EN) Suzanne Lewis, The art of Matthew Paris in the Chronica majora, University of California, 1987, ISBN 978-0-520-04981-9.
  • (EN) Lester B. Orfield e Benjamin F. Boyer, The Growth of Scandinavian Law. The Lawbook Exchange, 1953, ISBN 978-1-58477-180-7.
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  • (EN) James F.Lydon, The Making of Ireland: From Ancient Times to the Present. Routledge, 1998, ISBN 978-0-415-01348-2.
  • (EN) Plantagenet Somerset Fry e Fiona SomersetFry, A History of Ireland, Routledge, 1991, ISBN 978-0-415-04888-0.

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