Henny Porten

attrice e produttrice cinematografica tedesca (1890-1960)

Henny Porten, nome d'arte di Henny Frieda Ulricke Porten, (Magdeburgo, 7 gennaio 1890Berlino Ovest, 15 ottobre 1960), è stata un'attrice e produttrice cinematografica tedesca dell'epoca del muto.

Henny Porten

Figlia del regista Franz Porten e sorella di Rosa Porten, partecipò ad oltre 170 film tra il 1906 e il 1955, tra i quali si ricorda La contessa Donelli, diretto nel 1924 da Georg Wilhelm Pabst[1].

Biografia modifica

Il 10 ottobre 1912 sposò il regista Curt A. Stark. Il matrimonio durò fino alla morte di Stark che morì in battaglia il 2 ottobre 1916 in Romania, durante la prima guerra mondiale.

Nel 1921 si sposò con Wilhelm von Kaufmann di origine ebrea. Il regime le impose di divorziare ma lei si oppose e questo le costò la carriera, all'improvviso non poté più lavorare e non ottenne nemmeno il visto per lasciare la Germania.

Durante la guerra venne chiamata per interpretare un paio di pellicole dato che la sua immagine calma e rassicurante confortava la popolazione impaurita dai bombardamenti alleati.

Durante uno di questi bombardamenti la sua casa venne distrutta e fu costretta a vivere per la strada con il marito dato che era proibito dare protezione e assistenza agli ebrei.

L'attrice morì a Berlino il 15 ottobre 1960 all'età di settant'anni.

Filmografia modifica

Attrice modifica

Produttrice modifica

Note modifica

  1. ^ Progressive Silent Film List: Gräfin Donelli, in Silent Era. URL consultato l'11 settembre 2009.

Bibliografia modifica

  • Manfred Michael, Magdeburger Biographisches Lexikon, 2002, Magdeburgo, ISBN 3-933046-49-1
  • Martin Wiehle, Magdeburger Persönlichkeiten,1993, Magdeburgo, ISBN 3-910146-06-6
  • Gustav Holberg: Henny Porten. Eine Biographie unserer beliebten Filmkünstlerin. Berlino: [Gebr. Wolffsohn,] Verlag der "Lichtbild-Bühne", 1920.
  • Julius Urgiß: Henny Porten. Berlino: Verlag der Illustrierten Film-Woche, ca. 1920

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN10009263 · ISNI (EN0000 0001 1559 7565 · LCCN (ENn86112892 · GND (DE118817272 · BNE (ESXX1413994 (data) · BNF (FRcb135340319 (data) · J9U (ENHE987007347166905171 · WorldCat Identities (ENlccn-n86112892