Henry Hall (guardiano del faro)

funzionario britannico

Henry Hall (Inghilterra, 1661East Stonehouse, 14 dicembre 1755[1]) è stato per molti anni il guardiano del faro di Eddystone.[2]

Disegno del blocco di piombo estratto dal corpo di Henry Hall

Quando nel faro scoppiò un violento incendio nel 1755 Hall, nonostante fosse ormai novantaquattrenne, tentò di domarlo da solo prima dell'arrivo dei soccorsi, finendo per ingoiare sfortunatamente un getto di piombo fuso, che ne causò la morte dopo quasi due settimane di atroci sofferenze. Durante l'autopsia venne estratto dal suo corpo un blocco di piombo di circa 230 grammi, ancora oggi conservato.[3]

Biografia modifica

Nato nel 1661, Henry Hall divenne guardiano del nuovo faro di Eddystone nel 1709, dopo che nel 1703 la vecchia struttura era stata spazzata via da una tempesta assieme a tutti i suoi occupanti.[4] Hall mantenne il proprio incarico fino al 1755, quando scoppiò un incendio all'interno del faro.[3][4]

Fino alla scoperta dell'elettricità, i fari venivano messi in funzione tramite falò o candele, rendendo quindi assai alto il rischio di incendi. Fu proprio ciò che successe durante la notte tra il 1º e il 2 dicembre 1755: una delle candele del faro di Eddystone produsse una fiamma troppo alta e ne incendiò il soffitto di legno, che in breve tempo fu completamente avvolto dal fuoco. Hall, in quel momento l'unico uomo di guardia, si accorse subito del disastro; nonostante fosse ormai ultranovantenne era ancora in ottime condizioni fisiche e tentò di spegnere l'incendio solamente con l'ausilio di un secchio. Si trovava tuttavia in una posizione di estremo svantaggio, poiché le fiamme erano direttamente sopra di lui, e aveva molta difficoltà a lanciare l'acqua sufficientemente in alto per spegnerle.[3][4]

All'improvviso dal soffitto colò una parte del piombo della rivestitura interna, portato al punto di fusione dall'altissima temperatura raggiunta. Il getto investì in pieno Hall, che in quel momento si trovava per caso con la faccia rivolta all'insù e a bocca aperta a causa delle difficoltà respiratorie provocate dal fumo; buona parte del piombo, dopo avergli ustionato la testa e le spalle, gli penetrò nella bocca e all'interno della gola, scendendogli fin dentro l'addome.[3][4] Nonostante le gravissime ustioni subite, Hall e i suoi due assistenti continuarono a combattere l'incendio finché, dopo molte ore, una scialuppa dalla costa li trasse in salvo dal faro ormai perduto.[3][4]

 
Placca dedicata a Henry Hall nel centro di Plymouth, la cui forma ricorda quella del blocco di piombo estratto dal suo corpo

Soccorso dal locale medico, il dottor Spry, descrisse i sintomi provocatigli dall'ingerimento del piombo, ma inizialmente non venne creduto, poiché la sopravvivenza in un caso del genere era ritenuta impossibile.[3] Lo scetticismo del dottor Spry era dovuto anche dall'apparente mancanza di sintomi gravi in Hall, le cui ferite erano interamente attribuibili alle fiamme dell'incendio del faro.[3] Il medico gli prescrisse un trattamento a base d'intrugli alle erbe, che inizialmente parve avere effetto e lo portò a un apparente recupero. Presto tuttavia le sue condizioni peggiorarono rapidamente, portandolo infine alla morte il 14 dicembre successivo,[1] dodici giorni dopo aver ingerito il piombo fuso.[3][4]

Poco dopo Spry procedette all'autopsia: gli organi interni erano tutti gravemente ustionati e il dottore estrasse dal corpo di Hall un grosso blocco di piombo ormai solidificato e dalla forma oblunga, pesante all'incirca 230 grammi.[3][4] Il medico trasmise la relazione dell'incredibile evento alla Royal Society, ma per lungo tempo non venne creduto, poiché era noto per i suoi esperimenti fisici proprio col piombo, portando molti a pensare che la storia fosse sensazionalistica e autopromozionale.[3][4]

In memoria di Hall è presente una placca dalla forma peculiare nel centro di Plymouth, mentre il pezzo di piombo responsabile della sua morte è conservato al National Museum of Scotland.[4][5]

Note modifica

  1. ^ a b La data esatta è incerta, poiché le fonti indicano che morì "dodici giorni dopo l'incendio" senza però essere più specifiche.
  2. ^ Perchè i guardiani dei fari impazziscono?, su La Stampa, 18 giugno 2008. URL consultato il 6 giugno 2023.
  3. ^ a b c d e f g h i j (EN) John James, The Zoist, XI, 1853-54, pp. 248-249.
  4. ^ a b c d e f g h i (EN) Death of a Keeper of the Eddystone, su uslhs.org.
  5. ^ (EN) Lighthouse, Eddystone, second / sample / lead, su nms.ac.uk.

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