Gli omacodontidi (Homacodontidae) sono una famiglia di artiodattili estinti. Vissero tra l'Eocene inferiore e l'Oligocene superiore (circa 52 - 26 milioni di anni fa) e i loro resti fossili sono stati ritrovati in Nordamerica, Asia ed Europa.

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Homacodontidae
Frammento di mandibola di Microsus
Stato di conservazione
Fossile
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Mammalia
Ordine Artiodactyla
Famiglia Homacodontidae

Descrizione modifica

Gli omacodontidi erano piccoli animali, della taglia di un tragulo. L'aspetto di questi artiodattili doveva ricordare le forme attuali più piccole dell'ordine, come i traguli o i muntjac, ma probabilmente erano dotati di una coda allungata. Gli omacodontidi erano dotati di quattro o cinque dita in ogni zampa, e ogni dito terminava in un piccolo zoccolo. Il cranio era dotato di un set completo di denti, al contrario della maggior parte degli altri artiodattili che invece hanno dentature specializzate. I molari erano bunodonti ma più marcatamente selenodonti rispetto a quelli degli analoghi (e contemporanei) diacodexidi. Il protocono era conico e solitamente l'ipocono era ben sviluppato. Era presente una piccola cuspide accessoria nel cingulum anteriore. La forma del corpo e delle zampe, particolarmente snelle, sono simili a quelle dei diacodexidi.

Classificazione modifica

La famiglia Homacodontidae venne descritta per la prima volta da Othniel Charles Marsh nel 1874, per accogliere il genere nordamericano Homacodon. Gli omacodontidi sono stati per lungo tempo confusi con i Dichobunidae, un'altra famiglia di artiodattili arcaici, e con gli Helohyidae (anch'essi nordamericani), ma recenti revisioni indicano che gli omacodonti erano forme ben differenziate, con caratteristiche distinte nella dentatura. Tra i generi più noti si ricordano il già citato (ed eponimo) Homacodon, l'insolito Pentacemylus dotato di un grande metaconulo, Antiacodon, Gagadon (il cui nome è un omaggio a Lady Gaga) e Bunomeryx. Quest'ultimo, in particolare, per alcune caratteristiche del cranio e della dentatura, è stato avvicinato all'origine dei tilopodi.

 
Denti di Hexacodus pelodes
 
Mandibola di Hylomeryx annectens

Filogenesi modifica

Di seguito è riportato un cladogramma tratto da Mikko's Phylogeny Archive (http://www.helsinki.fi/~mhaaramo/metazoa/deuterostoma/chordata/synapsida/eutheria/artiodactyla/dichobunoidea/homacodontidae.html):

o †Homacodontidae Marsh, 1874 [non 1849] [incl. Bunomerycidae sensu Theodor et al., 2007]
  |--o †Homacodon Marsh, 1872 [Nanomeryx]
  |  |-- †H. vagans Marsh, 1872
  |  |-- †H. sp. A. [Stucky, 1998]
  |  |-- †H. sp. B. [Stucky, 1998]
  |  `-- †H. sp. C. [Stucky, 1998]
  |?-o †Antiacodon Marsh, 1872
  |  |-- †A. venustus Marsh, 1872
  |  |-- †A. vanvaleni Guthrie, 1971
  |  |-- †A. pygmaeus Cope, 1872 [incl. Nanomeryx caudatus]
  |  |-- †A. furcatus (Cope, 1873)
  |  |-- †A. sp. [Stucky; Krishtalka (unpubl.)]
  |  `-- †A. sp. [Gunnell & Bartels, 2001]
  |--o †Auxontodon Gazin, 1958
  |  |-- †A. pattersoni Gazin, 1958
  |  `-- †A. processus Storer, 1984
  |-- †Texodon meridianus West, 1982
  |-- †Gagadon minimonstrum Stucky et al., 2014
  |--o †Microsus Leidy, 1870
  |  |-- †M. cuspidatus Leidy, 1870
  |  `-- †M.  sp. [Stucky, 1998; Gunnell & Bartels, 2001]
  |--o †Hexacodus Gazin, 1952
  |  |-- †H. pelodes Gazin, 1952
  |  |-- †H. uintensis Gazin, 1952
  |  |-- †H. sp. [Stucky, 1998]
  |  `-- †H. sp. [Gunnell & Bartels, 2001]
  |?- †Bunomeryx montanus Wortman, 1898
  |--o †Hylomeryx Peterson, 1919 [incl. Sphenomeryx Peterson, 1919]
  |  |-- †H. annectens Peterson, 1919
  |  |-- †H. quadricuspis (Peterson, 1919) [Sphenomeryx quadricuspis Peterson, 1919]
  |  `?- †H. sp.
  |--o †Pentacemylus Peterson, 1931
  |  |-- †P. progressus Peterson, 1931
  |  `-- †P. leotensis Gazin, 1955
  |-- †Mytonomeryx scotti Gazin, 1955
  |-- †Mesomeryx grangeri Gazin, 1955
  |-- †Limeryx chimera Métais, Qi, Guo & Beard, 2005
  |-- †Asiohomocodon myanmarensis Tsubamoto et al., 2003
  `-- †Tsaganohyus pecus Kondrashov et al., 2004

Paleoecologia modifica

La forma dei denti degli omacodonti suggerisce che questi animali erano brucatori, che si nutrivano di piccole foglie, forse nel sottobosco. La forma del corpo e delle zampe, inoltre, indica che questi animali si muovevano velocemente.

Bibliografia modifica

  • Theodor, J. M., Erfurt, J. & Métais, G., 2007: The earliest artiodactyls – Diacodexeidae, Dichobunidae, Homacodontidae, Leptochoeridae, Raoellidae. 32-58. in Prothero, D. R. & Foss, S. E., (eds.) 2007: The evolution of artiodactyls. The Johns Hopkins University Press, Baltimore, 2007, xii-367
  • Stucky, Richard K.; Covert, Herbert H. (2014). "A new genus and species of early Eocene (Ypresian) Artiodactyla (Mammalia), Gagadon minimonstrum, from Bitter Creek, Wyoming, U.S.A." Journal of Vertebrate Paleontology. 34 (3): 731–736. doi:10.1080/02724634.2013.827580.

Collegamenti esterni modifica