Hugh Johnson (direttore della fotografia)
Hugh T. Johnson[1] (Navan, 25 aprile 1946[2] – Los Angeles, 4 giugno 2015[2][3]) è stato un direttore della fotografia irlandese.
Biografia modifica
Da adolescente, lavora come proiezionista ai cinema Lyric e Palace della sua città natale: dopo aver completato gli studi, si trasferisce a Londra, lavorando come barista e bazzicando i Kingly Studios di Soho, uno studio fotografico dove conosce Ridley Scott, Alan Parker e Hugh Hudson.[2]
Inizia la sua carriera nel cinema come ciakkista sul set del primo film di Scott, I duellanti (1977), cominciando a lavorare nel dipartimento di fotografia (come assistente) in Miriam si sveglia a mezzanotte (1983) del fratello di quest'ultimo, Tony. Negli anni novanta lavora come regista di seconda unità di 1492 - La conquista del paradiso, per poi esordire come direttore della fotografia di L'Albatross - Oltre la tempesta e Soldato Jane, tutti e tre di Ridley Scott. Si cimenta quindi nella regia col thriller Chill Factor - Pericolo imminente (1999),[4] flop al botteghino che lo costringe a tornare alla fotografia. L'ultimo lungometraggio hollywoodiano di cui dirigerà la fotografia è Eragon, del 2006.
Filmografia modifica
Direttore della fotografia modifica
- L'Albatross - Oltre la tempesta (White Squall), regia di Ridley Scott (1996)
- Soldato Jane (G. I. Jane), regia di Ridley Scott (1997)
- The Chronicles of Riddick, regia di David Twohy (2004)
- Eragon, regia di Stefen Fangmeier (2006)
- From a Place of Darkness, regia di Douglas A. Raine (2008)
- A Line in the Sand, regia di Jeffrey Chernov (2008)
- Two Friendly Ghosts, regia di Parker Ellerman - cortometraggio (2011)
- Shinya Kimura, regia di Henrik Hansen - cortometraggio documentario (2011)
Regista modifica
- Chill Factor - Pericolo imminente (Chill Factor) (1999)
Note modifica
- ^ (EN) Membership Report - August 2015, su dga.org, Directors Guild of America, 19 giugno 2015. URL consultato il 15 novembre 2020 (archiviato dall'url originale il 14 aprile 2016).
- ^ a b c (EN) Cinematographer Hugh Johnson passes away in US, in Meath Chronicle, 12 giugno 2015. URL consultato il 25 luglio 2021.
- ^ (EN) In Memoriam (PDF), in The Official IATSE Bulletin, n. 649, terzo trimestre del 2015, p. 115. URL consultato il 15 novembre 2020 (archiviato dall'url originale il 3 maggio 2020).
- ^ (EN) Bill Higgins, Old Hollywood lives for ‘Chill’ preem, helmer Johnson sez all bows should be brought back to old venues, in Variety, 2 settembre 1999. URL consultato il 25 luglio 2021.
Collegamenti esterni modifica
- (EN) Hugh Johnson, su IMDb, IMDb.com.
- (EN) Hugh Johnson, su AllMovie, All Media Network.
- (DE, EN) Hugh Johnson, su filmportal.de.
| Controllo di autorità | VIAF (EN) 161587819 · ISNI (EN) 0000 0001 1581 5833 · Europeana agent/base/845 · LCCN (EN) n91045041 · GND (DE) 141120665 · BNE (ES) XX1315310 (data) · BNF (FR) cb12177154z (data) · J9U (EN, HE) 987007271803205171 · CONOR.SI (SL) 88926819 · WorldCat Identities (EN) lccn-n91045041 |
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