Io sono David

film del 2003 diretto da Paul Feig
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Io sono David è un film del 2003 scritto e diretto da Paul Feig e basato sul romanzo I Am David (originariamente pubblicato negli USA con il titolo North to Freedom) di Anne Holm. Il film è stato prodotto da Walden Media e Lions Gate Entertainment.

Io sono David
Titolo originaleI Am David
Lingua originaleInglese
Paese di produzioneRegno Unito, Stati Uniti d'America
Anno2003
Durata90 min
84 min (TV)
Rapporto1,85:1
Generedrammatico
RegiaPaul Feig
SoggettoAnne Holm
SceneggiaturaPaul Feig
ProduttoreDavina Belling, Lauren Levine e Clive Parsons
Produttore esecutivoMicheal Flaherty
Casa di produzioneWalden Media e Film and General Productions
FotografiaRoman Osin
MontaggioSteven Weisberg
Effetti specialiTim Baxter, Trayan Brankov, Vasko Dikov e Mark Holt
MusicheStewart Copeland
ScenografiaGiovanni Natalucci
CostumiUliva Pizzetti
TruccoLaura Borselli, Stefan Izvorov, Rasko Russev, Gergana Stanoeva, Mauro Tamagnini e Valentin Valov
Interpreti e personaggi
Ben Tibber: David

James Caviezel: Johannes

Paul Feig: uomo americano

Joan Plowright: Sophie

Francesco De Vito: Roberto

Clem Tiber: David

Roberto Attias: Baker

Paco Reconti: Giovanni

Maria Bonnevie: madre di David

Hristo Šopov: the man

Trama modifica

Sette anni dopo la seconda guerra mondiale, un ragazzo di 12 anni di nome David fugge da un campo di lavoro stalinista in Bulgaria dove ha trascorso tutta la vita dopo essere stato portato via da sua madre. Parte per un rischioso viaggio in Danimarca, inizialmente credendo di essere in missione importante per consegnare una lettera, ma alla fine scopre che la "missione" era quella di riunirlo con sua madre, di cui ha ricordi distinti. Durante il suo viaggio, affronta il pericolo, la paura, la solitudine, la fame, le missioni ed incontra varie persone.

Johannes, suo amico e mentore nel campo, che lo prepara alla fuga, viene ucciso da una guardia, lasciando David a scappare da solo. David viene aiutato a fuggire da una guardia che gli dà una bussola e gli dice che deve andare a sud-ovest in Grecia, prendere una barca per l'Italia e infine andare a nord in Danimarca, un paese pacifico e neutrale. Da quando David è stato rinchiuso in un campo per tutta la vita, ha represso i sentimenti e non si fida di nessuno, e quindi si sente perso e disorientato nel mondo.

Durante il viaggio incontrerà persone che saranno gentili con lui ed altre persone che lo tratteranno male, ma soprattutto imparerà che ci si può fidare degli altri così come esprimere i propri sentimenti. Infine, con l'aiuto di persone buone di cui ha imparato a fidarsi, David si riunisce con sua madre in Danimarca.

Accoglienza modifica

Critica modifica

Il film ha ricevuto recensioni critiche miste e negative. Sulla base di 34 recensioni raccolte dal sito aggregatore di recensioni cinematografiche Rotten Tomatoes, il 38% della critica ha dato a Io sono David una recensione positiva, con una valutazione media di 5,2/10.[1] Su Metacritic, il film ha un punteggio medio ponderato di 47 su 100 basato su 9 critici, indicando "recensioni contrastanti o medie".[2] Roger Ebert del Chicago Sun-Times ha scritto: "Non potevo crederci un momento, e non mi sono mai identificato con il piccolo David."[3]

Incassi modifica

Girato con un budget di 7 milioni di dollari,[4], il film ha incassato 288.552 dollari a livello nazionale in 226 sale. Nel resto del mondo, il film ha incassato 3.824 dollari.[5] In totale il film ha incassato ai botteghini 292.376 dollari.

Premi modifica

Il film ha vinto numerosi premi nel 2003, tra cui il Crystal Heart Award al Heartland Film Festival, il premio per il miglior film del Queens Festival e il miglior film e attore più promettente per Ben Tibber. Ben Tibber non ha più recitato in un film.

Note modifica

  1. ^ I Am David (2004), su Rotten Tomatoes, Fandango. URL consultato il 4 settembre 2009.
  2. ^ I Am David Reviews, su Metacritic, ViacomCBS Streaming. URL consultato il 18 luglio 2018.
  3. ^ Roger Ebert, I Am David Review, in Chicago Sun-Times, 3 dicembre 2004. URL consultato il 4 settembre 2009 (archiviato dall'url originale l'11 gennaio 2010).
  4. ^ John Bowe, The Trouble With Paul Feig, in The New York Times, 28 settembre 2008.
  5. ^ I Am David (2004), su Box Office Mojo. URL consultato il 4 settembre 2009.

Collegamenti esterni modifica

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