I Believe in a Thing Called Love

singolo dei The Darkness del 2003

I Believe in a Thing Called Love è un singolo del gruppo inglese The Darkness, estratto dall'album d'esordio Permission to Land del 2003.

I Believe in a Thing Called Love
singolo discografico
ArtistaThe Darkness
Pubblicazione22 settembre 2003
Durata3:39
Album di provenienzaPermission to Land
GenereHard rock
Glam rock
EtichettaMust Destroy
ProduttorePedro Ferreira
FormatiCD
Certificazioni
Dischi di platinoBandiera del Regno Unito Regno Unito[1]
(vendite: 600 000+)
Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti[2]
(vendite: 1 000 000+)
The Darkness - cronologia
Singolo precedente
(2003)

Questa canzone, sicuramente la più nota della band, figura nella classifica delle cento migliori canzoni hard rock stilata in base a delle votazioni di fan da VH1[3] e anche tra le "100 Greatest Guitar Tracks" della rivista Q[4]. Nel 2014 è stata inoltre indicata come la nona più grande canzone pop metal da Yahoo! Music.[5]

Justin Hawkins, il leader del gruppo, canta la maggior parte della canzone in falsetto.

Video musicale modifica

Il video musicale, molto ironico, vede i membri del gruppo a bordo di una navicella spaziale mentre suonano i rispettivi strumenti e combattono contro dei mostri.

Uso nei media modifica

Il brano è presente nella colonna sonora del film Che pasticcio, Bridget Jones!.

Classifiche modifica

# Paese
2 Regno Unito
5 Irlanda
8 Svezia
10 Nuova Zelanda
12 Paesi Bassi
14 Norvegia
40 Australia
47 Germania

Note modifica

  1. ^ (EN) I Believe in a Thing Called Love, su British Phonographic Industry. URL consultato il 9 luglio 2021.
  2. ^ (EN) The Darkness - I Believe in a Thing Called Love – Gold & Platinum, su Recording Industry Association of America. URL consultato il 5 ottobre 2023.
  3. ^ VH1's 100 Greatest Hard Rock Songs, su stereogum.com. URL consultato il 30 dicembre 2009 (archiviato dall'url originale il 16 febbraio 2009).
  4. ^ Q Magazine - 100 Greatest Guitar Tracks Ever!
  5. ^ (EN) The 25 Greatest Pop Metal Songs, su yahoo.com, Yahoo!, 30 novembre 2014. URL consultato il 4 dicembre 2014.

Collegamenti esterni modifica

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