Ich weiß es nicht

singolo dei Lindemann del 2019

Ich weiß es nicht è un singolo del supergruppo tedesco/svedese Lindemann, pubblicato il 18 ottobre 2019 come secondo estratto dal secondo album in studio F & M.[1]

Ich weiß es nicht
singolo discografico
Screenshot tratto dal video del brano
ArtistaLindemann
Pubblicazione18 ottobre 2019
Durata4:49
Album di provenienzaF & M
GenereIndustrial metal
EtichettaUniversal
ProduttorePeter Tägtgren
RegistrazioneThe Abyss, Pärlby (Svezia)
FormatiCD, 7", download digitale
Lindemann - cronologia
Singolo precedente
(2019)
Singolo successivo
(2019)

Video musicale modifica

Il videoclip è stato creato e prodotto dalla Selam-X tramite una rete generativa avversaria dove vengono alternate immagini di esseri umani e macchine:[2]

«Ich weiß es nicht è un incubo astratto dell'intelligenza artificiale. Un supercomputer di Berlino ha calcolato le allucinazioni di un'intelligenza artificiale. Il computer ha analizzato continuamente immagini di insetti, colori e pelle, selfie e ritratti del gruppo per nove giorni per generare materiale video: ha creato un surreale viaggio horror informatico in bianco e nero. Uomo contro macchina. Creativo e inquietante.»

Tracce modifica

Testi di Till Lindemann, musiche di Peter Tägtgren, eccetto dove indicato.

Download digitale
  1. Ich weiß es nicht – 4:49
Download digitale – remix
  1. Ich weiß es nicht (Ministry Remix) – 5:49
CD singolo
  1. Ich weiß es nicht – 4:49
  2. Ich weiß es nicht (Ministry Remix) – 5:49
  3. Knebel – 3:50 (musica: Till Lindemann, Peter Tägtgren)
7"
  • Lato A
  1. Ich weiß es nicht – 4:49
  • Lato B
  1. Ich weiß es nicht (Ministry Remix) – 5:49

Formazione modifica

Gruppo
Altri musicisti
  • Clemens Wijers – arrangiamenti orchestrali aggiuntivi
Produzione

Note modifica

  1. ^ (EN) Joe DiVita, Rammstein Singer's Lindemann Band Debuts 'Ich weiß es nicht', su revolvermag.com, Loudwire, 18 ottobre 2019. URL consultato il 1º dicembre 2019.
  2. ^ (DE) Lindemann: Video zu "Ich weiß es nicht" – surrealer Computer-Horrortrip, su rollingstone.de, Rolling Stone, 21 ottobre 2019. URL consultato il 1º dicembre 2019.

Collegamenti esterni modifica

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