L'idiologo (in latino Idiologus, dal greco idios logos) era una carica della magistratura tolemaica, mantenuta nell'Egitto sotto dominazione romana.

Le sue competenze ci sono state tramandate da Strabone (Geografia, 17.1.12) e grazie ad un frammento papiraceo detto Forma Idiologi ritrovato nel Fayyûm, presso l'antica Teadelfia (Batn Harit), e ora conservato a Berlino.

L'idiologo era uno dei magistrati più importanti, si occupava della gestione e amministrazione delle res nullius (letteralmente: cose di nessuno), era responsabile di tutte le entrate fiscali irregolari o occasionali, ivi comprese le cose o le proprietà confiscate, i proventi delle multe e simili (a differenza del dioiketes, gestore delle entrate fiscali regolari).

In queste materie l'idiologo aveva anche competenza giurisdizionale per delega del prefetto.

Nella successiva età adrianea, o sotto la dinastia dei Severi, l'idiologo accentrò anche un'altra importante funzione: quella di sacerdote-capo, chiamato a sovrintendere alle cose sacre.

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