Ignaz Gabloner

scultore, disegnatore e architetto italiano

Ignaz Gabloner (Bolzano, 29 novembre 1887[1]Bolzano, 14 luglio 1964[1]) è stato uno scultore e disegnatore italiano.

Biografia modifica

Nato a Bolzano quando la città faceva ancora parte dell'Austria-Ungheria, divenne cittadino italiano al termine della prima guerra mondiale. Nacque in una famiglia di origine contadina, che si era trasferita in città dopo aver perso il maso a Siusi a causa di un incendio.[2]

Si formò dapprima alla sezione artistica del locale istituto professionale, per poi perfezionarsi in Germania. Al termine della Grande Guerra ritornò a Bolzano.[2]

È considerato, assieme a Hans Plangger e Hans Piffrader, uno dei maggiori scultori altoatesini della prima metà del XX secolo, ed è autore di numerose opere monumentali sia pubbliche che private, in diversi centri dell'Alto Adige.[2][3][4] Nel 1933 esegue un busto in marmo di Mussolini, oggi conservato al Museo Civico di Bolzano.[5] Tra le opere pubbliche, si ricordano il grande gruppo scultoreo rappresentante la trinità sulla facciata della chiesa di Cristo Re e la fontana delle Rane antistante la stazione di Bolzano.[2][6][7]

Le sue opere, sia sacre che profane, sono state influenzate tanto dalla scultura realista tradizionale quanto da influenze europee, in particolare espressionismo e cubismo.[4][8]

Sue opere sono state esposte alla Rassegna nazionale delle arti figurative a Roma[9], ma anche in altre città italiane e - assieme a Piffrader - a Parigi, nel 1925.[2]

La figlia Herthilde, dopo aver avuto una felice ma breve carriera cinematografica col nome d'arte di Maria Gardena, divenne un quotato architetto.[2][10]

Note modifica

  1. ^ a b (DE) Der Totentanz von Ignaz Gabloner, su sagen.at. URL consultato il 26 ottobre 2016.
  2. ^ a b c d e f Ettore Frangipane, Lo scalpello di Ignaz Gabloner, su bolzano-scomparsa.it. URL consultato il 26 ottobre 2016.
  3. ^ Appiano, il Comune difende la mostra di Ignaz Gabloner, su altoadige.gelocal.it, 4 ottobre 2014. URL consultato il 26 ottobre 2010 (archiviato dall'url originale il 26 ottobre 2016).
  4. ^ a b Mostra: Ignaz Gabloner, su eppan.com. URL consultato il 26 ottobre 2016.
  5. ^ Carl Kraus, Hannes Obermair (a cura di), Mythen der Diktaturen. Kunst in Faschismus und Nationalsozialismus – Miti delle dittature. Arte nel fascismo e nazionalsocialismo, Tirolo, Museo provinciale di Castel Tirolo, 2019, pp. 60–61, ISBN 978-88-95523-16-3.
  6. ^ In memoriam Ignaz Gabloner. Mostra commemorativa sullo scultore bolzanino Ignaz Gabloner (1887-1964), su cultura.bz.it. URL consultato il 10 maggio 2018 (archiviato il 10 maggio 2018).
  7. ^ (DEIT) Jenseits des Guten und Schönen. Unbequeme Denkmale? - Oltre il Buono ed il Bello. Monumenti scomodi? (PDF), su gemeinde.bozen.it, 15 settembre 2013, 14-15. URL consultato il 10 maggio 2018 (archiviato il 10 maggio 2018).
  8. ^ (DE) Ieri alla Lanserhaus l’inaugurazione dell’esposizione, su altoadige.gelocal.it, 27 settembre 2014. URL consultato il 26 ottobre 2016 (archiviato dall'url originale il 26 ottobre 2016).
  9. ^ Rassegna Nazionale di Arti figurative [V Quadriennale], su quadriennalediroma.org. URL consultato il 26 ottobre 2016.
  10. ^ Ettore Frangipane, Maria Gardena, un'attrice made in Bolzano, su bolzano-scomparsa.it. URL consultato il 26 ottobre 2016.

Bibliografia modifica

  • (DE) Mathias Frei e Walburga Kössler, Ignaz Gabloner. Bildhauer und Zeichner, Bolzano, Athesia, 2014, ISBN 8868390264.
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