Il ciclope (Redon)

dipinto di Odilon Redon

Il ciclope è un dipinto di Odilon Redon risalente al 1895-1900 e custodito al Museo Kröller-Müller di Otterlo.

Il ciclope
AutoreOdilon Redon
Data1895-1900
TecnicaOlio su tela
Dimensioni64×51 cm
UbicazioneMuseo Kröller-Müller, Otterlo

Descrizione modifica

Descrizione:

L'opera di Redon ritrae un mondo da sogno, abitato da fate, mostri, spiriti e altre figure fantastiche. Ciò lo rende tipicamente rappresentativo del simbolismo, un movimento artistico della fine del XIX secolo con una forte inclinazione verso il subconscio, lo straordinario e l'inspiegabile.

L'occhio In questo dipinto

il Ciclope Polifemo spia da dietro un'alta montagna la Nereide Galatea addormentata. Il soggetto di questo quadro è tratto dalla 12a favola del libro XIII de "Le metamorfosi[1]" di Ovidio "Galatea, Aci e Polifemo[2]" L'amore del gigante con un occhio solo rimane non corrisposto, poiché Galatea preferisce il dio fluviale Aci. L'occhio innaturalmente grande è la parte più evidente del dipinto. Nell'opera di Redon, l'occhio è spesso una creatura indipendente e dominante, simbolo dell'anima umana e del mondo interiore misterioso e sconosciuto.

Colori vivaci

La minaccia del gigante, o meglio dell'occhio, che spia la donna nuda, è rafforzata dagli insoliti colori vivaci. Con questa rappresentazione personale e onirica di un tema del regno degli dei greci, Redon ha dipinto uno dei capolavori dell'arte simbolista.

Note modifica

  1. ^ Le metamorfosi (Ovidio).
  2. ^ lartedeipazzi, Ovidio – Galatea, Aci e Polifemo, su l'arte dei pazzi, 23 novembre 2018. URL consultato il 21 gennaio 2024.


  Portale Pittura: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di pittura