Il colore della libertà (film 2020)

Film del 2020 diretto da Barry Alexander Brown

Il colore della libertà (Son of the South) è un film del 2020 diretto da Barry Alexander Brown e prodotto da Spike Lee, tratto dall'autobiografia di Bob Zellner.

Il colore della libertà
Una scena del film
Titolo originaleSon of the South
Lingua originaleinglese
Paese di produzioneStati Uniti d'America
Anno2020
Durata105 min
Rapporto2,39:1
Generebiografico, drammatico
RegiaBarry Alexander Brown
SoggettoThe Wrong Side of Murder Creek di Bob Zellner
SceneggiaturaBarry Alexander Brown
ProduttoreColin Bates, Stan Erdreich, Bill Black, Eve Pomerance
Produttore esecutivoFrank Barwah, David Brown, Julian Raymond, Harry Finkel, Joseph Lesko, Shaun Sanghani, Pierre Romain, Susan Michaels, Mike Manning, Craig Chapman, James Haslam, Wes Hull, Mark Kang, Jonathan Mossek, Simon I. Goubadia, Gurinder Dosanjh
Casa di produzioneJaba Films, Lucidity Entertainment, Major Motion Pictures Ltd., River Bend Pictures
Distribuzione in italianoNotorious Pictures
FotografiaJohn Rosario
MontaggioBarry Alexander Brown
MusicheSteven Argila
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

Trama modifica

Nel sud dell'America del 1961, Bob Zellner è figlio di un ministro metodista e frequenta l'All-White Huntingdon College di Montgomery, Alabama. Alla ricerca di informazioni con cui scrivere una tesi sulle relazioni razziali, Zellner e quattro compagni di studio partecipano a un evento in una chiesa frequentata da afroamericani per celebrare il quinto anniversario del boicottaggio dei bus a Montgomery. L'evento è condotto da Ralph Abernathy e Rosa Parks. Quando la polizia arriva per arrestarli, gli studenti bianchi eludono l'arresto fuggendo attraverso una porta sul retro. I cinque ragazzi finiranno sui giornali locali e un crocifisso viene bruciato nel cortile fuori dalla stanza di Zellner. Il nonno di Zellner, essendo un membro del Ku Klux Klan, lo avverte di non farsi coinvolgere dal movimento per i diritti civili dei neri.

Assistendo a un attacco di folla ai Freedom Riders, Zellner aiuta Jessica Mitford a mettersi in salvo. Inizialmente un sostenitore passivo del movimento, Zellner diventa il primo segretario bianco del Comitato studentesco per la coordinazione non-violenta (SNCC). Di fronte ad una iniziale diffidenza da parte degli attivisti afroamericani, dimostra poi la sua buona fede protestando al loro fianco.

A seguito dell'omicidio di un contadino di colore, infatti, Zellner, unico bianco, partecipa a una marcia in direzione del tribunale della contea insieme ad altri attivisti afroamericani. Catturato da un gruppo di membri del Ku Klux Klan, tra i quali ritrova un compagno di scuola, Zellner sfugge di poco a un'impiccagione.

Sconfortato, decide di lasciare il movimento e continuare i suoi studi nel nord. Tuttavia, dopo un secondo violento confronto con il suo ex amico, fautore del tentativo di impiccagione ai suoi danni, Zellner cambia fermamente rotta e si impegna formalmente nel movimento SNCC.

Il film si conclude con un montaggio dei filmati del vero Bob Zellner, che durante gli anni '60 protestò per i diritti civili. Al termine è presente un ultimo omaggio al suo mentore John Lewis, defunto nel 2020.

Distribuzione modifica

Presentato all'American Black Film Festival nell'agosto 2020. Il film è stato distribuito nelle sale cinematografiche italiane a partire dal 2 dicembre 2021.

Collegamenti esterni modifica

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