Il segreto delle tre pallottole

libro-inchiesta del 2010

Il segreto delle tre pallottole è un libro-inchiesta scritto in forma di romanzo. Racconta delle inchieste che convergono nell'indicare che sul campo di guerra negli ultimi conflitti sono state usate armi nucleari di piccole dimensioni.

Il segreto delle tre pallottole
AutoreMaurizio Torrealta, Emilio Del Giudice
1ª ed. originale2010
Genereinchiesta
Lingua originaleitaliano

Autori modifica

Gli autori del libro sono:

Contenuto modifica

Il punto fondamentale del libro consiste nella seguente ipotesi: l'utilizzo della fusione fredda con l'uranio anziché il palladio (come è stato fatto in laboratorio nei primi esperimenti di fusione fredda) potrebbe permettere l'innesco di reazioni nucleari superando il problema della massa critica, cioè tramite qualunque quantità di uranio, anche per esempio quello contenuto in una pallottola. Quindi sarebbe possibile realizzare armi di tipo nucleare con un potere distruttivo enorme ma localizzato in piccole porzioni di spazio. Queste potrebbero essere le armi chirurgiche che sono state usate dalla Guerra del Golfo in poi, come le bunker buster, armi in grado di penetrare all'interno dei bunker e di vaporizzare il contenuto [10].

Il cosiddetto uranio impoverito che, come è stato detto, viene aggiunto al proiettile per aumentarne la capacità penetrante, potrebbe essere invece una copertura per tipi di armi nucleari che utilizzano l'uranio (non impoverito ma naturale o anche arricchito per aumentarne la potenza come nel caso di Khiyam) il quale diventa impoverito per le reazioni nucleari che avvengono durante l'esplosione.

Le cosiddette bombe a esplosivi densi a metallo inerte (DIME) contengono polvere di tungsteno che è un metallo pesante usato in molti esperimenti di caricamento dell'idrogeno per la fusione fredda. È plausibile pensare che in questo tipo di bombe il tungsteno sia stato caricato di idrogeno e che la compressione dell'impatto, producendo nanoparticelle, rilasci l'idrogeno in forma atomica anziché molecolare. Tale idrogeno, estremamente reattivo, aspira ossigeno dalla materia organica che incontra, e potrebbe provocare le inspiegabili ferite osservate a Gaza.

La necessità di mantenere il segreto militare su questi tipi di armi potrebbe aver contribuito alla fine della ricerca scientifica di tipo civile sulla fusione fredda.

Edizioni modifica

Note modifica

  1. ^ Khiam Sud del Libano anatomia di una bomba, su rainews.it (archiviato dall'url originale il 21 novembre 2015).
  2. ^ Descrizione dell'inchiesta "Khiam Sud del Libano anatomia di una bomba" e documenti relativi, su ildialogo.org.
  3. ^ Video dell'inchiesta "Khiam Sud del Libano anatomia di una bomba", su mauriziotorrealta.it.
  4. ^ L’accusa del veterano, la terza bomba nucleare, su rainews.it (archiviato dall'url originale il 24 dicembre 2014).
  5. ^ Video dell'inchiesta "L’accusa del veterano, la terza bomba nucleare", su mauriziotorrealta.it.
  6. ^ Gaza. Ferite inspiegabili e nuove armi, su rainews.it (archiviato dall'url originale il 21 novembre 2015).
  7. ^ Descrizione dell'inchiesta "Gaza. Ferite inspiegabili e nuove armi", su ildialogo.org.
  8. ^ "Gaza. Ferite inspiegabili e nuove armi" di Flaviano Masella e Maurizio Torrealta parte 1, su youtube.com. parte 2, su youtube.com.
  9. ^ Una spiegazione a livello divulgativo si può trovare nella presentazione del libro fatta dallo stesso Emilio Del Giudice: parte 1, su youtube.com. parte 2, su youtube.com. parte 3, su youtube.com. parte 4, su youtube.com.
  10. ^ Nel rifugio di Al Amiriya, su nonsolobush.it. colpito nel 1991 da due bombe guidate GBU-27, sono rimaste sui muri le impronte dei corpi vaporizzati come successo a Hiroshima.

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