Il suggeritore

romanzo scritto da Donato Carrisi

Il suggeritore è il romanzo d'esordio di Donato Carrisi pubblicato nel 2009 per Longanesi. Il libro racconta le ricerche della Squadra Speciale di investigazioni per ritrovare alcune bambine scomparse e un serial killer. Il gruppo è guidato dal criminologo Goran Gavila e affiancato da Mila Vasquez come esperta di persone scomparse.

Il suggeritore
AutoreDonato Carrisi
1ª ed. originale2009
Genereromanzo
Sottogenerethriller
Lingua originaleitaliano
ProtagonistiMila Vasquez
CoprotagonistiGoran Gavila
Antagonisti"Albert"
Seguito daL'ipotesi del male

«Il male a volte ci inganna assumendo la forma più semplice delle cose. — Goran Gavila»

Il libro è stato pubblicato in 26 paesi e ha superato il milione di copie vendute. In Italia ha avuto 19 edizioni ed è rimasto in classifica per più di 30 settimane[1].

Nel 2013 Carrisi ha pubblicato un nuovo romanzo dal titolo L'ipotesi del male che rappresenta sia un prequel che un sequel de Il suggeritore. Per questo Carrisi li definisce libri gemelli.[2]

Trama modifica

La squadra Speciale di Roche, composta da Stern, Sarah Rosa e Boris oltre al criminologo Goran Gavila, indaga sulla sparizione di sei bambine, il cui braccio sinistro è rinvenuto in un piccolo cimitero appositamente realizzato dal serial-killer, identificato dalla squadra con il nome convenzionale 'Albert'. A loro, in un secondo tempo, viene aggiunta Mila Vasquez, investigatrice specializzata nella caccia alle persone scomparse.

A un posto di blocco viene fermato un uomo sprovvisto di carta di circolazione: è Alexander Bermann, agente di commercio dalla vita apparentemente irreprensibile, sposato con Veronica. Nel bagagliaio della sua auto viene rinvenuto il corpo di una bambina senza il braccio sinistro: si tratta di Debby Gordon, 12 anni, la numero '1'. Viene subito rinchiuso in cella di isolamento: quando arriva la squadra di Gavila, l'uomo si è già ucciso, mordendosi il polso. La polizia ben presto scoprirà che l'uomo faceva parte di una grossa rete di pedofili.

Proprio quando Roche sta per comunicare alla stampa la cattura del presunto killer, Goran Gavila e Mila si soffermano perplessi sulla mancata denuncia di scomparsa da parte dei genitori della sesta bambina: ne deducono quindi il timore e la sua vera causa: la bambina è ancora in vita e Bermann è stato solo utilizzato dal vero serial killer.

Mila visita la stanza del college di Debby. Tra la roba trafugata dalle compagne in sua assenza vi è anche un trasmettitore di segnale GPS, tuttora collegato: Roche e la sua squadra decidono di seguirne le indicazioni, che li portano a un vecchio orfanotrofio abbandonato, adiacente a una chiesa, il cui custode è Padre Timothy. In una lavanderia posta nell'interrato dell'edificio, all'interno di una vecchia vasca ed immerso in uno strano liquido, viene ritrovato il corpo della seconda bambina, Anneke, con in mano il trasmettitore. La squadra speciale incontra coloro che, 28 anni prima, epoca della chiusura dell'Istituto, erano i ragazzi ospitati all'orfanotrofio. Finalmente uno di questi (Feldher) sembra dare un indizio utile alle indagini: l'unica cosa che può portargli alla memoria 'una risata tra le lacrime' è Billy Moore, un bambino sempre sorridente morto 28 anni prima per meningite, fatto che fu la causa della chiusura dell'istituto.

Goran, dopo aver constatato alcune omissioni sui fascicoli, ordina la riesumazione del cadavere. Sullo scheletro del bambino sono presenti diverse fratture, mentre il medico legale, Chang, sembra escludere la meningite quale causa della morte. Gavila ipotizza che il bambino sia stato ucciso da un compagno all'orfanotrofio e che Padre Rolf abbia nascosto l'uccisione fingendo che Billy abbia contratto la meningite, tanto più che a breve l'istituto avrebbe chiuso i battenti.

All'interno della bara con Billy viene rinvenuto il suo registratore, con il quale il ragazzino si divertiva a commentare le partite di calcio. Mentre viene ascoltata la registrazione, il commento di Billy è improvvisamente interrotto da un'incisione sovrapposta: è la confessione che un certo Ronald Dermis, coetaneo di Billy, rende a Padre Rolf e dalla quale risulta che Ronald abbia ucciso Billy spingendolo dalla torre dell'istituto e che Padre Rolf abbia insabbiato la vicenda. La polizia a questo punto diffonde la notizia che un certo Ronald Dermis, di circa 36 anni, potrebbe essere il responsabile del rapimento delle sei bambine. A breve lo stesso Ronald fa recapitare alla polizia una missiva, con la quale spiega le sue motivazioni: provava una sorda gelosia nei confronti di Billy, il quale stava per essere adottato da una famiglia 'normale' grazie alla sua simpatia e voglia di vivere. A Mila, tuttavia, la lettera di Ronald sembra impostata pedissequamente come risposta puntuale ad ognuna delle domande che la squadra speciale si era posta nel locale lavanderia dell'istituto. Decide allora di recarsi nuovamente all'orfanotrofio per cercare di chiarire quel mistero. Dopo aver sorseggiato un tè con Padre Timothy, torna nella lavanderia.

Quando si trova nel seminterrato, Mila riceve la chiamata di Goran, il quale, appreso che l'investigatrice si trova all'istituto, le confessa di aver capito che in realtà Ronald Dermis è proprio Padre Timothy. Lei tenta di uscire dai sotterranei ma, grazie al tè alterato dal prete, viene raggiunta da questi e catturata. Dermis tenta di buttarla dalla torre (esattamente come 28 anni prima aveva fatto con Billy Moore, uccidendolo) ma fallisce: Mila, colpendolo, riesce invece a liberarsi e nella lotta l'assassino precipita dalla torre mentre stanno arrivando i colleghi della squadra. In seguito, si scopre però che nemmeno lui era Albert.

Durante il conciso funerale di Dermis, viene dato l'allarme per il rinvenimento del corpo senza vita della terza bambina scomparsa, Sabine, all'interno della villetta di un dentista altolocato, Kobashi, che era appena rientrato da alcuni giorni di una vacanza ai tropici con la famiglia, organizzata proprio nell'ottica di sfuggire al serial killer. Il cadavere di Sabine ha gli occhi aperti ed è vestito come una bambola. L'esperto di interrogatori Boris torchia Kobashi, forte evasore fiscale, ma né lui né la sua dimora nascondono altri segreti. Mila ha una intuizione: l'etere. Gli esperti si mettono all'opera e trovano un debole segnale in Codice Morse: si tratta di un SOS, proveniente dalla villetta Gress, che nel lussuoso centro residenziale con telecamere e guardie private sorge proprio di fronte a quella del dentista. All'interno della villa, la squadra di Roche trova i segni che dimostrano che la madre e i due figli sono stati tenuti segregati in casa per oltre sei mesi. Poi sono stati uccisi, fatti a pezzi, disciolti con l'acido e gettati negli scarichi domestici.

Grazie ai reperti rinvenuti, Mila e Boris capiscono che l'assassino è il muratore Feldher, venutosi a trovare in zona durante i lavori di costruzione della villa Kobashi. Nelle operazioni di cattura il muratore rimane ucciso dallo scontro a fuoco.

Mila ha una nuova intuizione: notando che Sabine ha gli occhi azzurri capisce che il corpo trovato all'interno della villa del dentista in realtà è la bambina numero 4, Melissa. Riferisce la sua intuizione a Gavila, il quale comprende di essere stato ingannato dal capo Roche. Questi confesserà di aver trovato il corpo della numero 3 (Sabine) ma di non aver voluto divulgare la notizia al di fuori della stretta squadra poliziesca, mantenendo le distanze con lui e con Mila. Il cadavere di Sabine è stato trovato nella villa del magnate Rockford, erede della ricchissima dinastia omonima. Rockford è ormai in fin di vita e in coma irreversibile quando la squadra speciale scopre che questi, omosessuale, ha ucciso tutti i suoi ex amanti riversandoli in una fossa comune. A questo punto urge parlare con Rockford, sicuramente in qualche rapporto con il serial killer. Ma, viste le sue condizioni, appare impossibile, ancora una volta. Mila tenta di far mettere in contatto Rockford con una sua amica medium, di notevole fama, Nicla. Dopo alcuni tentativi, Nicla riesce a far emergere un pur labile livello di coscienza nel malato, che racconta così l'incontro avvenuto quasi vent'anni prima con il serial killer e il battesimo di fuoco cui si era subito sottoposto uccidendo un uomo catturato da “Albert”. La squadra si reca alla casetta in legno, ormai abbandonata, descritta dalla suora-medium. Al suo interno, la squadra speciale di Roche trova cinque fotografie: quelle delle bambine rapite, ancora in vita nelle foto.

Di ritorno al 'Pensatoio', la squadra speciale trova una sorpresa: il cadavere della quinta bambina, Caroline. Dacché il fatto che il luogo sia stato 'violato' dal ricercato alimenta sospetti sulla squadra, essa viene affiancata da un esterno, il Capitano Terence Mosca.

Intanto Mila ha una nuova intuizione: le bambine, specie quella portata via dalle giostre, potrebbero esser state rapite da una donna, dunque il killer dovrebbe avere una complice. Inoltre Mila è convinta di essere pedinata, forse proprio dal killer. Decide allora di farsi ipnotizzare da Boris per capire se qualcosa le è sfuggito quando era stata seguita rientrando al bungalow. In effetti emerge un particolare nuovo: al killer era caduta una monetina. Il giorno successivo, la prima a recarsi a cercarla è Sarah Rosa. Questa volta l'intuizione di Mila è esatta. Sarah Rosa è la madre della sesta bambina scomparsa, Sandra, in realtà la prima a essere rapita dal killer, ormai 47 giorni prima. Addirittura da allora il killer, tenendo la piccola in vita e somministrandole un cocktail di farmaci che rallentano il dissanguamento e i cui resti erano stati trovati anche nel braccio mozzato di solo una (dettaglio al tempo inspiegabile), delle vittime, ricatta la poliziotta: è lei ad aver portato il cadavere di Caroline all'interno del loro alloggio e anche ad aver rapito le altre bambine. Sarah Rosa si è vista costretta a farlo, ma sarà ugualmente incriminata. Per questo si spiega l'ostracismo di Sarah Rosa nei confronti di Mila. Temeva che scoprendo l'identità della sesta bambina ne mettesse in pericolo la vita. La poliziotta non conosce il killer in quanto comunica con lei solo via mail. Ma chi vuole smascherare "Albert"? Solo l'agente Sarah Rosa? Si pensa allora di prendere in mano l'ultimo caso della squadra conosciuto come "Wilson Pickett". Terence Mosca fa a sorpresa arrestare l'agente Boris, lui avrebbe ucciso al posto di salvare, l'ultima vittima del mostro dopo averla trovata ancora viva. Nel suo appartamento trovano gli slip della ragazza.

A seguito di questi misfatti che hanno disgregato la squadra speciale, Mila e Gavila finiscono a letto e lei gli confida di essere stata rapita e tenuta segregata da piccola. Fu salvata grazie alla medium-suora. In quei frangenti la tv divulga la notizia della cattura del probabile serial killer: durante una visita di controllo dopo l'uscita dal carcere, l'uomo aveva sparato a uno degli agenti uccidendolo. Insospettiti, gli agenti avevano poi fatto irruzione nella sua casa trovando la sesta bambina, sofferente ma viva. Nella colluttazione successiva il criminale, tale Vincent Clarisso, viene ucciso. Considerata l'età del soggetto (trent’anni), Mila è convinta che non si tratti del loro uomo, ma tutte le prove nell'appartamento, oltre alla figlia di Sarah Rosa, lo fanno ritenere il responsabile. Nella casa del killer, Mila trova un filmato dell'interno della casa di Goran: Mila ora teme per suo figlio. Lei e la squadra si precipitano alla sua casa: qui faranno una scoperta agghiacciante. A seguito dell'abbandono della moglie e della sua volontà di portarsi via il figlio, Goran li ha entrambi uccisi. Solo quando rivede i corpi, Goran sembra prenderne coscienza e si butta dalla finestra. Dodici metri di volo per ridursi in fin di vita. Si scopre anche che è stato proprio Goran a mettere gli slip nell'appartamento di Boris per farlo incriminare.

Mila sa che qualcosa non torna su Clarisso. Nella casa di Goran trova l'incartamento riguardante il dialogo tra un direttore del carcere e il procuratore distrettuale sul caso di uno strano detenuto, di cui non si conosce l'identità e che fa di tutto per nasconderla. Incarcerato per futili motivi, ha diviso la cella con un compagno per diversi mesi. Poi egli fu scarcerato. Mila scopre che il compagno era Vincent Clarisso.

Quindi, anche ripensando al caso Charles Manson, il famoso killer subliminale, le è tutto chiaro: il killer subliminale 'Albert', dopo aver messo a punto il suo piano criminale, si è fatto incarcerare per futili motivi così da procurarsi il migliore degli alibi. In cella ha indotto il compagno Vincent Clarisso a eseguire tutta l'operazione, a cominciare dal rapimento di Sandra, figlia di Sarah Rosa. Poi ha costretto la poliziotta, sotto ricatto, a rapire le altre cinque bambine, facendone rinvenire i corpi in luoghi appositi in modo da far scoprire l'identità dei suoi 'adepti'. 'Albert', sapendo di essere registrato da microspie, ha indotto chi sapeva l'avrebbe ascoltato, Goran Gavila, a uccidere moglie e figlio.

Mila incontra l'uomo in galera, e, stringendogli la mano, riesce a prelevare tessuti organici per l'identificazione. Le uniche parole pronunciate dal killer sono 'è femmina'. Solo dopo qualche tempo Mila scoprirà che si riferiva alla bambina di Gavila che teneva in grembo.

Riconoscimenti modifica

Il libro ha conseguito i premi:

Edizioni modifica

Note modifica

  1. ^ Il suggeritore, su donatocarrisi.it. URL consultato il 5 settembre 2013.
  2. ^ L'IPOTESI DEL MALE edito Longanesi, Intervista realizzata da Daniela Lanni, in "TuttoLibri", rubrica de "La Stampa.it". URL consultato il 30 dicembre 2013 (archiviato dall'url originale il 30 dicembre 2013).
  3. ^ Carrisi vincitore del Festival Mediterraneo del Giallo e del Noir, su milanonera.com. URL consultato il 5 ottobre 2022.
  4. ^ Albo d'oro, su premiobancarella.it. URL consultato il 5 ottobre 2022.
  5. ^ milanonera.com, https://www.milanonera.com/donato-carrisi-vince-il-premio-camaiore-letteratura-gialla-2009/. URL consultato il 5 ottobre 2022.
  6. ^ Federica Calvia, Massarosa (LU): Donato Carrisi, su eccolatoscana.myblog.it. URL consultato il 5 ottobre 2022.
  7. ^ Premio Letterario Massarosa, su comune.massarosa.lu.it. URL consultato il 5 ottobre 2022.
  8. ^ (FR) Le chuchoteur t.1 (prix catégorie policiers-thrillers des lecteurs du Livre de poche 2011), su bloombooks.ma. URL consultato il 5 ottobre 2022.
  9. ^ (FR) Prix SNCF du Polar: Carrisi récompensé, su lefigaro.fr. URL consultato il 5 ottobre 2022.

Voci correlate modifica

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