In the End

singolo dei Linkin Park del 2001
Disambiguazione – Se stai cercando altri significati, vedi In the End (disambigua).

In the End è un singolo del gruppo musicale statunitense Linkin Park, pubblicato l'11 settembre 2001 come quarto estratto dal primo album in studio Hybrid Theory.[10]

In the End
singolo discografico
Screenshot tratto dal video del brano
ArtistaLinkin Park
Pubblicazione11 settembre 2001
Durata3:36
Album di provenienzaHybrid Theory
GenereNu metal
Rap rock
EtichettaWarner Bros.
ProduttoreDon Gilmore
Registrazione1999–2000, NRG Recording Studios, North Hollywood (California)
FormatiCD, DVD, VHS
Altri formatiDownload digitale, streaming (1º ottobre 2020)[1]
Certificazioni originali
Dischi d'oroBandiera della Nuova Zelanda Nuova Zelanda[2]
(vendite: 7 500+)
Bandiera della Svezia Svezia[3]
(vendite: 15 000+)
Bandiera della Svizzera Svizzera[4]
(vendite: 15 000+)
Dischi di platinoBandiera della Danimarca Danimarca (2)[5]
(vendite: 180 000+)
Bandiera del Portogallo Portogallo (5)[6]
(vendite: 50 000+)
Bandiera del Regno Unito Regno Unito (3)[7]
(vendite: 1 800 000+)
Dischi di diamanteBandiera degli Stati Uniti Stati Uniti[8]
(vendite: 10 000 000+)
Certificazioni FIMI (dal 2009)
Dischi di platinoBandiera dell'Italia Italia (3)[9]
(vendite: 150 000+)
Linkin Park - cronologia
Singolo precedente
(2001)
Singolo successivo
(2002)
Logo
Logo del disco In the End
Logo del disco In the End

Descrizione modifica

Il brano è stato scritto dal rapper Mike Shinoda in una sera in una sala prove situata a Hollywood, facendola sentire ai restanti componenti la mattina seguente, trovando il favore di tutti ad eccezione di Chester Bennington, che in un primo momento non lo ha ritenuto particolarmente interessante al punto da non volerlo nella lista tracce definitiva di Hybrid Theory.[11][12] A proposito del testo, intervistato da Rock Sound nel 2020, Shinoda ha spiegato:[13]

«C'è una strana battaglia con la disperazione e la natura effimera del tempo e delle nostre vite di cui parla davvero la canzone. La cosa così strana della canzone è che parla di queste cose dicendo "Non ho risposte". Perché di solito una canzone non parla di non avere risposte, giusto? Semplicemente gira da sola in un cerchio liricamente [parlando]. E specialmente da giovane è così che mi sono sentito, è così che ci siamo sentiti tutti, semplicemente non sapevamo cosa fare delle cose. In un certo senso è ciò che accade ancora oggi, è una cosa senza tempo e universale»

Una prima versione del brano è stata inserita nell'EP Underground Eleven (e successivamente ripubblicata il 1º ottobre 2020 per anticipare il ventennale del disco);[1] questa versione in realtà era già presente in precedenza nei primi demo del gruppo (al tempo conosciuti come Hybrid Theory) con il titolo di Untitled o The Untitled. Nell'album di remix Reanimation il brano è stato reinterpretato in chiave hip hop dal produttore KutMasta Kurt e reintitolato Enth E Nd. Inoltre è presente anche nell'EP Collision Course (realizzato con il rapper Jay-Z) con il titolo di Izzo/In the End, un mash-up del brano con Izzo (H.O.V.A.) di Jay-Z.

Promozione modifica

In the End è stato pubblicato nel settembre 2001 inizialmente per la sola rotazione radiofonica negli Stati Uniti d'America,[10] venendo distribuito anche per il mercato europeo sotto forma di CD o DVD il 20 novembre seguente.[14][15] Il 27 marzo 2002 il singolo è stato commercializzato anche per il mercato giapponese con il titolo di In the End: Live & Rare e contenente le varie b-side contenute nelle edizioni europee, oltre alle bonus track My December e High Voltage precedentemente pubblicate nell'edizione giapponese di Hybrid Theory.[16]

Nel corso degli anni ha ottenuto grande popolarità al punto da raggiungere la seconda posizione della Billboard Hot 100 statunitense;[17] nel giugno 2021 ha superato il miliardo di riproduzioni streaming sulla piattaforma Spotify, divenendo il primo brano nu metal a raggiungere tale obiettivo.[18]

Video musicale modifica

Il video musicale, diretto dal DJ del gruppo Joe Hahn e da Nathan "Karma" Cox,[19] è stato realizzato in buona parte in CGI e mostra il gruppo esibirsi su una statua raffigurante una donna, ad esclusione di Mike Shinoda, che non vi si trova al di sopra se non durante i ritornelli; infatti, nel primo verso lo si può vedere rappare in un vasto terreno desolato, dal quale spuntano dei rametti d'erba, mentre durante il secondo verso, si trova circondato da rami che si estendono ed articolano in maniera disordinata e casuale. Mentre Shinoda rappa, Chester Bennington si trova su una piattaforma recante dei gargoyles ai bordi ed una porta posta frontalmente ad essa. Durante l'interludio il cielo inizia ad oscurarsi e nell'ultimo ritornello il gruppo si esibisce sotto un'insistente pioggia. Una volta conclusasi la canzone, il cielo gradualmente inizia a schiarirsi e la vasta zona di terra dove Shinoda rappava si trasforma in un rigoglioso prato verde.

Il video venne premiato come miglior video rock agli MTV Video Music Awards 2002.[20]

Tracce modifica

Testi e musiche dei Linkin Park, eccetto dove indicato.

CD promozionale (Europa, Stati Uniti)
  1. In the End – 3:36
CD (Australia, Europa)
  1. In the End – 3:37
  2. A Place for My Head (Live at Docklands Arena, London) – 3:11 (Linkin Park, Mark Wakefield, Dave Farrell)
  3. Step Up (1999 Demo) – 3:53 (Mike Shinoda, Joe Hahn, Brad Delson)
CD maxi (Australia, Europa)
  1. In the End – 3:37
  2. In the End (Live BBC Radio One) – 3:25
  3. Points of Authority (Live at Docklands Arena, London) – 3:29
  4. In the End (Video) – 3:37
CD (Germania)
  1. In the End – 3:37
  2. Step Up (1999 Demo) – 3:53 (Mike Shinoda, Joe Hahn, Brad Delson)
VHS promozionale (Europa)
  1. In the End – 3:37
DVD (Germania, Regno Unito)
  1. In the End (Audio) – 3:37
  2. Crawling (Music Video) – 3:36
  3. 4 X 30 Seconds – 2:25
EP (Giappone) – In the End: Live & Rare
  1. In the End (Album Version) – 3:37 (Linkin Park)
  2. Papercut (Live at Docklands Arena, London) – 3:12 (Linkin Park)
  3. Points of Authority (Live at Docklands Arena, London) – 3:29 (Linkin Park)
  4. A Place for My Head (Live at Docklands Arena, London) – 3:11 (Linkin Park, Mark Wakefield, Dave Farrell)
  5. Step Up (1999 Demo) – 3:53 (Mike Shinoda, Joe Hahn, Brad Delson)
  6. My December – 4:21 (testo: Mike Shinoda)
  7. High Voltage – 3:45 (Linkin Park)
Download digitale, streaming – demo
  1. In the End (Demo) (LPU Rarities) – 3:48

Formazione modifica

Hanno partecipato alle registrazioni, secondo le note di copertina di Hybrid Theory:[21]

Gruppo
Produzione

Classifiche modifica

Note modifica

  1. ^ a b (EN) Emily Carter, Linkin Park Share Early Demo Version Of In The End, su Kerrang!, 1º ottobre 2020. URL consultato il 20 agosto 2022.
  2. ^ (EN) NZ Top 40 Singles Chart, su The Official NZ Music Charts. URL consultato l'8 agosto 2017.
  3. ^ (SV) Linkin Park – Sverigetopplistan, su Sverigetopplistan. URL consultato il 19 febbraio 2022.
  4. ^ (DE) Edelmetall, su Schweizer Hitparade. URL consultato il 6 dicembre 2017.
  5. ^ (DA) In the End, su IFPI Danmark. URL consultato il 6 febbraio 2024.
  6. ^ (PT) TOP AFP/AUDIOGEST - Semana 6 de 2024 (2 de FEVERIERO a 8 de FEVEREIRO de 2024) (PDF), su Associação Fonográfica Portuguesa. URL consultato il 21 febbraio 2024 (archiviato dall'url originale il 21 febbraio 2024).
  7. ^ (EN) In the End, su British Phonographic Industry. URL consultato il 7 maggio 2023.
  8. ^ (EN) Linkin Park - In the End – Gold & Platinum, su Recording Industry Association of America. URL consultato il 28 febbraio 2024.
  9. ^ In the End (certificazione), su FIMI. URL consultato il 20 agosto 2019.
  10. ^ a b (EN) Going for Adds (PDF), in Radio & Records, n. 1418, Radio & Records, Inc., 7 settembre 2001, ISSN 0277-4860 (WC · ACNP).
  11. ^ (EN) Luke Morton, Linkin Park Knew In The End Would Be "Special" As Soon As It Was Written, su Kerrang!, 8 ottobre 2020. URL consultato il 20 marzo 2023.
  12. ^ (EN) Did CHESTER BENNINGTON hate LINKIN PARK's "In the End"? MIKE SHINODA weighs in, su Revolver, 15 febbraio 2023. URL consultato il 20 marzo 2023.
  13. ^ (EN) James Wilson-Taylor, LINKIN PARK'S MIKE SHINODA ON WRITING 'IN THE END': "IT'S A TIMELESS & UNIVERSAL THING", su Rock Sound, 7 luglio 2020. URL consultato il 3 febbraio 2022 (archiviato dall'url originale l'8 marzo 2021).
  14. ^ (EN) IN THE END, su Linkin Park. URL consultato il 1º agosto 2014 (archiviato dall'url originale il 10 agosto 2014).
  15. ^ (EN) IN THE END (VERSION 2), su Linkin Park. URL consultato il 1º agosto 2014 (archiviato dall'url originale il 10 agosto 2014).
  16. ^ (EN) IN THE END: LIVE AND RARE, su Linkin Park. URL consultato il 1º agosto 2014 (archiviato dall'url originale il 10 agosto 2014).
  17. ^ a b c d e f g (EN) Linkin Park – Chart history, su Billboard, Penske Media Corporation. URL consultato il 29 novembre 2021. Cliccare sulla freccia all'interno della casella nera per visualizzare la classifica desiderata.
  18. ^ (EN) Emily Carter, Linkin Park's In The End is the first nu-metal song to pass one billion Spotify streams, su Kerrang!, 7 giugno 2021. URL consultato il 20 marzo 2023.
  19. ^ (EN) An interview with bassist Phoenix, su Rough Edge. URL consultato il 29 settembre 2007.
  20. ^ (EN) MTV Video Music Awards History, su Rock on the Net. URL consultato il 29 settembre 2007.
  21. ^ (EN) Note di copertina di Hybrid Theory, Linkin Park, Warner Bros. Records, 9362-47755-2, CD, 24 ottobre 2000.
  22. ^ a b c d e f g h i j k l m n (EN) Linkin Park – In The End, su Ultratop. URL consultato il 20 marzo 2023.
  23. ^ (FR) Le Top de la semaine : Top Singles Téléchargés: Semain du 28 Juillet, su Syndicat national de l'édition phonographique. URL consultato il 30 luglio 2017 (archiviato dall'url originale il 30 luglio 2017).
  24. ^ (EN) Irish Singles Chart, su irishcharts.ie. URL consultato il 24 giugno 2008.
  25. ^ (EN) Official Singles Chart Top 100: 14 October 2001 - 20 October 2001, su Official Charts Company. URL consultato il 10 settembre 2015.
  26. ^ (EN) Official Rock & Metal Singles Chart Top 40: 14 October 2001 - 20 October 2001, su Official Charts Company. URL consultato il 10 settembre 2015.
  27. ^ (EN) Single (track) Top 40 lista: 2017. 07. 21. - 2017. 07. 27, su Hivatalos magyar slágerlisták. URL consultato il 10 agosto 2017.
  28. ^ (PT) TOP AFP/AUDIOGEST - Semanas 01 a 52 de 2021 - De 01/01/2021 a 30/12/2021 (PDF), su Associação Fonográfica Portuguesa. URL consultato il 26 gennaio 2022 (archiviato dall'url originale il 26 gennaio 2022).
  29. ^ (PT) TOP AFP/AUDIOGEST - Semanas 01 a 52 de 2023 - De 30/12/2022 a 28/12/2023 (PDF), su Associação Fonográfica Portuguesa. URL consultato il 10 febbraio 2024 (archiviato dall'url originale l'8 febbraio 2024).

Collegamenti esterni modifica