Incidente dell'Ilyushin Il-76 dei Guardiani della rivoluzione del 2003

incidente aereo in Iran nel 2003

L'incidente dell'Ilyushin Il-76 dei Guardiani della rivoluzione avvenne il 19 febbraio 2003, quando un Ilyushin Il-76 precipitò su un terreno montuoso vicino a Kerman, in Iran. L'aereo della Forza Aerospaziale dell'Esercito dei Guardiani della Rivoluzione Islamica, marche 15-2280, stava volando da Zahedan a Kerman quando si schiantò a 35 chilometri a sud-est di Kerman.[1] L'aereo trasportava membri della Guardia rivoluzionaria islamica, una forza speciale indipendente dall'esercito iraniano, in una missione sconosciuta.[2]

Incidente dell'Ilyushin Il-76 dei Guardiani della rivoluzione del 2003
Un Il-76 simile a quello coinvolto
Tipo di eventoIncidente
Data19 febbraio 2003
Ora18:24
TipoVolo controllato contro il suolo causato da errore del pilota durante la discesa nel maltempo
Luogo35 km a sud-est di Kerman
StatoBandiera dell'Iran Iran
Coordinate30°08′37.1″N 57°24′06.3″E / 30.143639°N 57.40175°E30.143639; 57.40175
Tipo di aeromobileIlyushin Il-76MD
OperatoreCorpo delle guardie della rivoluzione islamica
Numero di registrazione15-2280
PartenzaAeroporto di Zahedan, Zahedan, Iran
DestinazioneAeroporto di Kerman, Kerman, Iran
Occupanti275
Passeggeri257
Equipaggio18
Vittime275
Feriti0
Sopravvissuti0
Mappa di localizzazione
Mappa di localizzazione: Iran
Incidente dell'Ilyushin Il-76 dei Guardiani della rivoluzione del 2003
Dati estratti da Aviation Safety Network[1]
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Forti venti imperversavano nella regione dell'incidente quando l'aereo scomparve dagli schermi radar; approssimativamente nello stesso momento, gli abitanti dei villaggi della zona descrissero di aver sentito una forte esplosione. Non ci furono sopravvissuti tra i 275 occupanti a bordo dell'aereo. Al 2022, il disastro rimane il secondo peggiore sul suolo iraniano (dietro il volo Iran Air 655) e il peggiore di un Il-76.

L'incidente modifica

L'Il-76 stava volando su una rotta dall'aeroporto di Zahedan all'aeroporto di Kerman trasportando membri del Corpo delle guardie della rivoluzione islamica in una missione non specificata. L'aereo da trasporto russo, equipaggiato con quattro motori turboventola con un equipaggio di 18 persone, perse i contatti radio con il controllo del traffico aereo alle 17:30 dopo essere volato in condizioni meteorologiche avverse.

L'aereo si schiantò contro i monti Sirch, a sud-est di Kerman, a circa 500 miglia a sud-est di Teheran, non lasciando scampo a nessuno dei 275 a bordo. Gli investigatori ritennero l'incidente un volo controllato contro il suolo, citando il deterioramento delle condizioni meteorologiche e i venti forti.[1][3]

Conseguenze modifica

Immediatamente dopo lo schianto, i membri delle Corpo delle guardie della rivoluzione islamica e della Mezzaluna Rossa furono inviati sulla scena dell'incidente. Due elicotteri che tentarono di raggiungere la scena tornarono indietro a causa del maltempo. Venne inoltre istituito un cordone dell'area, limitando l'accesso ai giornalisti e al pubblico.[4]

Il gabinetto del presidente Mohammad Khatami inviò un messaggio di cordoglio alle famiglie delle vittime per il tragico evento in cui erano morti un gruppo di fratelli dell'IRGC, il Corpo delle guardie della rivoluzione islamica.[5] Il governo iraniano incolpò anche le sanzioni statunitensi contro l'Iran per aver avuto un ruolo nell'incidente poiché le restrizioni rendevano più difficile per l'Iran effettuare la manutenzione dei suoi aerei.[6]

Si ipotizzava che l'incidente fosse il risultato di una collisione a mezz'aria a causa dell'elevato numero di vittime (l'Il-76 trasporta normalmente meno di 200 passeggeri). Un'organizzazione terroristica chiamata Brigate di Abu-Bakr rivendicò l'incidente.[7]

Note modifica

  1. ^ a b c (EN) Harro Ranter, ASN Aircraft accident Ilyushin Il-76MD 15-2280 Kerman, su aviation-safety.net. URL consultato il 4 dicembre 2020.
  2. ^ (EN) CNN.com - Fog halts Iran air crash search - Feb. 20, 2003, su web.archive.org, 4 febbraio 2007. URL consultato il 4 dicembre 2020 (archiviato dall'url originale il 4 febbraio 2007).
  3. ^ (EN) 302 Dead In Iranian Plane Crash, su cbsnews.com. URL consultato il 4 dicembre 2020.
  4. ^ (EN) No survivors in Iran plane crash, 20 febbraio 2003. URL consultato il 4 dicembre 2020.
  5. ^ (EN) Nazila Fathi, 302 Killed in Crash of Iranian Military Plane (Published 2003), in The New York Times, 20 febbraio 2003. URL consultato il 4 dicembre 2020.
  6. ^ (EN) Iran air safety hit by sanctions, 6 dicembre 2005. URL consultato il 4 dicembre 2020.
  7. ^ (EN) RFE/RL Iran Report, su web.archive.org, 21 luglio 2009. URL consultato il 4 dicembre 2020 (archiviato dall'url originale il 21 luglio 2009).

Voci correlate modifica