Indicator indicator

specie di uccello

L'indicatore golanera (Indicator indicator (Sparrman, 1777)) o indicatore maggiore è un uccello piciforme appartenente alla famiglia Indicatoridae, diffuso nell'Africa subsahariana.[2]

Come leggere il tassoboxProgetto:Forme di vita/Come leggere il tassobox
Come leggere il tassobox
Indicatore golanera
Indicator indicator
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Sottoregno Eumetazoa
Superphylum Deuterostomia
Phylum Chordata
Subphylum Vertebrata
Infraphylum Gnathostomata
Superclasse Tetrapoda
Classe Aves
Sottoclasse Neornithes
Superordine Neognathae
Ordine Piciformes
Famiglia Indicatoridae
Genere Indicator
Specie I. indicator
Nomenclatura binomiale
Indicator indicator
(Sparrman, 1777)
Sinonimi

Cuculus indicator
Sparrman, 1777

Descrizione modifica

L'indicatore golanera è un uccello molto piccolo, le sue misure sono in genere intorno ai 20 cm e 50 g[senza fonte]. Le sue colorazioni, sempre scure, variano dal grigio all'olivastro. Il becco è robusto e breve, le zampe anch'esse corte, presentano unghie resistenti e ricurve.

Biologia modifica

L'indicatore golanera, caso rarissimo negli animali selvatici, funge da guida per l'uomo (cacciatori di miele della foresta waYao e Hadza che lo richiamano attivamente) e la mellivora per trovare i nidi delle api selvatiche. Dopo che il nido è stato aperto dall'uomo, l'indicatore scende per mangiare le api e soprattutto la loro cera ricca di energia[3]. Cattura anche formiche, termiti, larve di altri insetti e persino le uova di altri uccelli.

È un parassita di covata e non costruisce un nido proprio. I suoi piccoli hanno un becco uncinato con cui uccidono i nidiacei della specie ospite in modo da avere a propria esclusiva disposizione il cibo.

Note modifica

  1. ^ (EN) BirdLife International 2012, Indicator indicator, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ (EN) F. Gill e D. Donsker (a cura di), Family Indicatoridae, in IOC World Bird Names (ver 9.2), International Ornithologists’ Union, 2019. URL consultato il 16 maggio 2014.
  3. ^ Dan Saladino, Mangiare fino all'estinzione,cap. I Miele degli Hazda, 2023, trad.Giovanni Garbellini, Einaudi, ISBN 978 8806 25678 4

Altri progetti modifica