Induratio penis plastica

malattia umana
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La Induratio Penis Plastica (IPP), detta anche malattia di La Peyronie dal chirurgo francese che l'ha scoperta, è una fibrosi del tessuto connettivo del pene. La prima segnalazione sulla malattia, infatti, fu fatta da Andrea Vesalio nel 1550, ma la prima descrizione clinica fu scritta da François de La Peyronie, chirurgo dell'esercito di Luigi XV nel 1743.

Induratio Penis Plastica (Malattia di La Peyronie)
Pene affetto da IPP
Specialitàurologia
Classificazione e risorse esterne (EN)
OMIM171000 e 171000
MeSHD010411
MedlinePlus001278
eMedicine1061264
Sinonimi
Malattia di La Peyronie
Eponimi
François de La Peyronie

È una malattia del tessuto connettivo che colpisce circa il 5% degli uomini.[1] Si tratta di una fibrosi localizzata della tunica albuginea del pene, ovvero della guaina che riveste i suoi corpi cavernosi.[2] La condizione provoca dolore, curvatura anomala del pene, disfunzione erettile, rientro, perdita di circonferenza e accorciamento.[3][4][5][6]. La terapia ionoforetica con farmaci calcio-antagonisti, che agiscono rilassando i vasi sanguigni, risulta efficace per migliorare la qualità di vita dei pazienti affetti dalla malattia di La Peyronie[7].

Fisiopatologia modifica

Nella malattia stabilizzata si forma una placca calcifica, nella parte interessata, che porta a una curvatura del pene più o meno importante. Le cause sono incerte: si ipotizzano quali fattori eziologici i microtraumi che si possono verificare durante i rapporti sessuali o traumi di altra natura.

Prevenzione e terapia modifica

L'assunzione di vitamina E è utile nella prevenzione dell'insorgenza di tali forme di sclerosi, come la IPP, oltre a facilitare e rendere efficace la terapia farmacologica indotta con ionoforesi. Va sottolineato che sono rari i casi di completa calcificazione della placca di conseguenza sono buoni i risultati di guarigione con le terapie alternative farmacologiche quali appunto la ionoforesi, la laserterapia e la ultrasuonoterapia.[senza fonte]. Per quanto riguarda le cure, si utilizzano terapie farmacologiche generali oppure trattamenti locali come la terapia con laser ad ultrasuoni, o l'infiltrazione di farmaci all'interno della placca (cortisonici depot o calcioantagonisti come il verapamil per far regredire la calcificazione[8]), il cui obiettivo è soprattutto quello di ridurre i sintomi ed arginare l'evoluzione della malattia. Inoltre si utilizzano anche meccanismi di trazione per il raddrizzamento del pene[9].

Di recente è stata introdotta la somministrazione locale peniena di farmaci attraverso la laser-foresi altrimenti detta criopass-laser terapia, tecnica già ampiamente usata in ortopedia, medicina estetica e sportiva. La tecnica è in fase di sperimentazione anche per la cura di metastasi cutanee di patologie tumorali .

In generale, quanto prima è effettuata una corretta diagnosi, tanto migliori saranno i risultati che è possibile aspettarsi delle terapie. Occorre rivolgersi ad uno specialista andrologo non appena si riscontrino i sintomi (dolore in erezione, presenza di una curvatura, deficit erettivo, formazione di nodulo). L'intervento chirurgico è molto delicato e va eseguito da uno specialista particolarmente esperto, dopo averne accertata la necessità secondo della gravità del caso.

La malattia nei casi più gravi può portare a deficit erettili tali da impedire la penetrazione o erezioni dolorose, in questi casi solo l'intervento chirurgico con l'eventuale applicazione di una protesi peniena o una corporoplastica secondo Nesbit può essere di aiuto.

Note modifica

  1. ^ Andrew Pollack, Treatment for Penis Curvature Sees Results, in The New York Times, 3 giugno 2012. URL consultato il 3 agosto 2013.
  2. ^ Levine LA, Estrada CR, Storm DW, Matkov TG, Peyronie disease in younger men: characteristics and treatment results [collegamento interrotto], in Journal of Andrology, vol. 24, n. 1, 2003, pp. 27–32, PMID 12514077.
  3. ^ Laurence A Levine, Peyronie's disease and erectile dysfunction: Current understanding and future direction, in Indian Journal of Urology, vol. 22, n. 3, 2010, pp. 246–50, DOI:10.4103/0970-1591.27633.
  4. ^ (EN) Ole Daniel Enersen, Peyronie's disease, in Who Named It?.
  5. ^ Peyronie's Disease, su kidney.niddk.nih.gov. URL consultato il 3 dicembre 2007 (archiviato dall'url originale il 20 ottobre 2007).
  6. ^ Peyronie's disease, su peyronies.webs.com, Mayo Clinic. URL consultato il 3 dicembre 2007 (archiviato dall'url originale il 22 maggio 2013).
  7. ^ Tatiana Bolgeo, Roberta Di Matteo e Menada Gardalini, Quality of life of patients with La Peyronie's disease undergoing local iontophoresis therapy: A longitudinal observational study, in Archivio Italiano Di Urologia, Andrologia: Organo Ufficiale [di] Societa Italiana Di Ecografia Urologica E Nefrologica, vol. 94, n. 1, 29 marzo 2022, pp. 75–79, DOI:10.4081/aiua.2022.1.75. URL consultato il 1º aprile 2022.
  8. ^ Levine L.A., Estrada C.R., Intralesional verapamil for the treatment of Peyronie's disease: a review, in International Journal of Impotence Research, vol. 14, n. 5, 2002, pp. 324-328.
  9. ^ Gontero, et al., Use of penile extender device in the treatment of penile curvature as a result of Peyronie's disease. Results of a phase II prospective study. (PDF), in J Sex Med, vol. 6, n. 2, 2009, pp. 558-66. URL consultato il 4 gennaio 2012 (archiviato dall'url originale il 25 febbraio 2012).

Bibliografia modifica

  • Paulis, G.; Brancato, T. Inflammatory mechanisms and oxidative stress in Peyronie's disease. Therapeutic “rationale” and related emerging treatment strategies. Inflamm. Allergy Drug Targets, 2012, 11, 48-57.
  • Paulis, G.; Brancato, T.; D'Ascenzo, R.; De Giorgio, G.; Nupieri, P.; Orsolini, G.; Alvaro, R. Efficacy of vitamin E in the conservative treatment of Peyronie's disease: legend or reality? A controlled study of 70 cases. Andrology, 2013, 1, 120-128.
  • Paulis, G.; Cavallini, G. Clinical evaluation of natural history of Peyronie's disease: our experience, old myths and new certainties. Inflamm. Allergy Drug Targets, 2013, 12, 341-348.
  • Cavallini, G.; Paulis, G. Improvement of Chronic Peyronie's Disease Symptoms After Diabetic compensation: A Retrospective Study. Urology, 2013, 81, 794-798.
  • Cortés-González, J.R.; Glina, S. Conservative treatment of Peyronie's disease: colchicine vs. colchicine plus vitamin E.Actas Urol Esp 2010; 34(5):444-9.
  • Kuehhas, F.E. et al. Peyronie's Disease: Nonsurgical Therapy Options. Rev Urol 2011; 13:139-146.
  • Abern, M.R.; Larsen, S.; Levine, L.A. Combination of penile traction, intralesional verapamil, and oral therapies for Peyronie's disease. J Sex Med 2012; 9(1):288-95.
  • Cavallini, G. et al. Association between Peyronie's disease and low serum testosterone levels: detection and therapeutic considerations. J Androl. 2012 May-Jun;33(3):381-8.
  • Paulis, G. et al. Effectiveness of antioxidants (propolis, blueberry, vitamin E) associated with verapamil in the medical management of Peyronie's disease: a study of 151 cases. Int J Androl. 2012 Aug;35(4):521-7.
  • Halal, A.A.; Geavlete, P.; Ceban, E. Pharmacological therapy in patients diagnosed with Peyronie's disease. J Med Life. 2012 Jun 12;5(2):192-5.

Voci correlate modifica

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni e fonti modifica

Controllo di autoritàThesaurus BNCF 21871 · LCCN (ENsh85099418 · BNF (FRcb126533393 (data) · J9U (ENHE987007533958405171
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