Institut français de Naples

L'Institut français de Naples, o Istituto francese di Napoli è un istituto francese fondato nel 1919 per sviluppare le relazioni tra l’Italia meridionale e la Francia. Ha come missione quella di assicurare e promuovere la diffusione della lingua, della cultura e della creazione artistica francese sia a Napoli che in Campania, Basilicata, Calabria, Molise e Puglia. Dal 2012 la denominazione ufficiale è Institut français Napoli. E un'antenna dell'Institut français Italia, che ha sede a Roma.

Institut français Napoli
StatoBandiera della Francia Francia
OrganizzazioneInstitut français
TipoOrganizzazione pubblica creata per sostenere e promulgare la lingua e la cultura francese
Istituito1919
daPaul-Marie Masson
DirettoreLaurent Burin des Roziers
SedeNapoli, Palazzo dell'Istituto Grenoble
IndirizzoVia Francesco Crispi, 86
80121 Napoli
Sito webwww.institutfrancais.it/napoli

Storia modifica

L'Istituto français de Naples venne ideato dal direttore dell’Istituto francese di Firenze, Julien Luchaire nel 1919[1].

La direzione dell’IFN fu affidata al musicologo e compositore Paul-Marie Masson (Sèta, Hérault, 1882 - Parigi 1954), già docente presso l’istituto di Firenze[2]. Fu il primo istituto francese dell’Italia meridionale[3].

Già situato a Palazzo Corigliano, nel centro storico di Napoli, dal 1935 la sua sede si trova Palazzo dell'Istituto Grenoble nel quartiere di Chiaia.

Note modifica

  1. ^ Sandrine Iraci, La politica culturale francese in Sud Italia nel periodo fra le due guerre: l'Istituto francese di Napoli, 1919-1940, su lacropoli.it. URL consultato il 16 ottobre 2017 (archiviato dall'url originale il 14 ottobre 2017).
  2. ^ (FR) Jérémie Dubois, L'enseignement de l'italien en France 1880-1940: Une discipline au cœur des relations franco-italiennes, collana «Italie plurielle», Grenoble, Université de Grenoble, 2015, ISBN 978-2-8431-0299-8.
  3. ^ Istituto Francese di Napoli - sito web, su institutfrancais.it. URL consultato il 16 ottobre 2017 (archiviato dall'url originale il 16 ottobre 2017).

Bibliografia modifica

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