In matematica, in particolare in meccanica razionale, un integrale primo di un problema differenziale n-dimensionale del primo ordine è una funzione differenziabile con continuità che rimane costante lungo le soluzioni del problema.[1] Si tratta di una funzione la cui parentesi di Poisson con l'hamiltoniana è nulla:[2]

La conoscenza di un numero sufficiente di integrali primi di un problema differenziale fornisce delle informazioni aggiuntive. Ad esempio, nel caso unidimensionale:

essi permettono (sotto opportune ipotesi) di trovare, a meno di integrazioni ed inversioni, espressioni esplicite dei moti tramite separazione delle variabili.

In fisica la traiettoria percorsa da un sistema è una soluzione dell'equazione del moto. Un integrale primo dell'equazione del moto è una funzione che rimane costante nel tempo se valutata lungo le possibili traiettorie (leggi orarie) del sistema. Considerando un sistema conservativo (descritto con un campo vettoriale conservativo) dipendente solo dalle coordinate spaziali, l'integrale primo del moto è dato dall'energia meccanica:

Una volta assegnati i dati iniziali ed individuato il relativo livello energetico , è possibile ridurre localmente il problema (nei punti in cui non si annulla la velocità) al calcolo e alla successiva inversione della funzione integrale:

con il segno determinato univocamente dai dati iniziali.

Definizione modifica

Siano   e   aperti e sia   un campo vettoriale con  . Si consideri il problema differenziale del primo ordine dato da:

 

L'integrale primo associato al problema è una qualsiasi funzione reale   tale che per una qualunque soluzione   del problema risulti:

 

Si tratta cioè di una qualsiasi quantità che si conserva lungo le soluzioni del problema. In fisica   è detta costante del moto o quantità conservata.

Una funzione   è integrale primo di un problema differenziale   se e soltanto se il suo gradiente è ortogonale al campo vettoriale  . Ovvero,   è integrale primo del problema se e solo se si verifica:

 

cioè il prodotto scalare di   con il gradiente è nullo.

Infatti, si supponga che   sia integrale primo del problema  . Grazie alla regolarità del campo vettoriale sono soddisfatte le ipotesi del teorema di Cauchy, che garantisce esistenza ed unicità locale della soluzione. Fissato quindi  , esiste unico   con   e  . Per la definizione di integrale primo risulta:

 

In particolare, quindi:

 

e dall'arbitrarietà di   segue l'implicazione diretta. Viceversa, si supponga che il gradiente di   sia ortogonale a  , e si consideri una generica soluzione  . Per ogni   si ha:

 

e questo prova l'asserto.

Il problema differenziale modifica

Sia   tale che   per ogni  , con   intervallo reale e  . Sia   integrale primo del problema vettoriale:

 

con   per ogni  . Risulta:

 

se e solo se:

 

In altre parole, le soluzioni a derivata non nulla del problema differenziale sono tutte e sole le soluzioni dell'equazione data da:

 

ossia che gli insiemi di livello (nel piano delle fasi) dell'integrale primo sono "insiemi invarianti" su cui giacciono per intero le curve di fase.

Dimostrazione modifica

Per mostrare l'implicazione diretta, è immediato verificare che   è soluzione di:

 

se e solo se   è soluzione di:

 

di cui   è integrale primo, quindi:

 

che prova l'implicazione diretta.

Per l'implicazione inversa, posto:

 

il fatto che:

 

implica:

 

e quindi:

 

Del resto, dato che un integrale primo è sempre ortogonale al campo vettoriale che definisce il problema differenziale cui è relativo, si ha anche:

 

Si tratta ora di una questione geometrica, in quanto si utilizzano vettori in  , e si sta affermando che i vettori:

 

sono entrambi ortogonali a:

 

Ma due vettori del piano entrambi ortogonali ad un terzo vettore assegnato non nullo sono necessariamente collineari; esiste cioè  , con  , tale che:

 

Del resto, per ipotesi:

 

che implica:

 

da cui:

 

e portando   al primo membro:

 

Questo prova l'implicazione inversa.

Note modifica

  1. ^ Enciclopedia Treccani - Integrale primo, su treccani.it. URL consultato il 26 luglio 2013.
  2. ^ Enciclopedia Treccani - Integrabile, su treccani.it. URL consultato il 26 luglio 2013.

Bibliografia modifica

  • (EN) Blanchard, Devaney, Hall, Differential Equations, Brooks/Cole Publishing Co, 2005, p. 486, ISBN 0-495-01265-3.

Voci correlate modifica

Collegamenti esterni modifica

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