Introd

comune italiano

Introd (pronuncia /ɛ̃tʁo/, Euntroù in patois valdostano[4]) è un comune italiano di 656 abitanti[1] della Valle d'Aosta occidentale.

Introd
comune
(IT) Comune di Introd
(FR) Commune d'Introd
Introd – Stemma
Introd – Bandiera
Introd – Veduta
Introd – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Valle d'Aosta
ProvinciaNon presente
Amministrazione
SindacoVittorio Stefano Anglesio (Union Valdôtaine) dal 24-5-2010
Lingue ufficialiFrancese, italiano
Territorio
Coordinate45°41′23.88″N 7°11′15.44″E / 45.689967°N 7.187622°E45.689967; 7.187622 (Introd)
Altitudine880 m s.l.m.
Superficie20,04 km²
Abitanti656[1] (31-12-2020)
Densità32,73 ab./km²
FrazioniBioley, Buillet, Chevrère, Crée, Delliod, Junod, Les Combes, Norat, Plan d'Introd, Tâche, Villes Dessous, Villes Dessus
Comuni confinantiArvier, Rhêmes-Saint-Georges, Valsavarenche, Villeneuve
Altre informazioni
Cod. postale11010
Prefisso0165
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT007035
Cod. catastaleE306
TargaAO
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona F, 3 472 GG[3]
Nome abitantiintroleins
PatronoConversione di San Paolo
Giorno festivo25 gennaio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Introd
Introd
Introd – Mappa
Introd – Mappa
Posizione del comune di Introd all'interno della Valle d'Aosta
Sito istituzionale

Il paese ha avuto notorietà internazionale in quanto località di villeggiatura estiva dei sommi pontefici Giovanni Paolo II e Benedetto XVI, nonché del cardinale Tarcisio Bertone (insignito anche del titolo di cittadino onorario del comune[5]).

Geografia fisica modifica

Territorio modifica

 
Vista d'insieme del territorio comunale. Sullo sfondo, la Valsavarenche.

Il comune di Introd è situato tra la Dora di Rhêmes e il torrente Savara, i corsi d'acqua che solcano rispettivamente la Val di Rhêmes e quella di Valsavarenche, le quali appartengono al Parco Nazionale del Gran Paradiso, che proprio a Introd ha inizio.

Clima modifica

Origini del nome modifica

Il toponimo latino è Inter Aquas[7][8], ripreso in francese come Entre [les] eaux, cioè "Tra le acque", in particolare il torrente Savara e la Dora di Rhêmes.

Storia modifica

 
La Signora di Introd.

Il territorio comunale è stato frequentato sin dall'epoca protostorica. Sono state ritrovate varie incisioni rupestri (la Pierre de Jean-Grat con croci e scanalature, la Pierre des Enfants con croce e coppelle, tre massi a coppelle in località Periettaz), e sepolture con lastre litiche a Moral e Plan-d'Introd.[9] Nel 1954, in località Daillod, una pietra verticale dai contorni lavorati è stata trovata nei pressi di due scheletri. Nel luglio 2011 durante gli scavi previsti per i lavori di ampliamento della scuola materna locale, sono stati trovati i resti ben conservati di una donna vissuta circa 5.000 anni fa, che ha ricevuto la denominazione di Signora di Introd: l'età dello scheletro è comparabile a quella dell'Uomo di Similaun.[9]

Le testimonianze medievali più visibili sono il castello di Introd, fatto costruire da Pierre Sarriod nel 1260 e il campanile della chiesa parrocchiale.[9]

Tra il del XIV e il XV secolo sono costruiti il granaio del castello e la cascina L'Ôla.[9]

In epoca fascista, il comune fu accorpato a quello di Villanova Baltea.

Simboli modifica

Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 18 giugno 1971.[10]

«D'azzurro, al filetto d'argento, posto in banda, accompagnato in capo da un castello al naturale, ed in punta da una stella a otto punte pure d'argento. Ornamenti esteriori di Comune.[10][11]»

Gli smalti azzurro e argento dello scudo sono tratti dal blasone dei nobili Sarriod, signori del luogo dal 1263. Vi è raffigurato il castello di Introd; la stella di otto raggi simboleggia le frazioni del Comune.

Il gonfalone è un drappo di azzurro.[10]

Monumenti e luoghi d'interesse modifica

Architetture militari modifica

In località Plan d'Introd sorge il castello duecentesco, noto come Castello di Introd. Incendiato e poi ricostruito negli anni 1912-1915, è un castello a pianta quasi circolare con una possente torre al centro[12].

In località Villes sorgeva anche la casaforte Vorbert, dal nome dalla famiglia omonima estintasi all'inizio del Settecento.[13]

Architetture civili modifica

Al fianco del castello sorge l'antica cascina L'Ôla.

Il villaggio Les Combes d'Introd è caratterizzato dall'architettura tradizionale[14], esempio dello stile dei mastri-costruttori della media valle del Lys (di Gaby e di Issime in particolare.

Tra le costruzioni tipiche figurano la Maison Bruil e la latteria turnaria.

Lungo la strada che dal fondovalle porta a Plan d'Introd, si passa sul Pon Nou (fr. Pont Neuf), ponte del 1916, così chiamato in contrapposizione al Pon Vioù (fr. Vieux Pont), ossia il ponte nuovo e il ponte vecchio in patois valdostano.

Architetture religiose modifica

  • In località Plan d'Introd è presente la Cappella del Santo Sudario
  • la chiesa parrocchiale della Conversione di San Paolo, dell'VIII secolo.
  • cappella di San Lorenzo

Aree naturali modifica

Siti archeologici modifica

  • Gli scavi della signora di Introd

Società modifica

Evoluzione demografica modifica

Abitanti censiti[15]

Tradizioni e folclore modifica

 
Cartello bilingue (francese-patois)

Introd è legata alla sua tradizione contadina e religiosa, come testimoniato dalle feste che si svolgono ogni anno ad agosto: la festa del pane nero in frazione Norat, e la festa del patrono di Arpilles, nella frazione omonima.

Cultura modifica

Biblioteche modifica

A Plan d'Introd 2 ha sede la biblioteca comunale intitolata a Émile Chanoux.

Musei modifica

  • in località Les Combes d'Introd sorge il Museo Giovanni Paolo II (Maison-musée Jean-Paul II) in ricordo delle vacanze trascorse dal Pontefice[16]
  • In località Villes-Dessus, nella Maison Bruil, uno dei maggiori esempi dell'architettura rurale del Gran Paradiso, ha sede il Museo etnografico della Maison de l'alimentation (Musée de l'alimentation), il cui motto è "Conserver le souvenir...se souvenir pour conserver" (= Conservare il ricordo...ricordarsi per conservare)[17];
  • In località Villes-Dessus si trova il Parc animalier d'Introd[18];
  • Museo parrocchiale di arte sacra

Associazioni modifica

Nel comune di Introd sono presenti diverse associazioni:

  • Rebatta Introd - sport popolare rebatta;
  • Comité des batailles de chèvres - battaglia delle capre;
  • sede locale dell'AVIS;
  • Corale di Introd - coro della chiesa;

Economia modifica

Le sue principali attività economiche sono il turismo, l'agricoltura, l'allevamento e l'artigianato.

In località Villes-Dessus si trova il laboratorio di artigianato tipico Les amis du bois e la sala espositiva[19];

Amministrazione modifica

 
Il municipio di Introd

Introd fa parte dell'Unité des Communes valdôtaines Grand-Paradis.

Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
17 giugno 1985 24 maggio 1990 Osvaldo Naudin Union Valdôtaine Sindaco [20]
24 maggio 1990 29 maggio 1995 Osvaldo Naudin Union Valdôtaine Sindaco [20]
29 maggio 1995 8 maggio 2000 Osvaldo Naudin Union Valdôtaine Sindaco [20]
8 maggio 2000 9 maggio 2005 Osvaldo Naudin Union Valdôtaine Sindaco [20]
9 maggio 2005 24 maggio 2010 Osvaldo Naudin Lista Civica Sindaco [20]
24 maggio 2010 11 maggio 2015 Vittorio Anglesio Lista Civica Sindaco [20]
27 maggio 2015 in carica Vittorio Anglesio Lista Civica Sindaco [20]

Sport modifica

La principale squadra di calcio della città è l'A.S.D. Introd che milita nel girone E piemontese-valdostano di 2ª Categoria che gioca presso il campo sportivo Robert Rollandoz in località Delliod.

In questo comune si gioca a palet e rebatta, caratteristici sport tradizionali valdostani.[21]

Vicino a Les Combes è presente una pista di sci di fondo, omologata FISI. La località è stata ribattezzata Plan du Saint-Père (= Piano del Santo Padre), in omaggio a Giovanni Paolo II.

Note modifica

  1. ^ a b Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2020 (dato provvisorio).
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani., Milano, Garzanti, 1996, p. 329, ISBN 88-11-30500-4.
  5. ^ ANSA Valle d'Aosta
  6. ^ Le zone sismiche in Italia: Valle-Aosta, statistica 2006, www.abspace.it
  7. ^ Vallée d'Aoste autrefois, raccolta di opere di Robert Berton, 1981, Sagep ed., Genova.
  8. ^ Goffredo Casalis, Dizionario geografico, vol. VIII, Torino, 1841.
  9. ^ a b c d Cinzia Joris e Christel Tillier, Villeneuve, Necropoli di Champrotard, Realizzazione di una nuova centrale idroelettrica - loc. Plantey Centrale "Rû de Ponton". Verifica preventiva di rischio archeologico, a cura di Regione autonoma Valle d'Aosta e Comune di Introd, consultato il 12 aprile 2020.
  10. ^ a b c Decreto del Presidente della Repubblica del 18/06/1971 (PDF).
  11. ^ Comune di Introd, Statuto (PDF), art. 9 c. 1.
  12. ^ (ITFR) Il castello di Introd Archiviato il 21 novembre 2008 in Internet Archive.
  13. ^ André Zanotto, Castelli valdostani, Quart (AO), Musumeci, 2002 [1980], p. 105, ISBN 88-7032-049-9.
  14. ^ (FRITENDE) L'architettura tradizionale alle Combes d'Introd
  15. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  16. ^ (ITFR) Il museo Giovanni Paolo II / Maison-musée Jean-Paul II aux Combes d'Introd
  17. ^ (ITFREN) La Maison Bruil Archiviato il 12 luglio 2009 in Internet Archive.
  18. ^ (ITFREN) Il parc animalier d'Introd Archiviato il 2 luglio 2013 in Archive.is.
  19. ^ (ITFREN) Sito dell'associazione Les amis du bois
  20. ^ a b c d e f g http://amministratori.interno.it/
  21. ^ Dati 2011. Cfr. Anna Maria Pioletti (a cura di), Giochi, sport tradizionali e società. Viaggio tra la Valle d'Aosta, l'Italia e l'Unione Europea, Quart (AO), Musumeci, 2012, pp. 74-100, ISBN 978-88-7032-878-3.

Bibliografia modifica

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

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