Il colonnello Ismail Al-Khalidi ibni Al-Marhum Major General Sultan Sir Ibrahim Al-Masyhur (Johor Bahru, 28 ottobre 1894Johor Bahru, 10 maggio 1981) è stato sultano di Johor dal 1959 al 1981.

Ismail di Johor
Sultano di Johor
In carica8 maggio 1959 –
10 maggio 1981
Incoronazione10 febbraio 1960
PredecessoreIbrahim
SuccessoreIskandar
Nome completoIsmail Al-Khalidi ibni Al-Marhum Major General Sultan Sir Ibrahim Al-Masyhur[1]
NascitaIstana Semayun, Johor Bahru, 28 ottobre 1894
MorteOspedale Sultana Aminah, Johor Bahru, 10 maggio 1981 (86 anni)
SepolturaMausoleo reale Mahmoodiah, Johor Bahru, 11 maggio 1981
Casa reale[2]
PadreIbrahim di Johor
MadreUngku Maimunah binti Ungku Abdul Majid
ConiugiUngku Tun Amina binti Ahmad (1920-1977, def.)
Tunku Puan Nora binti al-Marhum Tengku Panglima Raja Tengku Long Ahmad (Tunku Puan Nora Ismail) (1977-1981)
FigliTunku Abdul Jalil
Tunku Kalthum Maimunah
Tunku Abdul Rahman
Tunku Mahmud Iskandar
Tunku Abdul Rahman
Tunku Helen
Tunku Tun Maimunah
ReligioneMusulmano sunnita

Primi anni di vita modifica

Tunku Ismail nacque all'Istana Semayam di Johor Bahru il 28 ottobre 1894 ed era il figlio maggiore di Tunku Ibrahim, poi sultano, e della sua prima moglie, Ungku Maimunah binti Ungku Abdul Majid. Il 2 novembre 1895 venne nominato dal padre da poco incoronato, Tunku Mahkota di Johor. Trascorse diversi anni nel Perak essendo iscritto al Collegio malese di Kuala Kangsar.[3] Nel marzo del 1912 venne inviato in Inghilterra per essere istruito in un collegio; i suoi fratelli Tunku Abu Bakar e Tunku Ahmad in seguito fecero lo stesso.[4]

Reggente modifica

Nel 1928 Tunku Ismail venne nominato reggente dello Stato per prendersi cura degli affari pubblici dato che il sultano Ibrahim cominciava a passare lunghi periodi di tempo in viaggio all'estero.[5] Nel 1937 Tunku Ismail nominò un consigliere di stato e amico di famiglia, Onn Jaafar suo segretario privato e gli affidò il compito di creare il padiglione del Johor della fiera mondiale di San Francisco dell'anno successivo. Al ritorno di Onn dagli Stati Uniti, Tunku Ismail invitò Onn a riprendere le sue precedenti funzioni ed egli accettò.[6] Poco prima che le armate giapponesi occupassero il sultanato, Tunku Ismail fuggì in Inghilterra per paura che il governo militare giapponese lo potesse manipolare mettendolo sul trono al posto del padre.[7]

Tunku Ismail tornò nel Johor dopo la guerra e si confrontò con i movimenti nazionalisti malesi che erano sorti a seguito dell'insoddisfazione dei regnanti del progetto dell'Unione malese. Mentre il padre affrontava le critiche diffuse della popolazione malese e dei leader nazionalisti a causa della sua disponibilità iniziale a firmare il trattato istitutivo dell'Unione malese con Sir Harold MacMichael, Tunku Ismail mantenne un rapporto neutrale tra il governo britannico e i leader nazionalisti malesi.[8] Tuttavia, Tunku Ismail officiò la cerimonia di apertura del primo congresso della United Malays National Organisation (UMNO) che si tenne all'Istana Besar nel maggio del 1946 mentre il sultano Ibrahim era a Londra.[9]

Tunku Ismail assunse la responsabilità degli affari di stato dalla fine degli anni '40 e degli anni '50 e presenziò per conto del padre alle funzioni ufficiali. Il 27 agosto 1957 Tunku Ismail fu uno dei nove firmatari reali della Costituzione della Federazione della Malesia. Tuttavia, dovette affrontare la mite opposizione di alcuni leader nazionalisti del Johor, in particolare Ungku Abdullah, leader del Persatuan Kebangsaan Melayu Johor (PKMJ), un partito nazionalista che voleva la secessione del Johor dalla Federazione della Malesia. Pochi giorni prima della firma della Costituzione federale, Ungku Abdullah scrisse a Ibrahim di boicottare la cerimonia della firma. Egli rispose che aveva delegato i poteri esecutivi del sultanato al figlio. Ungku Abdullah fece la stessa richiesta a Tunku Ismail che la ignorò.[10]

Sultano di Johor modifica

Tunku Ismail succedette al padre come sultano di Johor l'8 maggio 1959. Il 10 febbraio dell'anno successivo fu incoronato nella Sala del trono dell'Istana Besar di Johor Bahru.[11][12] Il sultano era noto per essere molto vicino ai suoi sudditi, faceva viaggi annuali nei villaggi di tutti gli otto distretti dello Stato e spesso fece conoscenza dei dipendenti pubblici che lavoravano per il governo statale.[13]

Questione della successione modifica

Il 10 agosto 1961 spogliò il suo figlio maggiore, Mahmud Iskandar, dalla carica di Tunku Mahkota (primo nella linea di successione al trono) a causa della sua cattiva condotta. Il 1º dicembre 1966 gli fu però concesso il titolo di Raja Muda (secondo nella linea di successione al trono). Il sultano nominò suo erede Abdul Rahman, suo secondo figlio. Tuttavia, poco prima della sua morte, il 29 aprile del 1981, Ismail riconfermò Iskandar come Tunku Mahkota. Gli succedette il mese successivo.[14]

Vita personale modifica

Mite e tranquillo di natura, Ismail era un amante degli animali e fu determinante per la creazione del giardino zoologico di Johor. Aveva anche una collezione di animali selvatici che andavano dai cervi ai coccodrilli. Tra la comunità cinese del sultanato era conosciuto affettuosamente come "Lau Sultan", che letteralmente significa "vecchio o anziano sultano".[15]

Ismail si sposò due volte. Entrambe le mogli ebbero il titolo di sultana.

Il 30 agosto 1920, in prime nozze sposò Ungku Tun Amina Binti Ungku Ahmad, nata il 5 febbraio 1905 e sua cugina di secondo grado.[16] Aminah morì il 14 settembre 1977. Nell'agosto precedente infatti, il sultano e sua moglie rimasero coinvolti in un incidente d'auto a Kulai. La moglie rimase in uno stato vegetativo fino alla sua morte, avvenuta un mese più tardi a causa dei danni cerebrali riportati. Il sultano se la cavò con lievi ferite.[17] Con lei ebbe sette figli, di cui solo tre raggiunsero l'età adulta:

Nel novembre del 1977 si risposò con Tengku Nora binti Tengku Panglima Raja Ahmad, nata il 10 ottobre 1937 e appartenente alla famiglia reale del Kelantan. Quest'ultima è la sorella di Tunku Puan Zanariah, moglie di suo figlio Iskandar.[20] Tengku Nora venne incoronata sultana nell'ottobre successivo.[21]

Ismail di Johor fu il primo cancelliere dell'Universiti Teknologi Malesia, istituita nel 1975.[15]

Morte modifica

Ismail morì all'Ospedale Sultana Aminah di Johor Bahru il 10 maggio 1981 a 86 anni. Il giorno successivo fu sepolto nel mausoleo reale Mahmoodiah di Johor Bahru. Ricevette il titolo postumo di Al-Khalidi.

Eredità modifica

Diverse istituzioni e luoghi gli sono dedicati. Tra questi:

Onorificenze[23] modifica

Onorificenze di Johor modifica

Onorificenze malesi modifica

Onorificenze straniere modifica

Note modifica

  1. ^ The Statesman's Year-book: Statistical and Historical Annual of the States of the World for the Year 1981-1982 (1981), pg 821
  2. ^ Nadarajah, pg 44
  3. ^ Andressen (1992), pg 108
  4. ^ One hundred years of Singapore: being some account of the capital of the Straits Settlements from its foundation by Sir Stamford Raffles on the 6th February 1819 to the 6th February 1919 (1921), pg 455
  5. ^ Winstedt (1992), pg 175
  6. ^ Ong (1998), pg 262
  7. ^ Bayly, Harper (2005), pg 221
  8. ^ Kratoska (2001), pg 127
  9. ^ Istana Besar, birthplace of Umno Archiviato il 7 giugno 2009 in Internet Archive., 22 March 2009, Fauziah Ismail, New Straits Times
  10. ^ Sopiee (2005), p. 81
  11. ^ Johore Ruler Crowned, The Straits Times, February 11, 1960
  12. ^ Scott standard postage stamp catalogue, Scott Publishing Co, 1978
  13. ^ Who's who in Malaysia... & profiles of Singapore (1982), pg 13
  14. ^ Information Malaysia (1985), pg 58
  15. ^ a b c Road renamed after 3rd Johor Sultan from Treacher Road Archiviato il 26 luglio 2009 in Internet Archive., DEBBIE CHAN, June 9, 2007, The Star (Malaysia)
  16. ^ Morais (1969), pg xxii
  17. ^ Andressen (1992), pg 123
  18. ^ Morais (1965), pg xxii
  19. ^ Who's who in Malaysia... & Profiles of Singapore, Morais (1967), pp. xxii; Selamat Johor Tanda Kenangan
  20. ^ Morais (1979), pg 67
  21. ^ Andressen (1992), pg 125-6
  22. ^ Pengenalan Archiviato il 4 marzo 2009 in Internet Archive., Laman Web Rasmi Perpustakaan Sultan Ismail, retrieved February 1, 2009
  23. ^ Royal Ark
  24. ^ Elenco degli insigniti dell'anno 1958.

Bibliografia modifica

  • Andressen, PaulMads Lange fra Bali: Og Hans Efterslaegt Sultanerne af Johor, published by Odense Universitetsforlag, 1992, ISBN 87-7492-851-1
  • Bayly, Christopher Alan; Harper, Timothy Norman, Forgotten Armies: The Fall of British Asia, 1941-1945, Harvard University Press, 2005, ISBN 0-674-01748-X
  • Colonial Reports - Annual, by Great Britain Colonial Office, published by H.M. Stationery Office, 1939
  • Information Malaysia, published by Berita Publications Sdn. Bhd., 1985
  • Kratoska, Peter H., South East Asia, Colonial History: Peaceful Transitions to Independence (1945–1963), Taylor & Francis, 2001, ISBN 0-415-24784-5
  • Makepeace, Walter; Brooke, Gilbert Edward, One Hundred Years of Singapore: Being Some Account of the capital of the Straits Settlements from its foundation by Sir Stamford Raffles on the 6th February 1819 to the 6th February 1919, published by J. Murray, 1921
  • Martin, Frederick; Keltie, John Scott; Anderson, Parker Isaac; Renwick, Mortimer Epstein; Steinberg, Sigfrid Henry; Paxton, John; Turner, Barry, The Statesman's Year-book: Statistical and Historical Annual of the States of the World for the Year 1981-1982, published by St. Martin's Press, 1981
  • Morais, John Victor, The Who's who in Malaysia, published by Solai Press., 1965
  • Morais, John Victor, The Who's Who, Malaysia and Singapore, published by J. Victor Morais, 1969
  • Morais, John Victor, Who's who in Malaysia & Singapore, by John Victor Morais, published by Who's Who Publications., 1979
  • Morais, John Victor, Who's who in Malaysia... & profiles of Singapore, published by Who's Who Publications, 1982
  • Schimmel, Annemarie, Islamic Names: An Introduction, published by Edinburgh University Press, 1989, ISBN 0-85224-563-7
  • Nadarajah, Nesalmar, Johore and the Origins of British Control, 1895-1914, published by Arenabuku, 2000
  • Nadarajah, K.N, Tengku Ahmad Rithauddeen His Story, published by Pelanduk Publications, 2000, ISBN 967-978-709-5
  • Ong, Pamela Siew Im, One Man's Will: A Portrait of Dato' Sir Onn bin Ja'afar, 1998, ISBN 983-808-053-5
  • Sopiee, Mohamed Noordin, From Malayan Union to Singapore Separation: Political Unification in the Malaysia Region, 1945-65, University Malaya Press, 2005, ISBN 983-100-194-X

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