Isole Penghu

arcipelago di Taiwan

Le isole Penghu (澎湖群島T, Pénghú QúndǎoP, P'eng-hu Ch'ün-taoW), o isole Pescadores ([pɨʃkɐˈðoɾɨʃ], dal portoghese "pescatori"), sono un arcipelago al largo della costa occidentale di Taiwan nello stretto di Formosa.

Isole Penghu
澎湖群島
Geografia fisica
LocalizzazioneStretto di Formosa
Coordinate23°34′03″N 119°34′39″E / 23.5675°N 119.5775°E23.5675; 119.5775
ArcipelagoIsole Penghu
Superficie141,052 km²
Geografia politica
StatoBandiera di Taiwan Taiwan
ProvinciaTaiwan
ConteaPenghu
Centro principaleMagong
Demografia
Abitanti93 446 (gennaio 2009)
Densità662,49 ab./km²
Cartografia
Mappa di localizzazione: Taiwan
Isole Penghu
Isole Penghu
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L'arcipelago consiste in 90 piccole isole e scogli che coprono un'area di 141 chilometri quadrati. L'intero arcipelago costituisce la contea di Penghu sotto la provincia di Taiwan, mentre le altre piccole isole più a nord a ridosso della costa cinese costituiscono la contea di Lienchiang della provincia del Fujian.

La dichiarazione del Cairo modifica

Con la dichiarazione del Cairo del 1943, Stati Uniti, Regno Unito e Cina dichiararono che sarebbe stato loro fermo proposito far sì che «tutti i territori che il Giappone aveva sottratto alla Cina, come Formosa (ora Taiwan) e le Isole Pescadores (ora Penghu), dovevano essere restituite alla Repubblica di Cina

In seguito, il 26 luglio 1945 i tre governi pronunciarono la dichiarazione di Potsdam, con la quale dichiaravano che "i termini della dichiarazione del Cairo saranno rispettati". Con il trattato di San Francisco, il Giappone rinunciò alla sovranità su Taiwan e Penghu, ma lasciò i termini delle disposizioni finali indeterminati. L'arcipelago fu amministrato dalla Repubblica di Cina, fino al giorno della restituzione, il 25 ottobre 1945, e divenne parte della provincia di Taiwan, una delle due in cui è diviso il territorio nazionale.

Naufragio della SS Bokhara modifica

  Lo stesso argomento in dettaglio: SS Bokhara § Naufragio.

Il 10 ottobre 1892 gli abitanti delle isole Penghu furono testimoni del naufragio della SS Bokhara, i cui motori avevano smesso di funzionare per via di un'onda che aveva colpito il ponte della nave durante un violento tifone. Nonostante i tentativi dell'equipaggio di farli riavviare, la nave sbatté contro la barriera corallina e affondò.

I pochi superstiti rimasti vennero soccorsi dai pescatori delle isole Penghu, i quali li portarono sull'isola Magong, dove ricevettero ospitalità. Undici delle 150 vittime facevano parte della squadra di cricket di Hong Kong.[1]

Note modifica

  1. ^ (EN) Rewind 1892: The Bokhara Year - Shanghai Cricket Club, su shanghaicricket.com. URL consultato il 6 marzo 2018.

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