Italia centrale

regione geografica e statistica italiana
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L'Italia centrale, Centritalia, Centro Italia o, più semplicemente, Centro, è quella parte del territorio italiano che, nella definizione dell'Istat[2] adottata anche dall'Eurostat,[3] comprende le regioni Lazio, Marche, Toscana e Umbria. L'Abruzzo, sebbene sia geograficamente al centro della penisola italiana, rientra nell'Italia meridionale per ragioni storiche, linguistiche e culturali.[4]

Italia centrale
StatiBandiera dell'Italia Italia
TerritorioLazio, Marche, Toscana e Umbria
Superficie58 052 km²
Abitanti11 680 843[1] (30-6-2023)
Densità201,21 ab./km²

Geografia fisica modifica

È attraversata dagli Appennini settentrionali e centrali ed è bagnata a est dal mare Adriatico, a ovest dal mar Tirreno e dal mar Ligure. I principali fiumi di questa porzione di territorio sono l'Arno e il Tevere con i loro affluenti (es. Aniene), e il Liri-Garigliano. I laghi più importanti sono il Trasimeno, il lago di Montedoglio, il lago di Bolsena, il lago di Bracciano, il lago di Vico, il lago di Albano, il lago di Nemi e il lago di Sabaudia. Da un punto di vista altimetrico l'Italia centrale ha un territorio prevalentemente collinare (68,9%). Le zone montuose e quelle pianeggianti equivalgono rispettivamente al 26,9% e al 4,2% della ripartizione territoriale.

Confini modifica

L'Italia centrale confina a nord con l'Italia settentrionale e a sud-est con l'Italia meridionale. Quest'ultima linea di confine segue, almeno a grandi linee, quello che in epoca pre-unitaria costituiva il confine tra lo Stato Pontificio e il Regno delle Due Sicilie, con le seguenti aggiunte:

Viceversa il territorio dell'ex delegazione apostolica di Benevento, che fino al 1860 costituiva un'exclave pontificia nel regno duo-siciliano, passò alla Campania e dunque all'Italia meridionale.[8]

Storia modifica

  Lo stesso argomento in dettaglio: Granducato di Toscana e Stato Pontificio.

Demografia modifica

La popolazione residente nell'Italia centrale ammonta a 11 680 843 abitanti.[1]

Regioni modifica

Regione Capoluogo Abitanti[1]
  Lazio   Roma 5 703 289
  Marche   Ancona 1 478 881
  Toscana   Firenze 3 647 054
  Umbria   Perugia 851 619

Comuni più popolosi modifica

Di seguito si riporta l'elenco della popolazione residente nei comuni con più di 50 000 abitanti.

# Comune Immagine Regione Provincia Abitanti[1]
1   Roma     Lazio   Roma 2 746 639
2   Firenze     Toscana   Firenze 360 444
3   Prato     Toscana   Prato 195 906
4   Perugia     Umbria   Perugia 161 375
5   Livorno     Toscana   Livorno 152 138
6   Latina     Lazio   Latina 127 321
7   Terni     Umbria   Terni 106 121
8   Ancona     Marche   Ancona 98 292
9   Arezzo     Toscana   Arezzo 96 176
10   Pesaro     Marche   Pesaro e Urbino 95 352
11   Guidonia Montecelio     Lazio   Roma 89 191
12   Pistoia     Toscana   Pistoia 89 000
13   Pisa     Toscana   Pisa 88 726
14   Lucca     Toscana   Lucca 88 724
15   Fiumicino     Lazio   Roma 81 855
16   Grosseto     Toscana   Grosseto 81 154
17   Aprilia     Lazio   Latina 74 240
18   Massa     Toscana   Massa-Carrara 65 933
19   Viterbo     Lazio   Viterbo 65 927
20   Pomezia     Lazio   Roma 64 246
21   Viareggio     Toscana   Lucca 60 416
22   Carrara     Toscana   Massa-Carrara 59 786
23   Fano     Marche   Pesaro e Urbino 59 732
24   Anzio     Lazio   Roma 58 946
25   Foligno     Umbria   Perugia 55 068
26   Tivoli     Lazio   Roma 54 908
27   Siena     Toscana   Siena 52 657
28   Velletri     Lazio   Roma 52 542
29   Civitavecchia     Lazio   Roma 51 678

Province modifica

Provincia Regione
  Provincia di Frosinone  

Lazio

  Provincia di Latina
  Provincia di Rieti
  Città metropolitana di Roma Capitale
  Provincia di Viterbo
  Provincia di Ancona  

Marche

  Provincia di Ascoli Piceno
  Provincia di Fermo
  Provincia di Macerata
  Provincia di Pesaro e Urbino
  Provincia di Arezzo  

Toscana

  Città metropolitana di Firenze
  Provincia di Grosseto
  Provincia di Livorno
  Provincia di Lucca
  Provincia di Massa-Carrara
  Provincia di Pisa
  Provincia di Pistoia
  Provincia di Prato
  Provincia di Siena
  Provincia di Perugia

 

Umbria

  Provincia di Terni

Economia modifica

Utilizzando la distinzione in tre Italie industriali di Arnaldo Bagnasco, gran parte dell'Italia centrale farebbe parte della "Terza Italia",[9][10] quella caratterizzata da un'industria, tranne alcune grandi multinazionali, espressa da piccole e medie aziende scarsamente legate agli aiuti di Stato. Il turismo (naturale, artistico, commerciale e sportivo) è assai sviluppato ovunque.

Terni è leader nel settore siderurgico e nella fattispecie in quello dell'acciaio inossidabile. Il suo polo industriale è secondo per grandezza e primo per produttività in Italia. Fabriano (AN) è famosa per la produzione di carta (Cartiere Miliani Fabriano, Museo della carta e della filigrana, Archivio storico delle Cartiere Miliani Fabriano) e per le fabbriche della famiglia Merloni: Indesit Company, Ariston Thermo Group e Antonio Merloni. È quindi un importante polo industriale, grazie alla produzione di elettrodomestici e di cappe aspiranti, settore in cui la città è prima in Italia, grazie a industrie quali Elica, Best e Faber.

In Alta Valle del Tevere, Città di Castello (PG) è ben nota per la produzione tipografica, avviata sul finire del XIX secolo, e le industrie tessili, del legno e metalmeccaniche, con alcuni marchi di rilievo internazionale; significativo l'artigianato del ferro. La limitrofa Sansepolcro è sede di importanti industrie alimentari, tra cui spiccano la Buitoni e Aboca, qui fondate rispettivamente nel 1827 e 1978 e oggi note a livello mondiale, un centro di ricerca della Nestlé e numerose aziende di medie e piccole dimensioni nel settore tessile e abbigliamento; l'artigianato si caratterizza per la lavorazione dell'oro, del legno e del merletto.

Note modifica

  1. ^ a b c d Bilancio demografico e popolazione residente per sesso al 30 giugno 2023, su demo.istat.it. URL consultato il 25 settembre 2023 (archiviato il 29 maggio 2023).
  2. ^ Densità della popolazione residente al 1º gennaio 2016 - Glossario (PDF), su istat.it, p. 2. URL consultato il 15 marzo 2022.
  3. ^ (EN) NUTS (Nomenclature of Territorial Units for Statistics), by regional level, version 2021 - Italy, su ec.europa.eu. URL consultato il 15 marzo 2022.
  4. ^ Piergiorgio Landini, Paola Salvatori, Enciclopedia Italiana, VII Appendice, su treccani.it, Treccani, 2006. URL consultato il 12 ottobre 2019.
  5. ^ Archivio di Stato di Rieti - Ex circondario di Cittaducale, su as-ri.beniculturali.it. URL consultato il 16 marzo 2022.
  6. ^ R.D.L. 2 Gennaio 1927 n. 1 Riordinamento delle Circoscrizioni provinciali Regno d’Italia (PDF), su dait.interno.gov.it. URL consultato il 16 marzo 2022.
  7. ^ La storia - Storia, su procurasantamariacapuavetere.it. URL consultato il 16 marzo 2022.
  8. ^ Delegazione apostolica (Stato della Chiesa), 1816 - 1870, su sias.archivi.beniculturali.it. URL consultato il 16 marzo 2022.
  9. ^ Secondo Bagnasco, le regioni che fanno parte della Terza Italia sono: Trentino-Alto Adige, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Toscana, Umbria e Marche. Arnaldo Bagnasco, Tre Italie. La problematica territoriale dello sviluppo italiano, Bologna, Il Mulino, 1977.
  10. ^ Lo sviluppo economico delle regioni: dalle tre Italie alle due Italie - L’ascesa di Nord-Est e Centro - I caratteri comuni, su treccani.it. URL consultato il 16 marzo 2022.

Voci correlate modifica

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

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