Jacques-Antoine Arlaud

Jacques-Antoine Arlaud (Ginevra, 18 maggio 1668Ginevra, 25 maggio 1743) è stato un pittore e miniatore svizzero.

Jacques-Antoine Arlaud

Biografia modifica

 
Testa di un disperato
 
Biografia di Jacques-Antoine Arlaud con ritratto inciso sulla pagina 116 del volume IV, 1764

Jacques-Antoine Arlaud nacque il 18 maggio 1668 a Ginevra,[1] figlio di Henri, orologiaio e di Jeanne Dassier, originaria di una famiglia di incisori.[1][2]

Si avvicinò all'arte frequentando l'Accademia di Ginevra dal 1683, dove studiò disegno e pittura, dopo di che proseguì gli studi a Digione e a Parigi.[1]

Miniaturista a Parigi dal 1688 al 1729, pittore e maestro del Reggente Filippo II di Borbone-Orléans.[2] A Ginevra nel 1715, fu attivo in numerose missioni diplomatiche per conto del governo di Ginevra.[1][3]

Uomo di intelligenza e di cultura fu apprezzato sia in Francia sia in Inghilterra da personalità quali lo scienziato Isaac Newton, con il quale strinse una profonda amicizia durante un soggiorno a Londra nel 1721.[2][3]

Tornò a Ginevra nel 1729, come artista di successo e proprietario di una famosa collezione di opere d'arte.[3] Arlaud diventò un punto di riferimento per la comunità di artisti e di artigiani; uno dei direttori della Biblioteca (1741) a cui lascerà parte delle sue proprietà.[1][3]

Molto famoso ai suoi tempi, si dedicò con successo alla miniatura, alla pittura storica, a quella sacra e a quella di soggetto mitologico;[4] ha rinnovato l'arte della miniatura e della ritrattistica,[1] applicando le nuove idee del tempo alla miniatura, seguendo l'esempio di Nicolas de Largillière,[4] nel cui studio ha lavorato a lungo, ispirandosi anche al trattamento cromatico e ottenendo bellissimi effetti di luce,[3] distinguendosi per la qualità e la sottile conduzione del disegno, la piacevolezza e l'armonia del colore e per l'attenzione con cui seppe trattare i costumi.[4] Eseguì la ritrattistica sia come miniatore sia come pittore da cavalletto.[4]

Il Museo di Ginevra conserva, tra le sue miniature, quelle coi ritratti del Re Sole, di Pietro il Grande, di Oliviero Cromwell.

Jacques-Antoine Arlaud morì il 25 maggio 1743 a Ginevra.[1]

Musei che espongono le sue opere modifica

Note modifica

  1. ^ a b c d e f g (FR) Arlaud, Jacques-Antoine, su hls-dhs-dss.ch. URL consultato il 2 marzo 2019.
  2. ^ a b c (EN) Jacques-Antoine Arlaud (1668–1746), su rct.uk. URL consultato il 2 marzo 2019.
  3. ^ a b c d e (FR) Arlaud, Jacques-Antoine, su sikart.ch. URL consultato il 2 marzo 2019.
  4. ^ a b c d Jacques-Antoine Arlaud, in le muse, I, Novara, De Agostini, 1964, p. 368.

Bibliografia modifica

  • (FR) Carl Brun, Dictionnaire des artistes suisses, Frauenfeld, Huber, 1905-1917.
  • (FR) Danielle Buyssens, La question de l'art à Genève, Ginevra, La Baconnière Arts, 2008.
  • (FR) Henri Clouzot, Dictionnaire des miniaturistes sur émail, Parigi, A. Morancé, 1924.
  • (FR) J. E. Darmon, Dictionnaire des peintres miniaturistes sur vélin, parchemin, ivoire et écaille, Parigi, A. Morancé, 1927.
  • (FR) Jean-Baptiste Descamps, La Vie des Peintres Flamands, Allemands et Hollandois, vol. 4, Parigi, 1973.
  • (FR) Georges van Muyden, Jacques-Antoine Arlaud, 1668-1743 : miniaturiste genevois célèbre, peintre du Régent, in Revue suisse d'art et d'archéologie, II, n. 3, Zurigo, 1940, pp. 141-149.
  • (FR) Jean-Jacques Rigaud, Des beaux-arts à Genève, Ginevra, 1846.
  • (FR) Jean Rumilly, Jacques-Antoine Arlaud, le peintre de Madame, in La patrie suisse, Ginevra, 1946.
  • (FR) Leo R. Schidlof, La miniature en Europe: aux 16e, 17e, 18e et 19e siècles., Graz, Akademische Druck- u. Verlagsanstalt, 1964.

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Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN31525666 · ISNI (EN0000 0001 1756 2841 · CERL cnp01282240 · Europeana agent/base/36038 · ULAN (EN500013200 · LCCN (ENnb2007020315 · GND (DE143633821 · WorldCat Identities (ENlccn-nb2007020315