Jacques Savary des Brûlons

funzionario e scrittore francese

Jacques Savary des Brûlons (Parigi, 165722 aprile 1716) è stato un funzionario e scrittore in materie economiche francese, noto principalmente per essere l'autore del "Dictionnaire universel de commerce".

Dictionnaire universel de commerce, 1750 (Fondazione Mansutti, Milano).

Biografia modifica

Jacques Savary des Brûlons nacque a Parigi da Jacques Savary, funzionario che fece fortuna grazie all'appoggio del Sovrintendente alle finanze di Francia Nicolas Fouquet ed autore del trattato in materie di commercio Le Parfait Négociant[1].

Nel 1686 Francesco Michele Le Tellier, il potente Marchese di Louvois che era il principale consigliere di Re Luigi XIV, lo nominò Ispettore generale delle dogane a Parigi[2].

Per proprio uso, iniziò a compilare un quaderno con un elenco di termini legati al commercio e all'industria abbinati a definizioni. Questa lista divenne sempre più corposa e sorse l'idea di trasformare questi appunti in un vero e proprio dizionario[3].

Jacques fu aiutato nella raccolta e nella riorganizzazione delle numerose informazioni necessarie alla pubblicazione dell'opera da suo fratello Louis-Philémon Savary (1654-1727), canonico nell'abazia di Saint-Maur-des-Fossés[4].

Nel 1713 Savary annunciò che la pubblicazione del suo dizionario sarebbe avvenuta entro l'anno successivo; ma, nello stesso 1713 subì un'operazione chirurgica e tre anni dopo morì senza aver avuto la soddisfazione di pubblicare il proprio lavoro[5].

Louis-Philémon Savary concluse l'opera del fratello e pubblicò il Dictionnaire universel de commerce nel 1723[4].

Dictionnaire universel de commerce modifica

  Lo stesso argomento in dettaglio: Dictionnaire universel de commerce.
 
Mappa dell'Africa pubblicata in "The Universal Dictionary of Trade and Commerce" di Malachy Postlethwayt, traduzione ed adattamento in inglese del "Dictionnaire du Commerce" di Suvary.

L'unica pubblicazione di Jacques Savary des Brûlons fu il "Dictionnaire universel de commerce: d'histoire naturelle, & des arts & métiers" (in italiano: Dizionario universale del commercio: dei storia naturale, delle arti e dei mestieri).

Questa opera venne tradotta in molte lingue. Wyndham Beawes pubblicò a Londra nel 1751 il proprio "The Merchant's Directory, Being a Compleat Guide to all Men in Business", che si basava in larga parte sulla traduzione del Dizionario francese[6]. Il filosofo ed economista di Lipsia Carl Günther Ludovici effettuò una traduzione in tedesco del "Dictionnaire du Commerce". Un'altra traduzione ed adattamento in inglese fu il "Universal Dictionary of Trade and Commerce", pubblicato nel 1774 da Malachy Postlethwayt[7][4].

Note modifica

  1. ^ Carlo Maria Cipolla, Tre storie extra vaganti, Bologna, Il Mulino, 1994, p. 30, ISBN 88-15-04571-6.
  2. ^ Carlo Maria Cipolla, Tre storie extra vaganti, Bologna, Il Mulino, 1994, p. 31, ISBN 88-15-04571-6.
  3. ^ Carlo Maria Cipolla, Tre storie extra vaganti, Bologna, Il Mulino, 1994, pp. 31-32, ISBN 88-15-04571-6.
  4. ^ a b c Charles George Herbermann (a cura di), Jacques Savary des Bruslons, in The Catholic encyclopedia: an international work of reference on the constitution, doctrine, discipline, and history of the Catholic Church, vol. 13, Encyclopedia Press, 1913, p. 489.
  5. ^ Carlo Maria Cipolla, Tre storie extra vaganti, Bologna, Il Mulino, 1994, p. 32, ISBN 88-15-04571-6.
  6. ^ Margaret C. Jacob, Strangers nowhere in the world: the rise of cosmopolitanism in early modern Europe, University of Pennsylvania Press, 2006, p. 162, ISBN 0-8122-3933-4.
  7. ^ http://books.google.com/books?id=od29ibaLonYC&pg=PA196 Adam Smith Review Volume 4 by Vivienne Brown p.196

Bibliografia modifica

  • Carlo Maria Cipolla, Tre storie extra vaganti, Bologna, Il Mulino, 1994, pp. 28-39, ISBN 88-15-04571-6.
  • Charles George Herbermann (a cura di), Jacques Savary des Bruslons, in The Catholic encyclopedia: an international work of reference on the constitution, doctrine, discipline, and history of the Catholic Church, vol. 13, Encyclopedia Press, 1913, p. 489.
  • Fondazione Mansutti, Quaderni di sicurtà. Documenti di storia dell'assicurazione, a cura di M. Bonomelli, schede bibliografiche di C. Di Battista, note critiche di F. Mansutti, Milano, Electa, 2011, pp. 284-285.

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN46751800 · ISNI (EN0000 0000 8124 5771 · BAV 495/247231 · CERL cnp01310809 · LCCN (ENno90006334 · GND (DE12006524X · BNF (FRcb10655156b (data) · J9U (ENHE987007281879005171 · WorldCat Identities (ENlccn-no90006334