James Gunn (astronomo)

astronomo statunitense
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James Edward Gunn (Livingston, 21 ottobre 1938) è un astronomo statunitense.

James Edward Gunn

James Edward Gunn è professore emerito presso l'Università di Princeton, che ha la sua sede a Princeton nel New Jersey. Oltre all'insegnamento universitario si è occupato in particolare di cosmologia e di progettazione e costruzione di strumentazione astronomica tra cui quella usata per il progetto Sloan Digital Sky Survey[1]. Gunn fa parte dell'Unione Astronomica Internazionale[2]. Nel campo osservativo si è occupato in particolare di quasar, pulsar, raggi cosmici, ammassi globulari e galassie[3]. Gunn è andato in pensione nel 2011 anche se lavora ancora a progettare e costruire vari strumenti astronomici[3].

Biografia modifica

Si è laureato in Matematica e Fisica presso l'Università Rice a Houston (Texas) nel 1961. Ha ricevuto il dottorato di ricerca in Astronomia dal California Institute of Technology nel 1966[3][4] con una tesi sulla distribuzione delle galassie e sulle relative implicazioni[5].

La carriera di Gunn si è svolta tra l'Università di Princeton, dal 1968 ed il 1970 e poi dal 1980 al momento della pensione ed il California Institute of Technology dal 1970 al 1980[3][4].

Il progetto più importante a cui ha partecipato fin dall'inizio, dedicandovi una notevole parte della sua intera carriera, è stato lo Sloan Digital Sky Survey. Questo progetto, ideato da Gunn nel 1987, ha ottenuto notevoli risultati ottenendo una mappa tridimensionale dell'universo grazie all'osservazione di centinaia di migliaia di galassie ed oltre 1.000.000 quasar, oltre a milioni di misure di redshift: i dati di questo progetto, disponibili a tutti tramite internet, hanno permesso a molti astronomi di effettuare innumerevoli ricerche in molti campi dell'astronomia[3][4].

Tra gli strumenti alla cui progettazione e/o costruzione ha partecipato Gunn si possono citare la Wide Field/Planetary Camera per il Telescopio spaziale Hubble, lo scanner fotoelettrico per spettri PFUEI (Prime Focus Universal Extragalactic Instrument) per il Telescopio Hale e lo spettrografo per oggetti deboli SuMIRe/PFS per il Telescopio Subaru[3].

Scoperte modifica

Nel 1965 mentre era ancora studente ha predetto assieme a Bruce Peterson l'esistenza dell'effetto Gunn-Peterson[6], ossia l'assorbimento di determinate righe negli spettri dei quasar[3].

Ha scoperto una cometa periodica, la 65P/Gunn.

Onorificenze modifica

— 2013[8]
«Per i suoi brillanti progetti di molti dei più influenti telescopi e strumenti in astronomia e in particolare per il ruolo cruciale che quelle meraviglie tecnologiche hanno svolto nella creazione dello Sloan Digital Sky Survey, che ha catalogato 200 milioni di stelle, galassie e quasar; scoprì i quasar conosciuti più distanti e scandagliò l'epoca di formazione delle prime stelle e galassie.[N 1]»
— 2008[9][10]

Riconoscimenti modifica

Omaggi modifica

Note modifica

Annotazioni
  1. ^ «For his brilliant design of many of the most influential telescopes and instruments in astronomy, and in particular for the crucial role those technological marvels played in the creation of the Sloan Digital Sky Survey, which has cataloged 200 million stars, galaxies, and quasars; discovered the most distant known quasars; and probed the epoch of formation of the first stars and galaxies.» (Barack Obama)[9]
Fonti
  1. ^ a b (EN) M.P.C. 50463 (PDF), su Minor Planet Center, 7 gennaio 2004 (archiviato dall'url originale il 6 giugno 2012).
  2. ^ (EN) James E. Gunn, su International Astronomic Union.
  3. ^ a b c d e f g (EN) James Edward Gunn. The Bruce Medalists, su Physics & Astronomy, Sonoma State University.
  4. ^ a b c (EN) James E. Gunn, su MacArthur Foundation, John D. and Catherine T. MacArthur Foundation.
  5. ^ (EN) James Edward Gunn, A mathematical framework for discussing the statistical distribution of galaxies in space and its cosmological implications (PDF), su Caltech, 1º ottobre 1965 (archiviato dall'url originale il 29 dicembre 2014).
  6. ^ (EN) V. Trimble, The Gunn-Peterson Effect, in The Astrophysical Journal, 525C, Centennial Issue, University of Chicago Press, pp. 1073-1074, 1999.
  7. ^ (EN) Winners of the Gold Medal of the Royal Astronomical Society, su Royal Astronomical Society, 2010 (archiviato dall'url originale il 25 maggio 2011).
  8. ^ (EN) 2013 ASP Awards Programs (PDF), in 2013 Annual Report, Astronomical Society of the Pacific, p. 8 (archiviato dall'url originale il 26 marzo 2014).
  9. ^ a b (EN) The President's National Medal of Science: Recipient Details, su National Science Foundation.
  10. ^ (EN) Kitta MacPherson, Gunn wins National Medal of Science (XML), su Princeton University, The Trustees of Princeton University, 17 settembre 2009.
  11. ^ (EN) The Crafoord Prize 2005, su Kungliga Vetenshapsaka (archiviato dall'url originale il 15 dicembre 2010).
  12. ^ (EN) Dannie Heineman Prize for Astrophysics, su American Astronomical Society.
  13. ^ (EN) Joseph Weber Award for Astronomical Instrumentation, su American Astronomical Society (archiviato dall'url originale il 16 dicembre 2014).
  14. ^ (EN) Henry Norris Russell Lectureship, su American Astronomical Society (archiviato dall'url originale il 28 marzo 2014).
  15. ^ (EN) Jill Perry, Caltech Names Distinguished Alumni, su Caltech, 16 aprile 2003.
  16. ^ (EN) R.M. Petrie Prize Lecture, su Canadian Astronomical Society.
  17. ^ (EN) The 2019 Kyoto Prize. Commemorative Lectures, su Kyoto Prize, Inamori Foundation. URL consultato il 6 giugno 2020.
  18. ^ (EN) James Gunn, su Gruber Foundation, Yale University.
  19. ^ (EN) Meet the 1983 MacArthur Fellows, su MacArthur Foundation, John D. and Catherine T. MacArthur Foundation (archiviato dall'url originale il 26 luglio 2015).

Voci correlate modifica

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

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