James Harris Simons

matematico statunitense

James Harris Simons, detto Jim (Newton, 25 aprile 1938), è un matematico, imprenditore e filantropo statunitense.

James Harris Simons a lezione, nel 2007

Personalità di spicco nel mondo accademico e della finanza, nel 1982 fonda la Simons Renaissance Technologies Corporation, una società privata di investimento con sede a New York che gestisce oltre 30 miliardi di dollari. Presidente dell'azienda, di ciò che è oggi uno degli hedge fund di maggior successo al mondo[1]. Ha maturato, secondo le stime, 2,5 miliardi di dollari nel 2008[2], 2,8 miliardi di dollari nel 2007[3], 1,7 miliardi di dollari nel 2006[4] 1,5 miliardi di dollari nel 2005[5][6] e 670 milioni di dollari nel 2004. Con una stima attuale (2020) del patrimonio netto di circa 23,5 miliardi di dollari[7], è stato classificato da Forbes come la ventunesima persona più ricca in America;[8] nel 2006 venne proclamato dal Financial Times come il miliardario più "intelligente"[9].

Vive con la moglie a Manhattan e Long Island ed è padre di cinque figli, rifugge i riflettori e raramente concede interviste, citando, a sua giustificazione, Benjamin, l'asino della Fattoria degli animali: "Dio mi ha dato una coda per scacciare le mosche. Ma io avrei preferito non avere né coda e né mosche."[10]

Nel 2016 l'Unione Astronomica Internazionale ha dato il suo nome all'asteroide 6618 scoperto nel 1936, in considerazione dei suoi contributi alla matematica ed alla filantropia.[11]

Biografia modifica

Origini familiari e carriera modifica

Nipote del proprietario di una fabbrica di scarpe nel Massachusetts[12], si laurea nel 1958 in matematica presso il Massachusetts Institute of Technology,[13] e nel 1962, a soli 23 anni, con un dottorato di ricerca analogo, presso l'Università della California - Berkeley.[13] Dal 1961 al 1964, ha insegnato matematica presso l'Università di Lancaster. Tra il 1964 e il 1968, fu tra il personale di ricerca della Divisione Comunicazione di ricerca per l'Institute for Defense Analyses (IDA). Nel 1968, venne nominato presidente del dipartimento di matematica alla Stony Brook University.

Nel 1976, vinse il Premio Oswald Veblen per la geometria dell'American Mathematical Society, per un lavoro di "Rivisitazione sulla minimizzazione multi-dimensionale di superfici e forme caratteristiche". Ciò ha dimostrato la validità della congettura di Bernstein fino alla ottava dimensione, ed un miglioramento del risultato di Wendell Helms Fleming su una generalizzazione del problema di Plateau. È noto anche per i suoi studi sul riconoscimento di pattern. Inoltre, insieme con Shiing-Shen Chern, descrisse le forme di Chern-Simons che avrebbero avuto un ruolo significativo in fisica teorica, essendo alla base della teoria di Chern-Simons e fornendo una base teorica per unire geometria e topologia con la teoria quantistica dei campi.

Nel 1978, ha lasciato l'università per la creazione di un fondo d'investimento per scambi in merci e strumenti finanziari su base discrezionale.

La Renaissance Technologies modifica

Per oltre due decenni, l'hedge fund Renaissance Technologies, è stato operativo nei mercati di tutto il mondo. James Simons ha utilizzato complessi modelli matematici per analizzare ed eseguire operazioni, molte delle quali automatizzate. 'Renaissance' utilizza modelli per prevedere le variazioni di prezzo, e mediante serie storiche cerca di fare delle previsioni.

Nell'elaborazione di tali previsioni, impiega molti specialisti di formazione non economica, come matematici, fisici, ingegneri e statistici. Per esempio, il Renaissance Institutional Equities Fund (RIEF)[14], è stato progettato per gestire fino a 100 miliardi di dollari. Il RIEF storicamente ha trainato il fondo Medallion, un fondo separato dove sono depositati solo i conti personali dei dirigenti della società[15].

"È sorprendente vedere un matematico di successo raggiungere il successo in un altro settore", spiega Edward Witten, professore di fisica presso l'Institute for Advanced Study di Princeton, considerato da molti dei suoi colleghi uno dei migliori fisici teorici viventi.[16] Nel 2006 Simons venne nominato ingegnere finanziario dell'anno da parte della International Association of Financial Engineers. Nel 2007 si stimò che avesse personalmente guadagnato 1,7 miliardi di dollari[17].

Autismo modifica

La fondazione della famiglia si è impegnata a donare 38 milioni di dollari in cause relative all'autismo. La fondazione prevede di spendere altri 100 milioni di dollari in quello che sta diventando il più grande investimento privato nel settore della ricerca sull'autismo, mentre Simons personalmente esercita il controllo su dove e come il suo denaro viene speso. Ha inoltre fornito, per motivi di studio, il DNA della sua famiglia, in quanto sua figlia è autistica. Quando il MIT gli ha chiesto finanziamenti per ricerca sul cervello, ha accettato a condizione che il progetto fosse incentrato sull'autismo.

L'11 giugno 2003, la Fondazione Simons ha ospitato il suo primo "Gruppo di esperti scientifici sulla ricerca sull'autismo" di New York, un lungo giorno di ricerca che ha evidenziato le cause possibili dell'autismo, la precisa mappatura genomica di questa disabilità, e lo studio della biochimica dei meccanismi che si verificano in persone con autismo. I partecipanti sono stati: David Amaral, il Dr. Eric Courchesne, il Dr. Heinz Nathaniel, Tom Insel, Catherine Signore, Dr. Fred Volkmar e Dr. Paul Greengard. La Fondazione ha recentemente donato 10 milioni di dollari a due ricercatori del ‘Child Study Center’ (Centro studi sul bambino), presso l'Università Yale, per lo studio di come il fattore genetico sia determinante per l'insorgere dell'autismo.

Note modifica

  1. ^ Hal Lux, The secret world of Jim Simons (PDF) [collegamento interrotto], su chesler.us, Institutional Investor, 1º novembre 2000. URL consultato il 15 agosto 2006.
  2. ^ (EN) Alistair Barr, Top managers' pay dropped 48% last year, su marketwatch.com, MarketWatch, 25 marzo 2009. URL consultato il 9 giugno 2015.
  3. ^ (EN) Jenny Anderson, Wall Street Winners Get Billion-Dollar Paydays, su nytimes.com, New York Times, 16 aprile 2008. URL consultato il 9 giugno 2015.
  4. ^ Jenny Anderson and Julie Creswell, Make Less Than $240 Million? You're Off Top Hedge Fund List, New York Times, 24 aprile 2007.
  5. ^ Adam Shell, $363M is average pay for top hedge fund managers, su usatoday.com, USA Today, 26 maggio 2006. URL consultato il 15 agosto 2006.
  6. ^ Il più grande tra gestori di hedge fund quell'anno.
  7. ^ The World's Billionaires: #214 James Simons, su forbes.com. URL consultato il 25 luglio 2020.
  8. ^ The 400 Richest Americans: #21James H Simons [collegamento interrotto], su Forbes.com, 25 marzo 2020. URL consultato il 25 luglio 2020.
  9. ^ Alternative Rich List, su ft.com, 22 settembre 2006. URL consultato l'8 novembre 2007 (archiviato dall'url originale il 23 aprile 2008).
  10. ^ Wealth is a numbers game, su thefirstpost.co.uk, 17 ottobre 2007. URL consultato il 14 aprile 2022 (archiviato dall'url originale il 17 ottobre 2007).
  11. ^ (6618) Jimsimons, su minorplanetcenter.net.
  12. ^ http://www.topix.net/content/trb/0406627640415189724423195224002828354358[collegamento interrotto]
  13. ^ a b James Simons, su mathgenealogy.org. URL consultato il 14 aprile 2022.
  14. ^ Nathaniel Baker, Renaissance Readies Long-Biased Strat, in Institutional Investor, 27 giugno 2005.
  15. ^ Gregory Zuckerman, Renaissance's Man: James Simons Does The Math on Fund (PDF)[collegamento interrotto], The Wall Street Journal, 1º luglio 2005, C1. URL consultato il 15 agosto 2006.
  16. ^ Gregory Zuckerman, Heard on the Street, Wall Street Journal, luglio 2005.
  17. ^ Renaissance Hedge Fund Down 7 Percent, in New York Times, 10 agosto 2007.

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