James McCudden

aviatore britannico

James Thomas Byford McCudden (Gillingham, 28 marzo 1895Auxi-le-Château, 9 luglio 1918) è stato un aviatore britannico, asso della Royal Air Force inglese.

James Thomas Byford McCudden
SoprannomeMac
NascitaGillingham, 28 marzo 1895
MorteAuxi-le-Château, 9 luglio 1918
Cause della morteincidente aereo
Dati militari
Paese servitoBandiera del Regno Unito Regno Unito
Forza armataBritish Armed Forces
ArmaRoyal Air Force
RepartoNo. 20 Squadron, No. 29 Squadron, No. 56 Squadron
Anni di servizio1910 – 1918
GradoMaggiore
GuerrePrima guerra mondiale
Comandante diNo. 60 Squadron
(EN) [1]
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Prima della guerra modifica

Nel 1908 raggiunse suo padre al reggimento Royal Engineers col grado di trombettiere. Il 13 maggio 1913 domandò di esser arruolato come volontario nei Royal Flying Corps e la richiesta venne accettata.

Fu l'unico dei tre fratelli McCudden a prestare servizio sin dall'inizio alla R.F.C. Iniziò come assistente-montatore, per poi esser promosso come Meccanico d'aviazione di prima classe nell'aprile 1914. Alla vigilia della guerra, aveva già pilotato con un'incredibile varietà di aerei.

Primi progressi durante la guerra modifica

Arrivato in Francia nell'agosto 1914, venne promosso caporale nel novembre dello stesso anno. McCudden accrebbe le proprie capacità di meccanico in questo periodo. Iniziò a combattere nel 1915 come mitragliere-osservatore su un biplano Morane Parasols e fu nominato sergente nell'aprile dello stesso anno.

Ottenne la Military Cross nel gennaio 1916, e venne selezionato lo stesso mese per ricevere un addestramento di volo in Inghilterra: dimostrò uno straordinario talento, benché non volasse costantemente, infatti divenne istruttore qualche giorno prima di ottenere il brevetto d'aviatore. Dall'8 luglio 1916 ritornò in Francia per esser integrato nel No. 20 Squadron sui Royal Aircraft Factory F.E.2 di Clairmarais, per poi venir trasferito nel No. 29 Squadron sui Airco DH.2. Riportò la sua prima vittoria il 6 settembre a bordo di un D.H.2. Ottenne la Military Medal nell'ottobre dello stesso anno per poi esser promosso ufficiale nel gennaio 1917. Ma, dopo esser stato colpito da un Fokker, ritornò in Inghilterra in qualità di istruttore. Sempre in questo periodo, a bordo di un Sopwith Pup, partecipò ad alcure missioni di contraerea per contrastare i bombardieri tedeschi Gotha che attaccavano Londra con raid notturni.

La consacrazione modifica

McCudden fu particolarmente impressionato dalla competenza dei meccanici del No. 56 Squadron posti al servizio dei Royal Aircraft Factory S.E.5, egli stesso lavorò per eccellenti piloti come Maxwell, Rhys-Davids e Barlow. A metà agosto, massima consacrazione per le sue straordinarie qualità di pilota, fu posto al comando del famoso Squadrone e giunse alla sua sesta vittoria il 18 agosto 1917.

Il 23 settembre 1917, McCudden e altri cinque membri del suo Squadrone soccorsero un S.E. in difficoltà: si ritrovarono davanti l'asso dell'aviazione tedesca Werner Voss che combatté da solo contro 7 aerei avversari per dieci minuti circa. Alla fine venne abbattuto da Arthur Rhys-Davids.

"Old Mac" come venne allora soprannominato, inanellò 5 vittorie a settembre, 3 a ottobre, 5 a novembre, 14 a dicembre, 9 nel gennaio 1918 e 11 a febbraio. L'11 febbraio 1918 suo fratello minore John, detentore di 8 vittorie, fu ucciso in combattimento. Il 29 marzo dello stesso anno McCudden ottenne la prestigiosa Victoria Cross, diventando il pilota inglese più decorato.

McCudden non era un pilota arrogante. Possedeva qualità eccellenti per un aviatore militare - buona vista, ottimi riflessi e capacità di guida - ma come comandante di uno Squadrone era cosciente dei pericoli della caccia aerea: la precedente esperienza di osservatore era stata preziosa per comprendere la psicologia del nemico. Come comandante preferiva non ingaggiare combattimenti aerei in inferiorità numerica, mentre come meccanico comprendeva di dover mantenere costantemente il proprio apparecchio e il proprio mitragliatore in condizioni ottimali.

Raggiunse la quota di 57 vittorie confermate e per due volte abbatté 4 aeroplani in un solo giorno.

Morte per un incidente aereo modifica

A luglio venne trasferito nel No. 60 Squadron, con base a Boffles. Il 9 luglio 1918 decollò dalla scuola d'aviazione di Hounulow a 18 km a sud-ovest di Charing Cross: in condizioni climatiche difficili, atterrò prematuramente a Auxi-le-Château ma, subito accortosi dell'errore, riprese a volare nonostante il forte vento. A una trentina di metri, per un problema meccanico, l'aereo cadde violentemente al suolo.

McCudden, incosciente, fu estratto dai rottami dell'aereo ma aveva riportato una grave frattura al cranio. La sera stessa, alle 20 circa, morì senza più riprendere conoscenza.

Onorificenze modifica

«For most conspicuous bravery, exceptional perseverance, and a very high devotion to duty. Captain McCudden has at the present time accounted for 54 enemy aeroplanes. Of these, 42 have been destroyed, 19 of them on our side of the lines. Only 12 out of the 54 have been driven down out of control. On two occasions, he had totally destroyed 4 two-seater enemy aeroplanes on the same day, and on the last occasion all 4 machines were destroyed in the space of one hour and thirty minutes. While in his present squadron, he has participated in 78 offensive patrols, and in nearly every case has been the leader. On at least 30 occasions, whilst with the same squadron, he has crossed the lines alone, either in pursuit or in quest of enemy aeroplanes. The following incidents are examples of the work he has done recently: on 23 December 1917, when leading his patrol, 8 enemy aeroplanes were attacked between 1430/1550 and of these 2 were shot down by Captain McCudden in our lines; on the morning of the same day, he left the ground at 1050 and encountered 4 enemy aeroplanes and of these he shot 2 down; on 30 January 1918, he, single-handed, attacked 5 enemy scouts, as a result of which 2 were destroyed. On this occasion, he only returned home when the enemy scouts had been driven far east; his Lewis gun ammunition was all finished and the belt of his Vickers gun had broken. As a patrol leader he has at all times shown the utmost gallantry and skill, not only in the manner in which he has attacked and destroyed the enemy, but in the way he has, during several aerial fights, protected the newer members of his flight, thus keeping down their casualties to a minimum. This officer is considered, by the record he has made, by his fearlessness, and by the great service which he has rendered to his country, deserving of the very highest honour.»
— febbraio 1917

Note modifica

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Controllo di autoritàVIAF (EN72624204 · ISNI (EN0000 0000 6332 2964 · LCCN (ENn00036906 · GND (DE1056100559 · J9U (ENHE987007461311305171 · WorldCat Identities (ENlccn-n00036906