Jean-François Stévenin

attore francese

Jean-François Pol Guy Stévenin[1] (Lons-le-Saunier, 23 aprile 1944Neuilly-sur-Seine, 27 luglio 2021) è stato un attore francese noto per i suoi ruoli da caratterista nel cinema d'autore francese a partire dagli anni settanta, il più considerevole dei quali è forse quello ne Gli anni in tasca (1976) di François Truffaut.

Jean-François Stévenin nel 2008

Biografia modifica

Nato il 23 aprile 1944 a Lons-le-Saunier, nel Giura, è il figlio unico di un'insegnante di scuola e un costruttore di sciovie, trasferitisi lì a causa della guerra.[2] Smanioso di "scappare dalla campagna" in cui è cresciuto più che per autentico interesse, come racconterà anni dopo in un'intervista al quotidiano Libération, da ragazzo Stévenin si iscrive ad un prépa a Lione che gli frutterà l'ammissione in una prestigiosa business school parigina, l'École des hautes études commerciale (HEC).[2]

Nell'agosto del 1966, durante un tirocinio dell'HEC a Cuba sulla produzione lattiero-casearia, capita per caso sul set de Las aventuras de Juan Quin Quin, dove il regista Julio García Espinosa lo assume come tuttofare nonostante non parli lo spagnolo: Stévenin rimarrà affascinato dall'esperienza, decidendo di voler lavorare nel cinema.[2] Laureatosi all'HEC l'anno seguente,[3] riesce ad entrare nel mondo del cinema tramite Élisabeth Rappeneau, che lo raccomanda per un posto da assistente alla regia del film La Chamade (1968).[2] Stévenin lavorerà per i dieci anni seguenti come aiuto regista di autori di primo piano nel cinema francese dell'epoca, come François Truffaut, Jacques Rivette e Jacques Rozier, apparendo occasionalmente anche davanti alla macchina da presa nei film a cui lavora, spesso in poco più che camei non accreditati, ma a volte anche in ruoli già più visibili ancorché ridottissimi, ad esempio in Effetto notte di Truffaut, dove ricopre il ruolo dell'aiuto regista del "film nel film" Jean-François, «senza nemmeno rendermene conto, come tutta la troupe».[2] Il ruolo d'attore più sostanzioso in questa fase della sua carriera è nel cast corale di Out 1 di Rivette: l'idea di far interpretare il personaggio di Marlon all'aiuto regista Stévenin viene all'attrice Juliet Berto, che la suggerisce a Rivette scherzando sulla sua somiglianza con Marlon Brando, una scena poi rimasta nel montaggio finale del film.[2]

Nel 1976 lavora un'ultima volta con Truffaut, che lo dirige nel ruolo di uno degli adulti, il professor Jean-François Richet, de Gli anni in tasca, definito «il [suo] primo vero ruolo».[2] Nei due decenni successivi i, secondo Le Monde, «penetranti occhi azzurri, il viso tondo [...] [e] l'espressione volpina» lo rendono un prolifico attore caratterista nei film di autori come Jean-Luc Godard, Jacques Demy, Marco Ferreri, Bertrand Blier, Jim Jarmusch, André Téchiné, Paul Vecchiali, Raúl Ruiz e Catherine Breillat.[4][5]

Nel 1981 recita al fianco di Sylvester Stallone, Michael Caine, Pelé e Max von Sydow in Fuga per la vittoria. Nel 1983 riceve la sua prima ed unica candidatura ai premi César, come miglior attore non protagonista, per la sua interpretazione in Una camera in città. Alle soglie dal nuovo millennio intensificherà le sue apparizioni in film più generalisti in patria, come Il patto dei lupi (2001).[4] Muore di cancro a Neuilly-sur-Seine il 27 luglio 2021, all'età di 77 anni.[4]

Nel corso della sua carriera ha anche scritto e diretto tre lungometraggi da regista, di scarsa diffusione commerciale in Francia e pressoché sconosciuti altrove, Passe Montagne (1978), Double Messieurs (1986) e Mischka (2002), ma definiti, soprattutto i primi due, "di culto" tra gli appassionati.[2][5]

Ha avuto quattro figli, Sagamore (n. 1974), Robinson (n. 1981), Salomé (n. 1985) e Pierre Stévenin (n. 1995), i primi tre diventati anch'essi attori in pianta stabile.[2]

Filmografia modifica

Solo attore (parziale) modifica

Aiuto regista modifica

Regista, sceneggiatore e attore modifica

Riconoscimenti modifica

Note modifica

  1. ^ (FR) STEVENIN Jean Francois Pol Guy, su deces.matchid.io. URL consultato il 28 gennaio 2023.
  2. ^ a b c d e f g h i (FR) Anne Diatkine, Jean-François Stévenin Hors cadre, in Libération, 23 febbraio 2000. URL consultato il 28 gennaio 2023.
  3. ^ (FR) HEC Alumni, su hecalumni.fr, HEC Paris. URL consultato il 18 gennaio 2023.
  4. ^ a b c (FR) L'acteur et réalisateur Jean-François Stévenin est mort, in Le Monde, 28 luglio 2021. URL consultato il 28 gennaio 2023.
  5. ^ a b (FR) Murielle Joudet, Reprise : les lignes de fuite de Jean-François Stévenin, in Le Monde, 19 aprile 2018. URL consultato il 28 gennaio 2023.

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Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN69121746 · ISNI (EN0000 0001 2138 2560 · LCCN (ENno2004051531 · GND (DE140593039 · BNF (FRcb13954765n (data) · J9U (ENHE987007457349605171 · CONOR.SI (SL48967779 · WorldCat Identities (ENlccn-no2004051531