Jeanette MacDonald

cantante e attrice statunitense

Jeanette Anna MacDonald (Filadelfia, 18 giugno 1903Houston, 14 gennaio 1965) è stata una cantante e attrice statunitense.

Jeanette Anna MacDonald

Biografia modifica

Jeanette MacDonald manifestò sin da piccola uno spiccato talento per il canto, sviluppando con la giovinezza una voce dal timbro di soprano leggero. Decise di intraprendere la carriera nel mondo dello spettacolo assieme alla sorella maggiore Edith Marie più conosciuta con il nome d'arte di Blossom Rock, trasferendosi a New York, dove iniziò la sua attività di cantante, alla fine degli anni dieci, come corista negli spettacoli di Broadway. Grazie a una voce non comune, ma anche a un bell'aspetto fisico, si fece presto notare da vari impresari teatrali.

Nei primi anni venti divenne protagonista di vari spettacoli musicali, soprattutto nel campo dell'operetta e nel music hall. Il 28 dicembre 1925 interpretò Sylvia Metcalf nella prima assoluta di Tip-Toes di George Gershwin con Allen Kearns per il Broadway theatre di New York e nel 1928 Ginette Bertin nella prima assoluta di Sunny Days di Jean Schwartz a New York.

Dopo un provino presso gli Studi della Paramount, venne notata dal regista Ernst Lubitsch, che le fece firmare il suo primo contratto cinematografico per un film con Maurice Chevalier, Parata d'amore, conosciuto anche come Il principe consorte (1929). Per la Paramount la MacDonald girò altri tre film: Se io fossi re (1930), con Dennis King, Un'ora d'amore (1932) e Amami stanotte (1932), entrambi ancora con Maurice Chevalier.

La MGM modifica

 
Jeanette MacDonald nel suo ultimo film: Primavera di sole (1949)

Nel 1933 Louis B. Mayer convinse la MacDonald a firmare un contratto che la portò a diventare una delle maggiori stelle della Metro. Il primo film fu Il gatto e il violino (1934), accanto a Ramón Novarro. La pellicola presentava al pubblico la particolarità della sequenza finale, girata in Technicolor a due colori.

Nello stesso anno, con La vedova allegra (1934), la MacDonald ebbe di nuovo come affiatato coprotagonista Maurice Chevalier. Diretto da Ernst Lubitsch e girato contemporaneamente anche in versione francese, il film ottenne grande successo e le doti canore della protagonista raggiunsero i massimi livelli. Nella pellicola successiva, Terra senza donne (1935), la MacDonald recitò con un nuovo partner maschile, il giovane baritono Nelson Eddy, con cui girerà otto film e canterà il brano Indian Love Call premiato nel 2008 con il Grammy Hall of Fame Award. La nuova coppia di divi diventerà famosa nella storia del cinema musicale americano quasi quanto quella di Fred Astaire e Ginger Rogers.

Il 16 giugno 1937 Jeanette MacDonald sposò Gene Raymond, attore, cantante e compositore. Alcune canzoni di Raymond vennero eseguite dalla MacDonald in vari concerti e spettacoli radiofonici. Il matrimonio, nonostante numerosi contrasti e incomprensioni, durò sino alla morte dell'attrice. Nel 1949 la MacDonald girò il suo ultimo film, Primavera di sole, sempre per la MGM. Dopo vent'anni da protagonista in pellicole di successo, il suo pubblico la poté ancora ascoltare alla radio, in televisione o nei teatri, dove continuò ad esibirsi per anni.

La scomparsa modifica

Verso la fine degli anni cinquanta, l'attrice iniziò ad avvertire i primi disturbi cardiocircolatori. Venne ricoverata in vari ospedali e sottoposta a diversi interventi di chirurgia, l'ultimo dei quali presso l'Ospedale Metodista di Houston, nel Texas, dove operava il famoso cardiochirurgo Michael E. DeBakey, pioniere dei trapianti di cuore e di chirurgia vascolare.

Nonostante i trattamenti medici a cui fu sottoposta, Jeanette MacDonald morì il 14 gennaio 1965, all'età di 61 anni.

Filmografia modifica

Cinema modifica

 
Jeanette MacDonald in Mamma non ti sposare (1948)

Televisione modifica

Film e documentari su Jeanette MacDonald modifica

Doppiatrici Italiane modifica

  • Lia Orlandini in Primavera, Terra senza donne, La lucciola, Musica sulle nuvole, Primavera di sole
  • Renata Marini in San Francisco (ridoppiaggio)

Galleria d'immagini modifica

Bibliografia modifica

  • (EN) Ray Stuart, Immortals of the Screen, Bonanza Books, New York, 1965.

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

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